Enrico Lugnan Intervista: Marketer e Fondatore di Social Media Hacks Italia

Quattro chiacchiere con Enrico Lugnan

Enrico Lugnan, fondatore del gruppo più attivo in Italia sui social media, Social Media Hacks, racconta a Business da Casa la sua storia. Dall’esperienza in America al suo successo nel mondo online, direttamente dal suo ufficio in casa a Trieste.

Descriviti con 3 aggettivi

“Determinato, romantico e… resiliente”.

Qual è la tua sede?

“Trieste, Friuli Venezia Giulia.

Negli anni, ho creato il mio ufficio in casa con tutto il necessario: impianto luci, webcam, microfono.

Generalmente mi muovo 2-3 volte al mese per clienti, eventi, incontri… ma sto principalmente a Trieste”.

Raccontaci la tua storia

“La mia storia nel mondo online comincia 3 anni fa… ma partiamo da qualche anno prima.

In terza superiore ho passato un anno in America. Lì ho visto tante cose che mi hanno segnato, soprattutto un sistema diverso da quello italiano e che mi piaceva molto.

Effettivamente, tornato in Italia mi sono scontrato un po’ con il sistema italiano: ‘non andavamo molto d’accordo’.

Poi, all’università, ho fatto prima un anno di Fisica. Dopo il primo semestre, però, mi sono reso conto che non avrei mai voluto fare il fisico nella vita e così mi sono spostato ad Economia e Management in inglese.

Sono stato iscritto per 3 anni ma in realtà passavo le giornate davanti le serie tv, film, Play e Netflix…

Ho deciso quindi di abbandonare l’università e andai a lavorare in un’agenzia di assicurazioni come Consulente vendite.

Lì ho conosciuto una persona che mi ha introdotto al mondo delle Solo Ads, ovvero della vendita di traffico e-mail per mlm, network marketing e affiliate marketing. Sono entrato quindi dalla ‘porta sul retro’: non vendevo prodotti o servizi a terzi, ma semplicemente vendevo traffico a persone che volevano trovare nuovi clienti.

In realtà, questa nicchia dell’online marketing non mi piaceva molto: non era in linea con i miei principi e con la mia etica in generale.

Quindi mi sono spostato a gestire account Instagram, creando un gruppo su Facebook sul mercato americano con 14.000 persone insegnando loro come utilizzare Instagram nella maniera corretta.

Da lì abbiamo creato un’agenzia di marketing che ha lavorato con tante aziende e influencers, corporate americane, ecc… arrivando ad avere fino a 26 collaboratori al mese.

Eravamo 4 soci e non sempre le cose vanno bene quando si è tanti: ognuno ha le proprie visioni, le proprie idee di business e propri obiettivi. Quindi ho deciso di tornare in Italia (anche se fisicamente non mi sono mai mosso) lavorando con il mercato italiano.

Ho quindi aperto Social Media Hacks Italia, posizionandomi come Consulente per determinate aziende e determinati professionisti, spaziando dall’email marketing alle Facebook Ads, Funnel e Growth Hacking, ecc.

Oggi Social Media Hacks Italia è il gruppo più attivo nell’ambito social media marketing in Italia in meno di un anno, praticamente a spesa zero”.

Intervista a Enrico Lugnan: marketer e fondatore di Social Media Hacks Italia

America-Italia: qual è la maggiore differenza che hai riscontrato tra i due mercati?

“Beh, innanzitutto c’è una differenza culturale profonda.

L’America è chiamata la ‘Terra delle Opportunità’ e viene definita così anche per l’approccio culturale che le persone hanno sia a livello personale, di progetti e quindi di business, sia per come è strutturato il sistema dell’educazione.

Ci sono tante lacune nel sistema americano, sicuramente non è un sistema perfetto, però in certi ambiti è molto meritocratico. Quindi, l’anzianità non è necessariamente una cosa fondamentale, come nel sistema italiano.

Lì contano le competenze, la caparbietà e la voglia di fare le cose. Ci sono casi in cui, chi è molto bravo, riesce a laurearsi a 16 anni, cosa che per l’ordinamento italiano è assolutamente impossibile. La stessa cosa vale per i contratti di lavoro.

Esempio diretto… Ho fatto un pitch al dipartimento marketing in una importante azienda con 400 dipendenti. Enrico Lugnan all’epoca aveva 25 anni: mi sono ritrovato da solo davanti all’intero dipartimento marketing con persone di più di 40 anni con almeno 20 anni di esperienza e non c’era nessuna problematica di quel tipo.

In Italia è un po’ differente anche se adesso le aziende si stanno un po’ aggiornando sotto questo punto di vista. Ancora però, il divario culturale si nota un bel po’.

Ovviamente, come dicevo, ci sono molte lacune anche dal punto di vista organizzativo che non vanno sottovalutate. Però, se uno è determinato e ha voglia di arrangiarsi è più facile e più semplice fare business negli Stati Uniti che in Italia, dal mio punto di vista.

Poi, chiaramente, se uno vive in Italia ed opera negli Stati Uniti, i costi sono ancora più bassi. Il costo della vita in Italia è più basso e le opportunità e i prezzi che si applicano al mercato americano sono decisamente migliori rispetto a quelli italiani”.

Il più grande fallimento di Enrico Lugnan. Ci racconti qualcosa?

“Con Social Media Hacks avevamo deciso di fare una linea di magliette con la scritta ‘Fallito’…

Effettivamente, tutti quelli che hanno cercato di raggiungere qualcosa, in qualche modo hanno fallito.

Per quanto mi riguarda, ce ne sono stati parecchi.

Quelli che mi hanno pesato un po’ di più sono stati quelli che coinvolgevano la formazione in generale, partendo dall’università. Dover abbandonare gli studi per me è stato un fallimento. Purtroppo però non ero in linea con quel tipo di struttura.

Poi ci sono stati dei mentori che mi hanno abbastanza deluso… avevo investito dei soldi.

Anche il business dell’email marketing è stato un insuccesso. Ad un certo punto, quando AWeber e GetResponse hanno iniziato ad essere più stringenti su determinate cose, siamo stati costretti a chiudere. Nonostante si trattasse di un business che fatturava bene a livello annuale, abbiamo dovuto chiuderlo da un mese all’altro.

Anche il lancio di un corso Instagram con Avenik in America. Nonostante abbia fatto circa 30k nei primi 5 giorni (senza budget pubblicitario), non eravamo organizzati per la gestione in back-end e abbiamo dovuto lasciar perdere.

Ci sono state poi diverse collaborazioni con tante persone che non sono andate a buon fine.

In realtà, non tengo traccia di specifici fallimenti, ma il fallimento è nel quotidiano. C’è sempre quella piccola cosa che non va secondo i piani. Quindi ce ne sono tanti, ma come è giusto che sia.

La formazione ha un ruolo fondamentale, soprattutto quando stai per iniziare. Ma da dove bisogna partire?

“Prima cosa: imparare l’inglese.

Consiglio vivamente di cercare tutte le community di condivisione e contenuti gratuite che esistono sul mercato americano. A livello Facebook Ads puó essere Facebook Ad Buyers o per Instagram potrebbe essere Instagram Marketing Secrets di Christien Bouc. A livello generale direi Warrior Forum, un vecchio forum dell’online marketing. Ci sono anche Quora, Medium, i libri.

Ci sono un sacco di risorse gratuite, ora anche sul mercato italiano.

Però in generale, per me la formazione all’inizio deve essere orizzontale: bisogna cercare di capire l’argomento nel suo insieme. Cercare di capire cosa sono, per esempio, le Facebook Ads, cos’è l’affiliate marketing, come usare al meglio i social network, cosa vuol dire social media management, ecc.

Una volta fatto ciò, ci sono un sacco di libri a parer mio fondamentali che una persona dovrebbe leggere.

Purtroppo tante persone entrano in questo mondo con la convinzione che sia possibile essere liberi finanziariamente in 30-90 giorni. Quindi bisogna fare un grosso lavoro, dal mio punto di vista, sulla mentalità, sulla pazienza e sulla creazione di sistemi per la creazione di business sostenibili. Scegliere l’outsourcing, per esempio, piuttosto che la delegazione di determinate task o la prioritizzazione.

Quando si è capito in generale come bisogna essere a livello personale, a livello di mentalità e poi a livello organizzativo, allora si può cominciare ad investire in formazione specifica che a sua volta va fatta solo con determinate persone che hanno dei risultati inconfutabili.

Nominando le Facebook Ads, a livello mondiale sicuramente Tim Burd e Depesh Mandalia. Per la formazione tecnica, a livello nazionale, direi Daniele Castro di Prospect Academy“.

Enrico Lugnan intervista: marketer e founder Social Media Hacks Italia

Torniamo al business di Enrico Lugnan, Social Media Hacks, il gruppo più attivo in Italia sul social media marketing. Cosa c’è dietro la creazione di una community?

“Beh, costruire una community è il lavoro più sottovalutato. È un lavoro a tempo pieno.

L’errore più comune? Crearla con un secondo fine.

Nel momento in cui crei una community con l’obiettivo di monetizzare subito, questa community automaticamente muore. Non stai cercando di dare qualcosa alle persone: stai chiedendo. Ne parla Gary Vaynerchuk in Jab, Jab, Jab, Right hook e in The thank you Economy.

Deve instaurarsi una economia della gratitudine, dove si cerca di dare del valore reale alle persone e chiedere in cambio, eventualmente, un corrispettivo monetario che ha un valore inferiore al valore percepito della community.

Questo però significa anche che non si può ricadere nelle banalità, né nello scopiazzare gli altri. Soprattutto, creare una community reale attorno a qualcosa di fittizio, a qualcosa di inflazionato, non ha molto senso in un mercato altamente competitivo.

Quindi, tenersi sempre quel riserbo sulla condivisione di informazioni può avere senso a livello di business però a quel punto, bisogna prima posizionarsi e poi creare una community. Se uno non è posizionato, non è una figura di riferimento e non ha neanche un valore da dare, di base si verrà a creare una community ‘fuffa’. Si cerca solo di creare qualcosa tramite l’interazione e le tecniche di community management, ma di base il valore percepito non c’è.

