Le origini di Aave
Nel novembre del 2017 nasce ETHlend, l’idea alla base di questo progetto era di permettere agli users di prendere in prestito e prestare cryptovalute tra di loro, pubblicando offerte e richieste di prestito, per la prima volta senza bisogno di intermediari.
Il progetto soffrì molto il bear market dei due anni successivi a causa della poca liquidità sul protocollo e dei conseguenti problemi nell’abbinare le richieste e le offerte di prestiti.
I fondatori di ETHlend sfruttarono questo tempo di più bassi volumi per lavorare sul progetto, e agli inizi del 2020 lanciarono Aave.
Come funzionano i prestiti?
Aave è uno dei protocolli più importanti del mondo DeFi ed è nato su Ethereum.
E’ un mercato monetario che permette agli utenti di Ethereum di prendere e dare in prestito crypto, l’utente medio deposita un certo token nella piattaforma, e usa questo come collaterale per prendere in prestito un altro token.
A differenza dei tradizionali mercati monetari, i prestiti non vengono formalizzati tra debitore e creditore ma tra il debitore e lo smart contract di una pool.
Nel mondo della finanza centralizzata chi contrae un prestito è vincolato a pagare un tasso d’interesse sulla somma ricevuta.
In Aave invece si applica un “tasso di utilizzo” degli asset in una pool.
- il tasso sarà elevato nel caso in cui la maggior parte degli asset nella pool sarà utilizzato, questo per incentivare chi fornisce liquidità a versare più capitale.
- Il tasso sarà invece basso se gli asset della pool fossero poco usati, ciò per incentivare la richiesta di prestiti.
I prestiti sono extra-collateralizzati. Se vuoi contrarre un prestito sulla piattaforma dovrai depositare una cifra più alta rispetto a quella richiesta.
Visto che il mercato crypto è altamente volatile questa extra-collateralizzazione permette al protocollo di poter effettuare sempre un efficace processo di liquidazione.
Se ciò che hai versato nel protocollo scende al di sotto del rapporto richiesto (lend/borrow) il tuo collaterale potrebbe essere liquidato, inoltre alla liquidazione viene applicata una commissione, che è poi la maggior parte del guadagno del protocollo.
Per questo cerca di capire bene i rischi che corri prima di prendere in prestito dei fondi.
Il governance token
AAVE è il governance token del protocollo, è nato come ERC-20 basato su Ethereum.
Oggi è disponibile su tutte le piattaforme su cui propone i suoi servizi (binance smart chain, Polygon, Fantom e Avalanche), dà ai suoi holder i diritti di governance della piattaforma, chi lo possiede può discutere e votare (un singolo token vale un voto) sulle proposte che modificano gli obiettivi del progetto.
Nel 2020 ETHLend è diventato Aave mentre il token LEND è rimasto tale e i possessori di LEND non potevano controllare la direzione del protocollo.
Il problema si è fatto sempre più rilevante col crescere del progetto che attirava sempre più liquidità e i suoi utenti non potevano promuovere cambiamenti del protocollo.
Allora LEND è stata cambiata in una nuova moneta chiamata AAVE, con un rapporto di 100 LEND per 1 AAVE.
Possibili usi del token
- “Safety Module,”, puoi immaginarlo come un salvadanaio che raccoglie gli AAVE degli utenti in cambio di un rendimento pagato in AAVE che protegge il sistema da una carenza di capitale. Se non c’è abbastanza capitale nel protocollo per coprire i fondi dei creditori viene rotto il salvadanaio e i token nel Safety Module saranno liquidati per il valore corrispondente al deficit.
2. I possessori del token possono discutere e votare su Aave Improvement Proposal, dove le proposte possono essere messe in atto se raggiunto un quorum minimo di token.
Le proposte possono riguardare, ad esempio, alla modifiche dei parametri del protocollo.
Banche vs DeFi
Il sistema finanziario tradizionale applica sistemi di valutazione e procedure accurate di valutazione della solvibilità dei contraenti per evitare il default del creditore che potrebbe ritrorvarsi con un debitore insolvente.
Le banche di solito sui prestiti che concedono richiedono, allo stesso modo di Aave, un collaterale di valore che possono liquidare ad esempio garanzie reali come ad esempio la fideiussione bancaria… ma non è questo il campo che ci interessa davvero.
Il vantaggio del nostro protocollo rispetto alla finanza tradizionale è che come collaterale si possono mettere crypto che sono facilmente liquidabili per la piattaforma.
Le banche quando il debitore va in default riscontrano delle difficoltà a liquidare le garanzie che le vengono date perché difficilmente liquidabili (azioni, obbligazioni, immobili..).
In chiusura
La piattaforma e il suo token di governance godono di ottime prospettive.
La trasparenza e l’utilità che porta con sé questo mercato monetario decentralizzato permettono agli utenti di poter aiutare il team Aave a migliorare ancora nel tempo, siamo sicuri che sentiremo parlare ancora di lui.