Con Social Media Hacks Italia noi abbiamo cominciato condividendo nei primi 90 giorni 60 video lezioni. La prima settimana usciva 1 lezione al giorno. Si trattava di video di 1 ora su determinati argomenti.

Poi chiaramente ci sono degli stratagemmi, come rispondere sempre a tutti, taggare sempre la persona a cui si risponde e mettere like in maniera tale che riceva più notifiche. Massimizzare l’efficienza dei like, cercare di dare live e di fare interagire nel frattempo le persone.

Dal punto di vista strategico, è importante creare i cosiddetti true fans. Una volta creati, allora puoi pensare di cominciare a monetizzare.

Ma partire pensando già di monetizzare è quasi impossibile”.

Un trend mondiale che vedi e che ti emoziona molto?

I podcast. Non è un nuovo trend ma sta prendendo traction con Amazon Alexa e Google Home. Enrico Lugnan è un vero ascoltatore di podcast: sono assolutamente felice che il trend stia crescendo. Una piattaforma raccomandata é Anchor.fm per crearli nella maniera migliore .

Il secondo trend è TikTok che sto adocchiando da quasi un anno. Ho avuto anche il piacere di intervistare Michael Sanchez di TikTok Marketing Secrets.

È una piattaforma molto interessante e penso che potrà essere usata da chi capisce bene i social.

Se su Instagram le persone hanno creato lì la loro audience, crescendo con interazioni e pubblicando contenuti di un certo tipo, TikTok ha una necessità quasi strategica nella creazione dei contenuti. Sarà una cosa interessante e secondo me molto meritocratica”.

Gli ultimi 100 euro spesi nel tuo business?

“Enrico Lugnan ama gli audio libri. Alcuni mi sono piaciuti talmente tanto da comprare la versione cartacea.

Gli ultimi sono stati: Ego is the Enemy e The Daily Stoic di Ryan Holiday, Start with Why di Simon Sinek e The 4 hour Body di Tim Ferriss. Li considero veri e propri asset di business.

Infine 1 litro di olio di cocco perché sono in intermittent fasting in keto diet”. 

5 libri che consiglieresti

Contatti

Profilo facebook di Enrico Lugnan: https://www.facebook.com/Lugyz

Email: enrico@socialstrategy.pro con oggetto: “ho un problema”

Gruppo Facebook di Social Media Hacks Italia: https://www.facebook.com/groups/socialmediahacksitalia/

Marcello Marchese Intervista: Copywriter e Fondatore dell’Accademia CopyMind

La storia di Marcello Marchese, da appassionato ad esperto numero 1 in Italia di Copywriting

Da appasionato di Copywriting ad esperto del settore, oggi Marcello Marchese racconta a Business Da Casa la sua storia. Fondatore dell’accademia CopyMind, oggi Marcello ed il suo team trasformano le persone in copywriter professionisti e certificati.

Descriviti con 5 aggettivi

“Gli aggettivi con cui mi descriverei io sono: Curioso, Testardo, Affidabile, Tranquillo e Impulsivo.

Tutte caratteristiche che ritengo importanti per un copywriter, specialmente quella della curiosità.

Il Copywriter deve avere una voglia costante di voler andare oltre, di voler capire cosa si nasconde dietro le apparenze.

Il Copywriter è una persona che può riflettere per ore su una frase o su una singola parola, per dedurre se contiene, oltre al significato più scontato, anche delle sfumature nascoste, che influenzano il pensiero del lettore in modi sconosciuti.

La mia curiosità mi porta a soffermarmi su parole che per gli altri sono comuni, cercando di decodificare il loro potere nascosto.

Avete mai pensato a come il prefisso “Anti” riesca a succhiare il potere di ciò che segue?

“È arrivato l’Anti-Amazon. E adesso cambia tutto”.

Senti come viene voglia di capire cos’è questa novità, anche se non esiste e ce la siamo appena inventata”.

Quali sono i valori più importanti di Marcello Marchese?

“Ritengo che il potere del saper persuadere con la scrittura debba essere sfruttato per promuovere qualcosa in cui si crede.

Sapendo catturare l’attenzione “a comando” e conoscendo le leve che motivano le persone all’azione, si è tentati di prendere scorciatoie.

Penso che questo sia il limite da non superare per poter vivere serenamente con se stessi e mantenere pulita la propria reputazione”.

Dove sei basato?

“Passo molto del mio tempo a Kiev, in Ucraina. Lì ho trovato un luogo che mi ha fatto sentire subito a casa (e ho notato che Kiev sorprende molti italiani che lavorano in remoto e vengono in vacanza).

L’Ucraina è un paese che si sta sviluppando velocemente lato business e ci sono mille idee interessanti applicabili anche in Italia.

Nei mesi troppo freddi capita comunque di spostarmi, ad esempio questo inverno lo passerò in Thailandia”.

Raccontaci la tua storia imprenditoriale. Come ha iniziato Marcello Marchese?

“Ho iniziato come appassionato di creazione di siti web. Ho studiato informatica a Palermo laureandomi con 110 e lode.

Già mentre studiavo, alcuni siti mi portavano qualche entrata: niente di straordinario ma per un ragazzino di 20 anni facevano comodo.

Uno di questi siti web era giochieflash.it, che offriva dei giochi online e che ai tempi era un’icona per chi volesse passare qualche ora in maniera divertente.

Poi ho scoperto il Copywriting, ossia la scrittura persuasiva.

Mi piaceva molto l’idea di parlarne, di insegnarlo, per cui mi sono appassionato all’infomarketing ed ho cominciato a vendere i miei primi eBook e videocorsi su questo argomento.

Nel 2016, sono passato ad applicare le stesse tecniche di copy per la vendita di prodotti fisici. Grazie a questa idea di successo ho aperto il network di affiliazione Pronto Campaign, che per diversi anni rimane uno dei network più famosi d’Italia.

Nel 2019 io ed il mio ex socio decidiamo di prendere strade diverse. Io decido di dedicarmi esclusivamente alla pratica ed all’insegnamento del Copywriting.

Adesso sono titolare di LetMeCopy, l’agenzia di marketing che mette al centro di tutto il Copywriting.

Inoltre ho fondato un’accademia di Copywriting chiamata CopyMind, che ha lo scopo di trasformare le persone in copywriter professionisti e certificati”.

Marcello Marchese intervista: copywriter e fondatore dell'accademia CopyMind

L’epifania di Marcello Marchese. Cosa che ti ha portato ad appassionarti del Copywriting?

“I primi momenti sono magici. Ciò che mi ha fatto innamorare del Copywriting è stato il primo corso che ho comprato, un vecchio training di Italo Cillo.

Mentre ascoltavo le sue parole mi accorgevo sempre di più di quanto fosse potente lo strumento “parola”.

Le persone danno poca importanza alle parole perché imparano a parlare fin da piccole. Ma c’è una differenza enorme tra parlare e comunicare.

L’analogia che mi piace fare è quella della cassaforte infinita.

Immagina di essere seduto al tuo PC e di avere la tastiera davanti. Dall’altra parte del mondo si trova una cassaforte piena di tutto quello che hai sempre desiderato, che aspetta solo di essere aperta.

Questa cassaforte però non si apre come le altre, cioè con una chiave, ma con una combinazione di parole e lettere che devi digitare sulla tua tastiera.

La cassaforte rappresenta le numerose persone che possono essere influenzate dal tuo Copy, e che aspettano solo di leggere le giuste frasi per poter aprire il portafoglio ed inviarti denaro.

Tutto quello che devi fare è digitare le parole giuste sulla tastiera per convincerle“.

In Italia molti pensano di essere dei Copywriters ma in realtà sono degli articolisti. Qual è secondo te la reale differenza e dove si trova la linea di separazione?

“Gli articolisti scrivono per informare, per raccontare un fatto. Spesso sono persone con zero esperienza di scrittura che vengono sotto-pagate pur di produrre testo. In molti casi il testo è solo un riempimento, la scusa per poter far vedere pubblicità (lo so perché ho avuto dei business così).

I Copywriter invece sono la Ferrari della scrittura per la vendita.

I Copywriter hanno un obiettivo in testa: vendere. Può essere un’idea, un prodotto, un servizio o anche solo un click.

Anche la scrittura di un articolo si può approcciare con la mentalità da copywriter.

L’obiettivo potrebbe essere far leggere l’articolo per intero. Oppure quello di far passare un messaggio in modo che il lettore ne resti influenzato.

Ma per farlo bisogna studiare le leggi persuasive per influenzare la mente umana… e questo lo sanno fare i Copywriter”.

Come ti motivi ad andare avanti nei tuoi momenti di difficoltà?

“Con due strumenti: mentalità ed esperienza.

Mentalità perché quando sei un imprenditore non hai scelta: o ce la fai o ce la fai. Chiudere tutto e andare a fare un lavoro da dipendente non è un’opzione che contempli, quindi anche se hai un momento di difficoltà vai avanti.

Esperienza perché i momenti di difficoltà sono necessari per imparare e capire che continuando a perseverare tutto si sistemerà come sempre”.

Qual è la giornata tipo di Marcello Marchese?

“Il mio ufficio si trova su Slack, una fantastica applicazione con cui mi tengo in contatto con il mio team, al momento composto da due copywriter, una designer ed un esperto di marketing ed ads.

Dedico una parte del mio tempo lavorativo a creare contenuti per la mia community Copywriters (entra nel gruppo facebook da qui) ed i miei studenti, comprese nuove lezioni, video e corsi.

Un’altra parte la dedico per fare delle call di aggiornamento con i miei collaboratori o delle consulenze a studenti che vogliono imparare il Copywriting con me.

Una o due volte a settimana, vado ad incontri di imprenditori. Sono iscritto a Kiev ad un club chiamato Young Business Club. YBC è un’organizzazione che raccoglie imprenditori di un certo livello e organizza eventi di scambio e formazione. È un modo per tenermi aggiornato e stringere rapporti di amicizia o di business con nuove persone che altrimenti non avrei conosciuto”.

Un trend mondiale che vedi e che ti emoziona molto?

“L’eCommerce, legato alla possibilità che abbiamo di prendere un aereo e trovarci dall’altra parte del mondo. Il trend è sempre meno quello del lavoro fisso in un ufficio e sempre più quello di vivere nei posti che più ci piacciono.

Al momento, grazie alle spedizioni veloci e alla Cina che produce di tutto, l’eCommerce è un’ottima possibilità per chi vuole cominciare a guadagnare qualcosina online. Consiglio però di farlo sempre con l’ottica di crearsi qualcosa di proprio, unico ed originale. È l’arma vincente per crearsi un proprio futuro online”.

Che consigli daresti a Marcello Marchese di quando stava cominciando?

“Studiare il Copywriting fin da subito. Andare nel profondo dei motivi per cui la gente compra qualcosa. Focalizzarsi su un solo progetto a lungo termine che soddisfi una di queste ragioni.

Il motivo per cui le persone fanno un acquisto non è mai ciò che raccontano. Più si diventa bravi a suonare le giuste corde con le parole e più successo arriverà, sia online che offline.

Al me stesso di quando ho cominciato gli darei in mano dieci libri di Copywriting e gli direi di studiarseli per bene”.

Qual è una cosa che da imprenditore fai continuamente e suggeriresti ad altri?

“Sperimentare è una cosa che un imprenditore non dovrebbe mai smettere di fare. Di recente abbiamo lanciato un nuovo formato di mini-lezioni pratiche chiamato Copy Masterclass. È stato un vero e proprio successo e adesso diventerà un format mensile.

Non sarebbe avvenuto se un giorno non avessi proposto ad uno dei copywriter che collaborano con me di riproporre uno speech fatto dal vivo, sotto forma di lezione online per chi se lo era perso.

Testare, provare, fallire velocemente è una caratteristica fondamentale di un imprenditore”.

Raccontaci di un grande fallimento di Marcello Marchese e cosa gli ha insegnato

“Come giustamente dice la domanda, ogni fallimento è un’occasione per imparare. In passato, ai tempi del network Pronto Campaign, abbiamo dato fiducia a persone che non se lo meritavano.

Mi ha insegnato molto questa esperienza: mai saltare passaggi, fare sempre i necessari contratti anche con persone che al momento si presentano come amiche, perché domani potrebbe non essere più così”.

Solopreneur vs avere dei soci?

“Avere soci è un po’ come sposarsi. Bisogna esserne sicuri al 100%.

D’altro canto fare tutto da soli è faticoso e demotivante.

Quindi sono per avere soci ma solo se la relazione è di qualità. I ruoli devono essere definiti chiaramente fin dall’inizio e ci dev’essere sempre una persona che prende la decisione finale in caso di stallo”.

Come assumere e formare un buon copywriter nel proprio team?

“Il buon (futuro) Copywriter innanzitutto lo riconosci perché ha voglia di scrivere, di mettersi in gioco. È quello che ti manda una lettera di vendita intera per convincerti quando pubblichi un annuncio di ricerca personale. È quello che ti scrive una finta Facebook Ad in cui il target sei tu, per distinguersi dalla concorrenza.

Un buon copywriter lo riconosci perché si distingue da tutti gli altri, altrimenti non sarebbe un buon copywriter.

Per quanto riguarda la formazione, non posso che consigliare l’accademia CopyMind (https://www.copymind.it/presentazione). È il percorso che dalla A alla Z insegna tutto quello che c’è da sapere per lavorare come Copywriter.

Ho anche creato un mini video gratuito sul Copywriting: puoi scaricarlo direttamente da qui https://www.powercopy.it/“.

Marcello Marchese intervista: copywriter esperto n.1 in Italia

€ 100 spesi recentemente in qualcosa di importante per il business di Marcello Marchese. In cosa e perché?

“Vivendo a Kiev e conoscendo il russo, mi sono imbattuto in un libro di Copywriting particolare. Si chiama “пиши, сокращай”, ossia “scrivi, accorcia”. Parla di come rendere il copy corto ma tagliente e concreto. Un concetto molto interessante.

È incredibile come alcuni dei contenuti migliori possano nascondersi in prodotti a basso prezzo”.

Chi sono i tuoi mentori?

“Italo Cillo lo menzionerò sempre perché mi ha fatto entrare nel mondo dell’Internet Marketing.

Un’altra persona da cui ho appreso molto è Francesco “franz” Nanni, co-fondatore di Biolaser (catena di saloni di epilazione). Francesco è una vera macchina da business, si focalizza sui numeri e sulle procedure, standardizzando tutto per la crescita e l’automazione.

Stimo molto Fabio Gallerani e Matteo Pittaluga: loro hanno portato il business della formazione ad un livello molto alto e i risultati che hanno raggiunto parlano da soli.

Tutti gli altri mentori sono americani: Rich Schefren lo adoro per il suo modo di analizzare la realtà da punti di vista nuovi. Todd Brown è un fenomeno dell’internet marketing. John Carlton mi è stato di ispirazione agli inizi dei miei studi di Copywriting”.

A chi si ispira Marcello Marchese nella vita?

“Non ho un personaggio a cui mi ispiro: la vita è diversa e unica per tutti e per quanto possiamo cercare un riferimento, siamo costretti a vedercela per conto nostro”.

Dove prendi le informazioni per crescere nel tuo business?

“Pratico ciò che predico. Così come io vendo corsi online, anche io studio da corsi online, e consiglio a tutti di farlo.

Studiare da corsi online ti permette di raggiungere le informazioni giuste velocemente. Ci sono centinaia di migliaia di formatori su Internet che trasmettono le proprie conoscenze, sia gratis che a pagamento, che in pochi mesi o anni ti permettono di diventare un esperto di una disciplina e di crearti una professione. È qualcosa di straordinario”.

Da 3 a 5 libri che consigli?

  • Pitch Anything di Oren Klaff

Un libro che cambia la visione di cosa è la vendita. È molto sulla linea di quello che dico sempre io: siamo nell’era dell’Attenzione e bisogna convogliare un messaggio nella maniera più semplice e più emozionalmente forte possibile.

  • Flip the Script di Oren Klaff

Il libro si basa su un concetto semplice: le persone si fidano delle proprie idee. Come fare in modo che pensino che comprare il nostro prodotto sia una loro idea? Questo lo spiega il libro.

  • Allinners di Gallerani e Pittaluga

Un altro libro molto potente per chi vuole cominciare nel mondo del marketing online. Per molti è il primo passo ad essere difficile: il cambio di mentalità rispetto al pensiero che inculca la società, e questo libro ti aiuta a farlo.

  • Copywriting per Affiliate Marketing di Marcello Marchese

Consiglio a chi si vuole avvicinare al mondo del Copywriting il mio libro. All’interno parlo del Sistema PowerAds, un metodo per scrivere facilmente e passo-passo pubblicità su Facebook. Perfetto per chi si promuove online o per chi vuole cominciare ad entrare nel mio mondo della scrittura persuasiva.

Contatti

Il mio sito personale è www.marcellomarchese.it

Martina Mangano Intervista: Imprenditrice Digitale a Capo di Power Woman di Marketing Genius

Dall’Italia alla Spagna, la storia di Martina Mangano

Oggi Martina Mangano racconta a Business da Casa la sua storia. Laureata in Economia e Commercio a Genova, Martina decide di cambiare rotta. Si trasferisce in Spagna e lì inizia ad intraprendere la strada del successo.

Oggi è punto di riferimento di tantissime donne nella costruzione della propria posizione online come professioniste, imprenditrice digitale a capo di Power Woman di Marketing Genius, nonché esperta numero uno in Italia nel settore dell’attenzione e della cura del cliente digitale.

Descriviti con 5 aggettivi

“Coerente, Affidabile, Centrata, Ambiziosa ed Insostituibile”.

Quali sono i valori più importanti di Martina Mangano?

“Beh, direi: autenticità, successo, aiutare gli altri. Ovviamente anche umiltà, amore, rispetto, coraggio e passione”.

Dove sei basata?

“Mi trovo a Valencia, in Spagna”.

Raccontaci la tua storia

“Sono nata e cresciuta a Genova, dove ho studiato e mi sono formata nel mondo economico fin dall’età di 14 anni.

Il lavoro da dipendente mi è sempre “stato stretto”, fin dal mio primo stage in un hotel a 5 stelle in cui ho lavorato nel programma “alternanza scuola-lavoro” a 15 anni.

Ho sempre saputo di avere un’anima leader e di non funzionare bene sotto gli ordini di un capo… ma me ne sono resa conto solo a 23 anni. Dopo la laurea in Economia e Commercio a Genova e varie esperienze nel settore alberghiero, commercialista e bancario, mi sono trasferita in Spagna da sola per montare la mia prima attività fisica.

La mia pasticceria spagnola è stato il punto di non ritorno in un percorso di crescita personale e professionale esponenzialmente arricchente che mi ha cambiata come persona e soprattutto come donna.

Quell’esperienza mi ha trasformata.

In quel periodo ho affrontato momenti di forte crisi, di grande solitudine e paura, in un paese straniero in cui volevo vivere e che amavo, ma che allo stesso tempo mi faceva sentire abbandonata a me stessa. Mi sentivo troppo piccola per essere un’imprenditrice immigrata in un mondo in cui le donne non sono ancora socialmente e professionalmente considerate e supportate come succede con l’altro sesso.

Decisi quindi di chiudere la mia attività nonostante l’enorme successo in termini di fatturato e di popolarità (i ritmi di un negozio fisico mi hanno fatto sentire in gabbia e mi hanno portata a cedere il mio avviamento).

Arrivò poi la proposta di un amico insostituibile, Matteo Pittaluga, che aveva bisogno del mio aiuto. Iniziai così a collaborare con quella che è oggi la più grande community d’Italia di imprenditori e imprenditrici digitali, Marketing Genius.

Oggi, attraverso il gruppo Power Woman di Marketing Genius offro supporto a centinaia di donne digitali italiane nella costruzione della propria posizione online come professioniste. Ambisco ogni giorno ad essere un esempio reale per tutte le giovani e adulte donne che si chiedono di più e vogliono il meglio per loro stesse, indipendentemente dall’età e dalla condizione iniziale da cui partono… Indipendentemente dalle crisi e dalle paure che stanno affrontando come donne.

Inoltre, per l’esperienza sul campo e per gli studi specifici intrapresi, in Italia sono considerata l’esperta numero uno nel settore dell’attenzione e della cura del cliente digitale (Digital Customer Experience)”.

Martina Mangano intervista: a capo di Power Woman di Marketing Genius

Qual è stato il momento in cui hai capito che la tua vita stava per cambiare? Parlaci dell’epifania di Martina Mangano

“Il momento in cui ho realizzato che un cambiamento importante sarebbe avvenuto dentro di me (e anche fuori) è stato in un giorno speciale. Stavo lavorando negli alti uffici di Carige (banca con filiali su tutto il nord Italia) in un impiego ottenuto subito dopo la laurea e dopo innumerevoli colloqui.

In quel momento, nel mezzo delle pratiche quotidiane, mi sono “svegliata” improvvisamente e mi sono resa conto che stavo deliberatamente scegliendo di sprecare senza pietà il mio prezioso tempo inserendo dati e facendo fredde valutazioni su quali aziende non liquide andavano “punite” più o meno dalla banca che gli aveva concesso credito.

Mi ricordo di essere tornata a casa, aver guardato in faccia mia madre e averle detto: “Ho sbagliato tutto. Preferisco essere morta piuttosto che sapere di dover passare un giorno in più tra quelle quattro mura a sgobbare per qualcun altro. La mia anima mi chiama da fuori quella porta”.

Credo fermamente che, solo ammettendo a gran voce di aver sbagliato tutto, si può trovare un nuovo luminoso cammino”.

Come ti motivi ad andare avanti nei tuoi momenti di difficoltà?

“Credo nei punti di riferimento che sono segnati nella linea del tempo della mia vita…

Se solo una volta ce l’ho fatta a risollevarmi, significa che lo posso fare sempre.

Vado a recuperare con tutti i mezzi che posso (digitali e non) quei momenti in cui ce l’ho fatta con l’obiettivo di ricordare (dal Latino “recordari”, dove cordis significa “cuore”, quindi “riportare nel cuore”) chi sono e il motivo per cui sono qui”.

Qual è la tua missione nella vita?

“La mia missione è risvegliare la parte femminile del pianeta in questo periodo storico in cui anche il maschile ha bisogno di noi e delle nostre qualità per portare avanti i propri valori e intenti.

La mia missione è creare un cammino già illuminato che può e potrà sempre essere percorso da tutte le donne che non sanno da dove partire per portare sul mercato la propria idea, il proprio progetto e per far conoscere al mondo la propria missione”.

Qual è la giornata tipo di Martina Mangano?

“Svolgo un lavoro di gestione di supporto e vendite dietro le quinte di Marketing Genius, supportando e coordinando il lavoro delle persone che collaborano assieme a me.

Preparo contenuti per tutte le donne che seguono il nostro movimento digitale femminile e le supporto anche personalmente per trovare la migliore soluzione per ognuna nel settore digital e promozione online”.

Un trend mondiale che vedi e che ti emoziona molto?

“Indubbiamente la nuova professione nel settore del Social Media Management che si sta definendo sempre di più: il/la social media manager“.

Che consiglio dare alla tua TE STESSA di quando stavi cominciando?

“Vai a caccia di quello che ti fa più paura, e buttatici dentro più che puoi”.

Qual è una cosa che Martina Mangano da imprenditrice fa continuamente e suggerirebbe ad altri?

“Ce n’è più di una. Nel mio caso mi sento di suggerirne 4:

  • Vivere nell’abbondanza e crearla costantemente, circondandomi sempre di persone e frequentando luoghi che rappresentino per me ricchezza, possibilità infinite, prestigio e cultura
  • Organizzare la mia giornata secondo gli obiettivi e non secondo le pause pranzo
  • Non andare mai a dormire senza aver aiutato concretamente qualcuno
  • Chiedere almeno 1 feedback al giorno sul mio operato”.

Raccontaci di un tuo grande fallimento

Lavorare nel mondo del network marketing solo attraverso i canali offline. È un settore in cui credevo e credo tantissimo e a cui ho dedicato molto.

Ho capito, però, dopo enormi sforzi che oggi non si può svolgere solo offline“.

€ 100 spesi recentemente in qualcosa di importante per il tuo business. In cosa e perché?

“100 euro rappresentano 1/20 del valore del mio ultimo computer portatile acquistato.

Ne avevo già 3 ma gli strumenti di lavoro di altissima qualità che utilizzo ogni giorno sono fondamentali per generare una mentalità produttrice di risultati di successo”.

Ci parli del business di Martina Mangano?

“Il target che voglio aiutare è qualsiasi donna italiana che desidera essere imprenditrice grazie all’uso del web.

Può partire da zero o avere già un prodotto/servizio che sta promuovendo.

Il lavoro di Martina Mangano è offrire supporto alle donne che hanno bisogno di una guida per iniziare a dar forma al proprio progetto online, sia a livello pratico (con la proposta di programmi specifici) che formativo (con le mie consulenze private e personalizzate)”.

Che valore porta sul mercato il business di Martina Mangano?

“Il mio lavoro contribuisce non solo a risollevare aziende che stanno per chiudere per il mancato corretto posizionamento online, ma aiuta anche a dar vita a nuovi e rivoluzionari progetti (specialmente femminili).

Internet è l’emblema della meritocrazia. Il mondo digitale premia le offerte di valore e scarta quelle mediocri.

Il mio lavoro aiuta a mantenere nel mercato offerte di altissima qualità.

Inoltre, come detto, sono specializzata nel settore dell’esperienza del cliente digitale. Campo che amo moltissimo e in cui mi formo ogni ora del mio giorno nella gestione del lavoro di tutto il team di supporto e vendite in Marketing Genius.

Questa attività contribuisce ad aumentare il livello di professionalità nella cura e nella soddisfazione del cliente che acquista online”.

Come ti differenzi dalla tua concorrenza? Perché Martina Mangano?

“Mi differenzio per essere estremamente concreta e diretta nel messaggio che ho scelto per la mia nicchia… Per dare una visione chiara del futuro e di dove può arrivare una donna che inizia a lavorare con me.

Le offerte oggi sono infinite e il cliente che deve soddisfare una propria necessità lo farà con chi saprà mostrare la propria proposta con chiarezza e nel modo più limpido che esiste, inequivocabile”.

Pensi ci siano difficoltà maggiori a fare l’imprenditrice essendo donna? Quali sono?

“Si, sono convinta che ci siano difficoltà maggiori. Tuttavia preferisco sempre focalizzarmi su ciò che è possibile creare partendo da ciò, non sui limiti che prevede il fatto di essere donna.

Le qualità femminili sono quelle più vincenti in quest’epoca. Il cliente non ti paga più se non si sente ascoltato e compreso. E l’ascolto e la comprensione sono caratteristiche tipiche della “biologia rosa”.

In Italia, le difficoltà riguardano il fatto che si tende ancora a sottovalutare la credibilità e la professionalità di una donna che decide di imprendere, soprattutto quando lo fa da sola, senza l’appoggio di nessuna figura maschile.

Credo che la responsabilità di attuare un cambio tornando a dare il massimo valore alle capacità imprenditoriali femminili sia solo di noi donne. Spesso nel passato ci è piaciuto o ci è venuto molto comodo delegare i nostri oneri su mariti, fidanzati, capi, amanti, governo, ecc”.

Martina Mangano: intervista all'imprenditrice digitale a capo di Power Woman di Marketing Genius

Perché ti sei trasferita all’estero?

“Perché in Spagna vivo un più alto stile di vita in termini di clima, mentalità e quantità di parole positive nel vocabolario spagnolo.

Partendo dalla terra del “mugugno genovese” (lamentela genovese), ho trovato qui la mia isola felice.

Amo il mio paese e lo rispetto in tutte le sue forme. Qui invece Martina Mangano si è convertita e continua a vivere la sua migliore versione”.

Dove vorresti vivere in futuro? Rientreresti in Italia?

“Rientrare in Italia è l’ultimo dei miei piani e per il momento non sto valutando un ulteriore trasferimento”.

Qual è la più grande difficoltà che affrontano le donne che vogliono iniziare un proprio business?

“Nel 98% dei casi la mancanza di fiducia nelle proprie capacità. Alla base di questo sta l’incapacità (spesso totale) di credere in se stesse e nel proprio valore.

Essere imprenditrici non significa solo vendere un prodotto o servizio, significa vendere la propria energia, cosa che fa solo il nostro titolare quando veniamo assunte.

Quando scegli di essere un’imprenditrice scegli anche di “proporti” in anticipo rispetto al tuo prodotto. Quindi devi chiederti cosa stai “vendendo” prima di far acquistare il tuo prodotto… di certo non insicurezza o fiducia in te stessa e nella tua missione”.

Qual è il tuo perché?

“Il perché di Martina Mangano vuole essere il perché di molte donne. Lasciare un segno nel mondo femminile anche dopo la mia vita terrena è il motivo per cui mi impegno ogni giorno.

Far sì che molte altre donne come me possano usare il web per tornare a recuperare dignità, consapevolezza, rispetto e professionalità è il mio Motivo”.

Chi sono i tuoi mentori?

“I miei genitori che da zero (anzi da -100.000) hanno montato un’azienda consolidata con oltre 30 anni di attività. Non mancano ovviamente tutti gli autori e formatori che mi hanno aiutato ad iniziare questo percorso di crescita personale anni fa”.

A chi si ispira Martina Mangano nella vita?

“Kim Kiyosaki e Oprah Winfrey, Roy Martina e la mia mentor Rada (imprenditrice e insegnante di Yoga, donna esemplare) sono state e sono icone fondamentali per me”.

Dove prendi le informazioni per crescere nel tuo business?

“Youtube, libri e corsi online”.

5 libri che consigli?

Contatti

Sito internet personale di Martina Mangano: http://martinamangano.it

Martina Mangano Intervista: Imprenditrice Digitale a Capo di Power Woman di Marketing Genius

Dall’Italia alla Spagna, la storia di Martina Mangano

Oggi Martina Mangano racconta a Business da Casa la sua storia. Laureata in Economia e Commercio a Genova, Martina decide di cambiare rotta. Si trasferisce in Spagna e lì inizia ad intraprendere la strada del successo.

Oggi è punto di riferimento di tantissime donne nella costruzione della propria posizione online come professioniste, imprenditrice digitale a capo di Power Woman di Marketing Genius, nonché esperta numero uno in Italia nel settore dell’attenzione e della cura del cliente digitale.

Descriviti con 5 aggettivi

“Coerente, Affidabile, Centrata, Ambiziosa ed Insostituibile”.

Quali sono i valori più importanti di Martina Mangano?

“Beh, direi: autenticità, successo, aiutare gli altri. Ovviamente anche umiltà, amore, rispetto, coraggio e passione”.

Dove sei basata?

“Mi trovo a Valencia, in Spagna”.

Raccontaci la tua storia

“Sono nata e cresciuta a Genova, dove ho studiato e mi sono formata nel mondo economico fin dall’età di 14 anni.

Il lavoro da dipendente mi è sempre “stato stretto”, fin dal mio primo stage in un hotel a 5 stelle in cui ho lavorato nel programma “alternanza scuola-lavoro” a 15 anni.

Ho sempre saputo di avere un’anima leader e di non funzionare bene sotto gli ordini di un capo… ma me ne sono resa conto solo a 23 anni. Dopo la laurea in Economia e Commercio a Genova e varie esperienze nel settore alberghiero, commercialista e bancario, mi sono trasferita in Spagna da sola per montare la mia prima attività fisica.

La mia pasticceria spagnola è stato il punto di non ritorno in un percorso di crescita personale e professionale esponenzialmente arricchente che mi ha cambiata come persona e soprattutto come donna.

Quell’esperienza mi ha trasformata.

In quel periodo ho affrontato momenti di forte crisi, di grande solitudine e paura, in un paese straniero in cui volevo vivere e che amavo, ma che allo stesso tempo mi faceva sentire abbandonata a me stessa. Mi sentivo troppo piccola per essere un’imprenditrice immigrata in un mondo in cui le donne non sono ancora socialmente e professionalmente considerate e supportate come succede con l’altro sesso.

Decisi quindi di chiudere la mia attività nonostante l’enorme successo in termini di fatturato e di popolarità (i ritmi di un negozio fisico mi hanno fatto sentire in gabbia e mi hanno portata a cedere il mio avviamento).

Arrivò poi la proposta di un amico insostituibile, Matteo Pittaluga, che aveva bisogno del mio aiuto. Iniziai così a collaborare con quella che è oggi la più grande community d’Italia di imprenditori e imprenditrici digitali, Marketing Genius.

Oggi, attraverso il gruppo Power Woman di Marketing Genius offro supporto a centinaia di donne digitali italiane nella costruzione della propria posizione online come professioniste. Ambisco ogni giorno ad essere un esempio reale per tutte le giovani e adulte donne che si chiedono di più e vogliono il meglio per loro stesse, indipendentemente dall’età e dalla condizione iniziale da cui partono… Indipendentemente dalle crisi e dalle paure che stanno affrontando come donne.

Inoltre, per l’esperienza sul campo e per gli studi specifici intrapresi, in Italia sono considerata l’esperta numero uno nel settore dell’attenzione e della cura del cliente digitale (Digital Customer Experience)”.

Martina Mangano intervista: a capo di Power Woman di Marketing Genius

Qual è stato il momento in cui hai capito che la tua vita stava per cambiare? Parlaci dell’epifania di Martina Mangano

“Il momento in cui ho realizzato che un cambiamento importante sarebbe avvenuto dentro di me (e anche fuori) è stato in un giorno speciale. Stavo lavorando negli alti uffici di Carige (banca con filiali su tutto il nord Italia) in un impiego ottenuto subito dopo la laurea e dopo innumerevoli colloqui.

In quel momento, nel mezzo delle pratiche quotidiane, mi sono “svegliata” improvvisamente e mi sono resa conto che stavo deliberatamente scegliendo di sprecare senza pietà il mio prezioso tempo inserendo dati e facendo fredde valutazioni su quali aziende non liquide andavano “punite” più o meno dalla banca che gli aveva concesso credito.

Mi ricordo di essere tornata a casa, aver guardato in faccia mia madre e averle detto: “Ho sbagliato tutto. Preferisco essere morta piuttosto che sapere di dover passare un giorno in più tra quelle quattro mura a sgobbare per qualcun altro. La mia anima mi chiama da fuori quella porta”.

Credo fermamente che, solo ammettendo a gran voce di aver sbagliato tutto, si può trovare un nuovo luminoso cammino”.

Come ti motivi ad andare avanti nei tuoi momenti di difficoltà?

“Credo nei punti di riferimento che sono segnati nella linea del tempo della mia vita…

Se solo una volta ce l’ho fatta a risollevarmi, significa che lo posso fare sempre.

Vado a recuperare con tutti i mezzi che posso (digitali e non) quei momenti in cui ce l’ho fatta con l’obiettivo di ricordare (dal Latino “recordari”, dove cordis significa “cuore”, quindi “riportare nel cuore”) chi sono e il motivo per cui sono qui”.

Qual è la tua missione nella vita?

“La mia missione è risvegliare la parte femminile del pianeta in questo periodo storico in cui anche il maschile ha bisogno di noi e delle nostre qualità per portare avanti i propri valori e intenti.

La mia missione è creare un cammino già illuminato che può e potrà sempre essere percorso da tutte le donne che non sanno da dove partire per portare sul mercato la propria idea, il proprio progetto e per far conoscere al mondo la propria missione”.

Qual è la giornata tipo di Martina Mangano?

“Svolgo un lavoro di gestione di supporto e vendite dietro le quinte di Marketing Genius, supportando e coordinando il lavoro delle persone che collaborano assieme a me.

Preparo contenuti per tutte le donne che seguono il nostro movimento digitale femminile e le supporto anche personalmente per trovare la migliore soluzione per ognuna nel settore digital e promozione online”.

Un trend mondiale che vedi e che ti emoziona molto?

“Indubbiamente la nuova professione nel settore del Social Media Management che si sta definendo sempre di più: il/la social media manager“.

Che consiglio dare alla tua TE STESSA di quando stavi cominciando?

“Vai a caccia di quello che ti fa più paura, e buttatici dentro più che puoi”.

Qual è una cosa che Martina Mangano da imprenditrice fa continuamente e suggerirebbe ad altri?

“Ce n’è più di una. Nel mio caso mi sento di suggerirne 4:

  • Vivere nell’abbondanza e crearla costantemente, circondandomi sempre di persone e frequentando luoghi che rappresentino per me ricchezza, possibilità infinite, prestigio e cultura
  • Organizzare la mia giornata secondo gli obiettivi e non secondo le pause pranzo
  • Non andare mai a dormire senza aver aiutato concretamente qualcuno
  • Chiedere almeno 1 feedback al giorno sul mio operato”.

Raccontaci di un tuo grande fallimento

Lavorare nel mondo del network marketing solo attraverso i canali offline. È un settore in cui credevo e credo tantissimo e a cui ho dedicato molto.

Ho capito, però, dopo enormi sforzi che oggi non si può svolgere solo offline“.

€ 100 spesi recentemente in qualcosa di importante per il tuo business. In cosa e perché?

“100 euro rappresentano 1/20 del valore del mio ultimo computer portatile acquistato.

Ne avevo già 3 ma gli strumenti di lavoro di altissima qualità che utilizzo ogni giorno sono fondamentali per generare una mentalità produttrice di risultati di successo”.

Ci parli del business di Martina Mangano?

“Il target che voglio aiutare è qualsiasi donna italiana che desidera essere imprenditrice grazie all’uso del web.

Può partire da zero o avere già un prodotto/servizio che sta promuovendo.

Il lavoro di Martina Mangano è offrire supporto alle donne che hanno bisogno di una guida per iniziare a dar forma al proprio progetto online, sia a livello pratico (con la proposta di programmi specifici) che formativo (con le mie consulenze private e personalizzate)”.

Che valore porta sul mercato il business di Martina Mangano?

“Il mio lavoro contribuisce non solo a risollevare aziende che stanno per chiudere per il mancato corretto posizionamento online, ma aiuta anche a dar vita a nuovi e rivoluzionari progetti (specialmente femminili).

Internet è l’emblema della meritocrazia. Il mondo digitale premia le offerte di valore e scarta quelle mediocri.

Il mio lavoro aiuta a mantenere nel mercato offerte di altissima qualità.

Inoltre, come detto, sono specializzata nel settore dell’esperienza del cliente digitale. Campo che amo moltissimo e in cui mi formo ogni ora del mio giorno nella gestione del lavoro di tutto il team di supporto e vendite in Marketing Genius.

Questa attività contribuisce ad aumentare il livello di professionalità nella cura e nella soddisfazione del cliente che acquista online”.

Come ti differenzi dalla tua concorrenza? Perché Martina Mangano?

“Mi differenzio per essere estremamente concreta e diretta nel messaggio che ho scelto per la mia nicchia… Per dare una visione chiara del futuro e di dove può arrivare una donna che inizia a lavorare con me.

Le offerte oggi sono infinite e il cliente che deve soddisfare una propria necessità lo farà con chi saprà mostrare la propria proposta con chiarezza e nel modo più limpido che esiste, inequivocabile”.

Pensi ci siano difficoltà maggiori a fare l’imprenditrice essendo donna? Quali sono?

“Si, sono convinta che ci siano difficoltà maggiori. Tuttavia preferisco sempre focalizzarmi su ciò che è possibile creare partendo da ciò, non sui limiti che prevede il fatto di essere donna.

Le qualità femminili sono quelle più vincenti in quest’epoca. Il cliente non ti paga più se non si sente ascoltato e compreso. E l’ascolto e la comprensione sono caratteristiche tipiche della “biologia rosa”.

In Italia, le difficoltà riguardano il fatto che si tende ancora a sottovalutare la credibilità e la professionalità di una donna che decide di imprendere, soprattutto quando lo fa da sola, senza l’appoggio di nessuna figura maschile.

Credo che la responsabilità di attuare un cambio tornando a dare il massimo valore alle capacità imprenditoriali femminili sia solo di noi donne. Spesso nel passato ci è piaciuto o ci è venuto molto comodo delegare i nostri oneri su mariti, fidanzati, capi, amanti, governo, ecc”.

Martina Mangano: intervista all'imprenditrice digitale a capo di Power Woman di Marketing Genius

Perché ti sei trasferita all’estero?

“Perché in Spagna vivo un più alto stile di vita in termini di clima, mentalità e quantità di parole positive nel vocabolario spagnolo.

Partendo dalla terra del “mugugno genovese” (lamentela genovese), ho trovato qui la mia isola felice.

Amo il mio paese e lo rispetto in tutte le sue forme. Qui invece Martina Mangano si è convertita e continua a vivere la sua migliore versione”.

Dove vorresti vivere in futuro? Rientreresti in Italia?

“Rientrare in Italia è l’ultimo dei miei piani e per il momento non sto valutando un ulteriore trasferimento”.

Qual è la più grande difficoltà che affrontano le donne che vogliono iniziare un proprio business?

“Nel 98% dei casi la mancanza di fiducia nelle proprie capacità. Alla base di questo sta l’incapacità (spesso totale) di credere in se stesse e nel proprio valore.

Essere imprenditrici non significa solo vendere un prodotto o servizio, significa vendere la propria energia, cosa che fa solo il nostro titolare quando veniamo assunte.

Quando scegli di essere un’imprenditrice scegli anche di “proporti” in anticipo rispetto al tuo prodotto. Quindi devi chiederti cosa stai “vendendo” prima di far acquistare il tuo prodotto… di certo non insicurezza o fiducia in te stessa e nella tua missione”.

Qual è il tuo perché?

“Il perché di Martina Mangano vuole essere il perché di molte donne. Lasciare un segno nel mondo femminile anche dopo la mia vita terrena è il motivo per cui mi impegno ogni giorno.

Far sì che molte altre donne come me possano usare il web per tornare a recuperare dignità, consapevolezza, rispetto e professionalità è il mio Motivo”.

Chi sono i tuoi mentori?

“I miei genitori che da zero (anzi da -100.000) hanno montato un’azienda consolidata con oltre 30 anni di attività. Non mancano ovviamente tutti gli autori e formatori che mi hanno aiutato ad iniziare questo percorso di crescita personale anni fa”.

A chi si ispira Martina Mangano nella vita?

“Kim Kiyosaki e Oprah Winfrey, Roy Martina e la mia mentor Rada (imprenditrice e insegnante di Yoga, donna esemplare) sono state e sono icone fondamentali per me”.

Dove prendi le informazioni per crescere nel tuo business?

“Youtube, libri e corsi online”.

5 libri che consigli?

Contatti

Sito internet personale di Martina Mangano: http://martinamangano.it

Simone Reali Intervista: CEO di Lean Sales ed esperto Amazon FBA

Da studente della Bocconi a CEO di Lean Sales

Oggi Simone Reali racconta a Business Da Casa la sua storia. Da studente della Bocconi ad esperto di Amazon FBA, fino a diventare CEO di Lean Sales, la migliore community Italiana per la vendita su Amazon.

Descriviti con 5 aggettivi

“Simone Reali è proattivo, determinato, indipendente, ostinato e genuino”.

Quali sono i valori più importanti di Simone Reali?

“Indubbiamente, la famiglia ed i rapporti personali stanno al primo posto, insieme al rispetto per il prossimo. Seguono poi, la realizzazione personale e la libertà“.

Dove sei basato?

“Attualmente in Italia”.

Raccontaci la tua storia

“Fin da adolescente, ho nutrito una certa passione per l’imprenditoria e il lavoro indipendente. Mio padre ha creato un business B2B basato sulla vendita all’ingrosso di mozzarella a pizzerie, ristoranti e panifici ed io, durante il liceo, mi dilettavo nella ricerca diretta di clienti.

Finite le superiori ho continuato la mia carriera da studente all’Università Bocconi, dove ho conosciuto delle persone che mi hanno cambiato: il mio approccio al mondo del lavoro stava cambiando.

Nel 2014, ho iniziato ad interessarmi al Digital Marketing: ho fatto svariati stage non retribuiti per incrementare le mie skills. Nel 2015 mi sono avvicinato al mondo Amazon e nel 2017 ho avviato il mio Business con Amazon FBA. Finita l’università, ho fondato Lean Sales, la migliore community Italiana per la vendita su Amazon”.

Intervista a Simone Reali: esperto Amazon FBA e CEO Lean Sales

L’epifania di Simone Reali

“Nel 2014 ho capito che per essere qualcuno avrei dovuto specializzarmi in qualcosa e diventare uno dei migliori nel mio campo, qualsiasi esso sarebbe potuto essere… Ai tempi, però, non avevo le idee molto chiare.

Grazie ad alcuni ragazzi di un’associazione incentrata sulla crescita personale di cui facevo parte in Bocconi, ho capito che la mia strada sarebbe stata quella dell’imprenditore digitale”.

Un trend mondiale che vedi e che ti emoziona molto?

“Oggi basta un computer per provvedere al sostentamento proprio e della propria famiglia. Questo aiuta gli audaci e permette di vivere una vita in cui si è padroni delle proprie scelte e del proprio destino”.

Che consiglio daresti a Simone Reali che sta per iniziare?

“Sii meno impulsivo, pensa prima di agire”.

Qual è una cosa che da imprenditore fai continuamente e suggeriresti ad altri?

“Potrei dire formarmi, ma è una cosa scontata. Ogni mattina mi alzo e ricordo a me stesso perché lo sto facendo. Focalizzarsi sui propri obiettivi aiuta a mantenere alta la motivazione”.

Sicuramente avrai vissuto dei fallimenti. Ci racconti il fallimento più grande di Simone Reali?

“Ho partecipato alle elezioni studentesche in Bocconi. La politica non era il mio campo, ma avevo bisogno di  mettermi in gioco. Ho preso 60 voti posizionandomi tra gli ultimi candidati.

Non ho messo il 100% di me stesso nel progetto: la politica non faceva per me e lo sapevo bene. Avevo solo bisogno di realizzare qualcosa di buono e ho intrapreso la prima strada che mi si è presentata, anziché ponderare varie opportunità sulla base delle mie attitudini”.

Gli ultimi € 100 spesi in qualcosa di importante per il tuo business con Amazon FBA. In cosa e perché?

“Ho investito 100€ (o qualcosa in più) per sperimentare una nuova metodologia di lancio prodotti su Amazon. Non posso dire esattamente in cosa li ho spesi, ma la nuova tecnica ha funzionato. L’ho fatto con lo scopo di essere un passo avanti rispetto agli altri venditori Amazon e per dare ai miei corsisti le armi per essere altrettanto”.

Ci parli del tuo business?

“Beh, innanzitutto, tra il dropshipping ed Amazon FBA c’è una grande differenza. Amazon FBA vuol dire sfruttare la logistica di Amazon per vendere in modo automatico prodotti a marchio privato. Il business è composto principalmente da 4 fasi:

  1. Identificare il prodotto da vendere: Trovare una nicchia di mercato profittevole e con competizione permissiva in cui insediarsi facilmente
  2. Trovare un fornitore per far produrre il prodotto con il nostro marchio
  3. Spedire lo stock di merce alla logistica di Amazon (da qui FBA Fulfilment By Amazon)
  4. Creare una pagina (listing) ottimizzata e lanciare il prodotto con lo scopo di finire nel maggior numero di prime pagine per le parole chiave che descrivono il nostro articolo

Una volta raggiunte le prime pagine, inizieranno le vendite automatiche. Perché automatiche? Perché quando avviene una vendita ci penserà Amazon a spedire il prodotto e il venditore non dovrà muovere un dito.

Amazon FBA è un Universo in continuo cambiamento. Dietro ogni punto ci sono innumerevoli strategie e tecniche da seguire per avere la meglio sulla concorrenza e costruire un business profittevole e con alto grado di automazione di successo”.

Perché Simone Reali ha iniziato a fare business?

“Durante l’Università, vedevo i miei colleghi finire il loro percorso di studio ed inserirsi nel mondo del lavoro. Nonostante gli anni di studio nella più prestigiosa Università italiana, i risultati che portavano a casa erano minimi e gli sforzi richiesti estremi.

“Bisogna fare la gavetta” mi dicevano tutti. Io dentro di me pensavo che non potevo aspettare altri 15 anni per avere i mezzi per godermi la vita appieno. Ho rifiutato di fare la gavetta e fin da subito sono partito con risultati molto più importanti rispetto ai miei coetanei lavorando 1/10 del loro tempo”.

Intervista con Simone Reali: esperto Amazon FBA e CEO di Lean Sales

Perché Amazon FBA?

“Perché nella corsa all’oro, Amazon è il cavallo vincente. Siamo tutti coscienti di come il gigante di Seattle stia padroneggiando il mercato del Retail online e offline (ho anche scritto la tesi universitaria magistrale a riguardo).

Amazon FBA permette di sfruttare la visibilità di Amazon e di arrivare a milioni di clienti senza fatica. Chiaramente ci sono dei costi sul venduto da sostenere per vendere sul Marketplace, ma credo che il prezzo da pagare sia giusto per l’opportunità che ci viene concessa“.

Quanti soldi servono per iniziare a fare Amazon FBA con successo (mediamente)?

“Domanda da 1 Milione di Dollari. La risposta è… dipende.

Dipende soprattutto dal costo di produzione del prodotto che si andrà a vendere su Amazon.

Il budget necessario è direttamente proporzionale allo stesso. L’investimento necessario per un prodotto venduto nella fascia di prezzo finale 10€/15€ sarà nettamente inferiore rispetto all’investimento necessario per vendere un prodotto la cui fascia di prezzo finale è 35€/40€.

Bisogna valutare le singole situazioni, ma diciamo che escludendo la parte fiscale, burocratica e formativa, senza 2000€/2500€ non si va da nessuna parte (parlo di mercato EU)”.

Secondo Simone Reali, Amazon FBA… più facile in Italia o in US?

“Sconsiglio caldamente di prendere in considerazione il Mercato USA. Tutti i sellers che conoscevo e che vendevano in tale mercato hanno ripiegato in Europa. Questo per 2 principali fattori:

  • La competitività del mercato
  • Il grado di controllo sul Business

Il mercato Amazon FBA degli USA è estremamente competitivo. Non si può pensare di partire con le cifre di cui abbiamo parlato. Per lanciare un prodotto, il budget diventa davvero importante a causa delle fortissima competizione presente. In USA tra le persone aleggia lo spirito del “sogno americano” che ha portato negli anni una mole di persone indescrivibile ad iniziare Amazon FBA per cambiare la propria vita.

Qui in Italia questo spirito si trova all’interno di una nicchia di persone definita. L’Italiano medio è esponenzialmente meno ambizioso dell’Americano. Consiglio di partire dal mercato italiano per “farsi le ossa” e successivamente espandersi in Europa.

Inoltre vendere in USA vuol dire non avere controllo sul proprio business sia per quanto riguarda la parte fiscale che di monitoraggio dei prodotti”.

Cosa consiglieresti a chi vuole iniziare Amazon FBA?

“Amazon FBA è un Universo. Abbiate pazienza e non siate impulsivi. Non fatevi prendere dalla fretta e gestite l’entusiasmo.

Socrate diceva “so di non sapere”. Ricordatevi sempre questa citazione quando crederete di aver capito come funziona Amazon FBA dopo aver guardato solo qualche video gratuito su YouTube. Oltre a quello c’è di più… Infinitamente di più (inoltre si rischia di incorrere in informazioni sbagliate e poco attendibili se ci si affida ai video che girano liberamente sulla rete).

Affidatevi a qualcuno che faccia realmente questo lavoro e che abbia interesse a vedervi riuscire in quello che state per fare e che vi accompagni nelle fasi della creazione del business”.

Qual è stata la difficoltà più grande che Simone Reali ha avuto avviando il suo business?

“Spiegare ai miei genitori e amici che stavo compiendo un passo nella direzione giusta. Tutti erano estremamente scettici e mi dicevano che stavo buttando via tempo e soldi.

Adesso molti si mangiano le mani“.

Quanti studenti hai in questo momento?

“Ad oggi siamo sui 1000 studenti”.

Chi sono i tuoi mentori?

“Per la vita in generale, mio padre. Per l’aspetto imprenditoriale, Luca Borreani e Giuseppe Pipicella”.

A chi si ispira Simone Reali nella vita?

“A mio padre”.

Dove prendi le informazioni per crescere nel tuo business?

“Dipende. Per Amazon, solitamente testo in prima persona e alle volte mi confronto con altri sellers storici.

Per il digital, generalmente scambio opinioni (anche a pagamento) con esperti del settore”.

5 libri che consigli?

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Matteo Pittaluga Intervista: Fondatore Marketing Genius

Il Fondatore di Marketing Genius parla di sé

L’intervista di oggi riguarda la storia di Matteo Pittaluga, nato come Networker di successo e conosciuto ad oggi come Fondatore di Marketing Genius, una delle community più importanti riguardo il marketing e l’imprenditoria in Italia.

Matteo, descrivi Te stesso con qualche aggettivo:

Beh, direi Pratica, Verità e Fuoco.

Raccontaci la storia di Matteo Pittaluga in breve.

Prima di diventare il Matteo Pittaluga di oggi, fare il Formatore e di occuparmi di Marketing Online ho studiato Lingue e mi sono laureato all’Università di Genova. Ben presto capii che la carriera da interprete o da traduttore non era la cosa che faceva per me.

Ho viaggiato abbastanza, ho lavorato in America, ho lavorato in Australia e proprio in queste situazioni sono riuscito a capire che la strada del dipendente non faceva per me. Ho fatto il barista, ho fatto il cameriere, ho fatto anche il Manager di un Ristorante in cui comunque guadagnavo molto bene. Dopo l’esperienza da Manager ho capito che non ero motivato assolutamente dai soldi, ero motivato dall’avere qualcosa di mio, di costruito con le mie mani.

Non volevo assolutamente lavorare per un capo.

Da quel momento ho iniziato ad informarmi e a fare ricerche online cercando risposte, opportunità.
La prima cosa che scopro è il Network Marketing in cui ho lavorato per 4 lunghi anni fino al momento in cui mi sono reso conto che il Digital Marketing era proprio quello che volevo.
Uno strumento che potesse permettermi di lavorare con tantissimi clienti ma che non richiedessi la mia presenza “fisica” a tu per tu con il cliente finale, insomma che mi fornisse la libertà che ho sempre sognato.

Come hai scoperto il mondo digitale? Il Marketing Digitale.

Quando facevo Network Marketing, era norma organizzare alcune conferenze dove presentavo tutta la linea di prodotti dell’azienda per la quale ero distributore.

Mi ero reso conto che la presenza di Matteo Pittaluga era necessaria e che per fatturare dovevo essere proprio io a presentare il business e i prodotti. Un giorno invece, feci la stessa identica presentazione che facevo alle conferenze, ma con la differenza che la caricai su YouTube. La stessa identica presentazione ma distribuita sul Web.

Quel video ebbe 1800 visualizzazioni in neanche una settimana. Così mi si accese la lampadina e pensai subito che parlando solamente una volta davanti alla telecamera era come se avessi riempito una sala di 1800 persone, una roba enorme ed iper-complessa.

In quel momento capii che l’online poteva essere la mia vita, capii che facendo il lavoro una volta potevo continuare a vendere e a monetizzare nel tempo. Con un solo click potevo raggiungere migliaia di persone parlando essenzialmente da solo.

Questa fu la chiave che mi fece innamorare del mondo online, il fatto di poter trasmettere il mio messaggio ad un numero elevatissimo di persone grazie ad uno strumento tecnologico.

Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani

Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani

Raccontaci la tua prima vendita che hai effettuato online.

La primissima vendita l’ho effettuata quando entrai come affiliato in un sistema che offriva la possibilità di creare un blog con soli 25$ e un semplice click.

Come riuscii a farla? Beh, una roba tanto semplice quanto efficace.

Scrissi un articolo sul mio blog dove spiegai al pubblico la possibilità di crearsi un proprio blog proprio come il mio a soli 25$ e una guida su come poterlo fare.

Dopo soli 3/4 giorni arrivo la prima vendita. Non sapevo neanche come avessi fatto, era arrivata in automatico senza la necessità di dover parlare con qualcuno o spiegare a qualcuno qualche cosa.

La seconda vendita invece, che ritengo EPICA, la feci nel 2016 quando ero nel bel mezzo della creazione del mio primo corso online. Stavo creando la mia pagina di vendita, era incompleta, mancava ancora il video di presentazione e non era spiegato nel dettaglio quasi nulla. L’unica cosa che mi ero premurato di inserire era il tasto per procedere con l’acquisto, e proprio nel mentre stavo lavorando al completamento della pagina mi arrivò la notifica di un utente che aveva appena pagato 349€ per il mio Corso.

Assurdo vero? Beh, ritengo che quel momento sia stato la consacrazione, il momento che mi ha portato a credere realmente che tutto quello che pensavo del mondo online era reale e possibile.

Qual è stato il più grande fallimento di Matteo Pittaluga?
Cosa ti ha insegnato?

Il più grande fallimento è stato sicuramente il mio primo business online in cui ho dedicato anima e corpo. Lavoravo giorno e notte per creare qualcosa di grande, difatti ero il top affiliato di quel business ma purtroppo poi chiuse i battenti e non pagò più commissioni a me e alle persone che decisero di sposare il progetto.

Quella fu davvero una delusione, da un giorno all’altro persi tutta la rete di persone che ero riuscito a creare, il business era morto e mi sentivo disarmato.

Questa lezione mi ha insegnato più di tutte ad essere RESPONSABILE, anziché sparire totalmente come fecero praticamente tutti decisi di andare in diretta sui miei canali di comunicazione e di metterci la faccia.

Ho chiesto scusa davanti a tutti, ho ammesso i miei errori di valutazione e ho fatto i tutto per aiutare la mia rete a ripartire in qualche modo. Quindi, anche se spesso ci troviamo in situazioni in cui non siamo noi i diretti artefici di alcuni grandi problemi, ma che ci troviamo al suo interno, è sempre cosa buona e giusta chiedere comunque scusa e tirarsi su le manica cercando di aiutare chi ha avuto dei danni da queste situazioni. È così che Matteo Pittaluga ripartì più forte di prima.

Il secondo insegnamento.

Il secondo insegnamento è sicuramente quello di creare qualcosa di completamente autonomo, un qualcosa in cui sei tu l’unico artefice del destino di quel business.

Matteo Pittaluga fondatore di Marketing Genius

Matteo Pittaluga | Fondatore di Marketing Genius

Le persone vedono solo la punta dell’iceberg, ma quanto ci hai messo a guadagnare i tuoi primi 1000 euro, i tuoi primi 10k e i tuoi primi 100k?

Se intendi su base mensile, quindi stabili e netti, io direi che per i primi 1000 euro ci ho messo circa 2 anni, per i primi 10k circa 3 anni e almeno 4 anni per i 100k.

Una cosa che dico sempre e in cui credo profondamente è che lo STEP più complicato è proprio quello dei primi 1000 euro. Poi la crescita è più semplice perché hai maggiori consapevolezze in te stesso, in ciò che fai e in come dev’essere fatto per far sì che funzioni.

Ora che sei uno dei più grandi formatori italiani, come continui a migliorare te stesso? Continui con la formazione personale?

Questa qui è una grande domanda. Quando inizi ad avere parecchie competenze diventa complicato formarti perché la maggior parte dei contenuti là fuori sono adatti a chi sta iniziando. È difficile trovare informazioni ultra specifiche per persone che hanno già un livello avanzato di conoscenza.

Tuttavia, in questo momento della mia vita ho deciso di affidarmi a dei Mentors. Cosa vuol dire? Semplice, se trovo qualcuno che ha fatto qualcosa che io non ho ancora fatto o che non sono riuscito a fare, vado direttamente da lui per imparare.

In sostanza non cerco più il manuale o il libro, ma cerco direttamente il Mentor che ha fatto qualcosa di importante oppure cerco di far parte dei Mastermind privati dei migliori al mondo del mio settore.

Hai citato la parola “Mentor”. Come avviene la fase di avvicinamento a queste persone? Bisogna pagare per ricevere informazioni o comunque la loro attenzione?

Assolutamente. Per quale motivo un Mentor dovrebbe dedicare del tempo a chiunque a titolo gratuito? Non vivrebbe e comunque non sarebbe sostenibile.

In questi casi le situazioni che si manifestano sono 2.

  1. Paghi il Mentor per una sua consulenza, per un suo Mastermind o per un percorso privato con lui.
  2. Avviene uno scambio di informazioni, lui ti fornisce le informazioni che lo hanno portato ad essere chi è oggi e tu fai la medesima cosa con lui. Possiamo definirlo come una specie di baratto di conoscenza.

Se non hai le competenze necessarie a poter dare lo stesso valore in cambio del suo, è ovvio che sia necessario pagare. Le informazioni sono frutto di anni di lavoro, risorse e tempo investiti.

Chi sono i tuoi più grandi Mentori?

Ti cito 2 grandi Mentori che più o meno tutti conoscono e sono:

  • Vick Strizheus: Grandissimo esperto di traffico americano, lui mi ha insegnato la tecnica;
  • Grant Cardone: Mi ha insegnato l’azione massiva, mi ha insegnato a pensare sempre 10 volte più grande.

Il terzo mentore è una persona di cui non ho mai parlato prima d’ora.

Un ragazzo di 26/27 anni che ho incontrato per strada a Miami quando vendevo i braccialetti per le feste in discoteca. Cominciammo a parlare e gli chiesi cosa ci facesse a Miami e lui mi rispose che era un Architetto e che stava seguendo le ristrutturazioni di tutti i punti vendita Gucci e Dolce e Gabbana.

Rimasi senza parole, un ragazzo giovanissimo a seguire un compito così importante.

Così gli chiesi quale fosse il segreto del suo successo. La sua risposta mi illuminò, mi disse che il segreto era semplicemente essere BRAVI. Se sei bravo, tutti ti vogliono. Più riesci a diventare INSOSTITUIBILE per il valore che riesci a dare, più è impossibile poterti rimpiazzare e più alto diventa il prezzo che le persone saranno disposte a pagare.

È stata una breve ma intensa lezione di vita che mi fece capire che dovevo continuare a formarsi senza sosta.”

Quali sono gli ultimi 100 euro che hai speso per il tuo Business?

Proprio oggi ho acquistato dei nuovi cavalletti e dei nuovi cuscinetti per i microfoni che utilizziamo per le riprese all’aperto. Avevo già materiale di qualità, ma ho sentito la necessità di prendere qualcosa di ancora migliore.

Devi offrire il top della qualità se vuoi ottenere il top dei risultati, quindi la cosa che consiglio sempre è il non smettere mai di investire e migliorare la qualità di ciò che offriamo al mercato.

Un trend mondiale in crescita che vedi per il futuro?

In realtà sono 2.

Uno è sicuramente l’eCommerce, nello specifico per i paesi in via di sviluppo. Mi immagino l’Africa e altre realtà immense che si avvicinano al commercio digitale, un’enorme occasione per poter costruire qualcosa di veramente grande.

Il secondo è la figura del Social Media Manager, cioè il consulente digitale delle piccole/medie imprese. Ne stiamo parlando ogni giorno alla nostra community in Marketing Genius.
La persona che cura tutte le micro-pubblicazioni e promozioni delle aziende che non possono permettersi le grandi Agenzie Pubblicitarie da 3/5/10k al mese.

3 Libri che ti hanno cambiato la vita?

Conclusione

Se vuoi entrare in contatto con Matteo Pittaluga e la sua community puoi farlo direttamente da qui:

Sito: besupergenius.com

Recensione Libro Allinners Completa: Il Libro di Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani

Allinners, ovvero l’arte del non mollare mai.

Il nuovo libro “Allinners” di Fabio Gallerani e Matteo Pittaluga.

Un libro che si propone come un vero e proprio dogma verso il cambiamento del proprio mindset, considerato da Matteo e Fabio la chiave per costruire un Business e una vita di successo!

A chi si rivolge il Libro Allinners:

Il libro è stato iscritto basandosi su un’idea molto chiara, offrire un punto di riferimento a chi oggi si trova in una specifica situazione. Ovvero, a tutti coloro che vogliono lanciare un business e sono intimoriti o non sanno da dove partire, ma anche a tutti gli imprenditori che si sono persi nel bel mezzo del proprio percorso o che non si sentono ascoltati e realmente capiti!

Che cosa insegna il libro:

Il Libro Allinners offre una nuova chiave di lettura, una filosofia estremamente moderna.

La filosofia del “Non mollare mai”, la filosofia degli ALLINNERS, la filosofia per cui se hai in mente un progetto devi andare Allin, devi scommettere tutto te stesso!

Difatti, secondo il libro, andare Allin ti permette, grazie ad un metodo tutto nuovo, di lavorare al tuo progetto e di portarlo a termine con successo!

Per cui se stai iniziando un progetto o sei già nel bel mezzo di un’avventura, questo libro fa al assolutamente al caso tuo! Ti spiega come stravolgere radicalmente il tuo approccio mentale e raggiungere il successo.

Non ci sono mille giri di parole o concetti articolati, pura pratica da usare nella tua vita!

Come leggere il libro:

Il libro va letto con attenzione, ma non è per niente complesso o pesante. Offre al termine di ogni capitolo un riassunto esaustivo fatto a punti chiave che aiuta molto e soprattutto pone una serie di domande a cui rispondere che aiutano nell’assimilare e nel mettere in pratica i concetti spiegati in precedenza.

Il libro ci aiuta a capire dove siamo e dove stiamo andando, va letto a mente libera in modo da poter apprendere quanto più possibile!

Cosa racconta il libro:

Il libro offre una panoramica a 360° della vita di Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani, attraverso cui vengono presentati dei concetti e degli insegnamenti che per loro in primis, e per tante altre persone successivamente, hanno segnato un profondo cambiamento.

Mentre leggi la loro storia hai l’opportunità di capire quanti sacrifici ci siano dietro al successo, ti fa capire che tu non hai niente di diverso da loro, con il giusto mindset (come spiegato nel libro) ce la farai sicuramente!

Matteo e Fabio espongono tutti gli insegnamenti che hanno imparato sulla loro pelle nel corso della loro vita.
Illustrano nel dettaglio tutti gli avvenimenti che li hanno portati a diventare il punto di riferimento per la crescita personale di tantissimi professionisti e professori universitari.

Note sugli autori del Libro Alliners:

Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani hanno creato un libro che non solo ci ispira, ma che veramente insegna tantissimo!
Il loro mettersi a nudo nel raccontarci la propria storia, offre centinaia di consigli e strategia da cominciare ad applicare e ci spinge con forza a migliorarci ogni singolo giorno!

Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani

Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani

Commenti finali e suggerimenti:

Consigliamo vivamente questo libro a chiunque oggi stia pensando di creare un business o un’attività in proprio.
Il motivo è molto semplice, il libro è in grado di prepararti alle difficoltà a cui andrai in contro e ti insegna come affrontare tutte le sfide uscendone sempre vincitore!

Il libro Allinners è ideale anche per chi ha già un’attività propria o un’azienda ma che oggi si sente perso o comunque NON ancora arrivato. La metodologia Allinner veramente porta al cambio di rotta e al successo!

LIBRO DA AVERE ASSOLUTAMENTE E DA LEGGERE PER TUTTI!

VOTO Libro Allinners: 9/10

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BlockSecrets ™ la Nuova Community Crypto di Lorenzo Grassia

BlockSecrets ™, il nuovo progetto del noto leader di Network Marketing Lorenzo Grassia, da anni ormai attivo nel mondo della Blockchain e delle CryptoValue ha deciso di lanciare la sua community. Il mondo della Blockchain ha fatto molto parlare di se nel 2017 grazie al boom del Bitcoin e di molte altre Altcoins, lasciando spazio solo alla disperazione di molti in questo 2018.

Nonostante molti media siano convinti che il Bitcoin sia finito, la realtá, secondo Lorenzo e molti altri esperti, sarebbe diversa.

Questa incredibile tecnologia è solamente all’inizio, e tutti coloro che non ci si butteranno ora lasceranno veramente moltissimi soldi sul piatto.

Molti fanno il paragone con il NASDAQ degli anni ’90. Inizialmente soltanto i privati vi erano veramente entrati, investendo e guadagnando molto bene. Ad un certo punto però, arrivarono i fondi e gli investitori istituzionali, cambiando le regole del gioco.

Molti uscirono spaventati dai primi ribassi, e molti dei profitti fatti all’inizio diventarono delle perdite.

Cosa successe dopo?

Semplice, i fondi e gli investitori istituzionali hanno iniziato ad investire i soldi veri, pompando il NASDAQ a livelli assurdi. I piccoli investitori si sono invece mangiati le mani per l’opportunità persa.

Lo stesso avverrà per le CryptoValute dicono gli esperti, e Lorenzo Grassia di BlockSecrets™ conferma.

“Nel 2017 i piccoli investitori hanno giocato un ruolo fondamentale. Ma le regolamentazioni del 2018 segneranno l’entrata dei grossi players, quelli che entrano con botte da 50 e 100 milioni in su.”

Cosa vuole fare BlockSecrets ™?

BlockSecrets

BlockSecrets ™ nasce come una community di appassionati delle cryptovalute. Un gruppo di persone formate ed educate dallo stesso Lorenzo e da tutto il suo team. Con anni di esperienza e guadagni a 7 cifre derivanti dall’aver acquistato quando nessun altro ci credeva Ethereum, Lorenzo e il suo team hanno sicuramente la giusta esperienza per divulgare conoscenza in merito al mondo blockchain.

Durante una breve chiacchierata abbiamo appreso la mission di Lorenzo che crediamo essere molto interessante. In un mondo dove le informazioni sono tutto e dove solitamente gli unici a potervici accedere sono sempre e soltanto le stesse persone, Lorenzo ha deciso di aiutare chiunque a conoscere questo mondo nel dettaglio.

BlockSecrets ™ nasce come una piccola community italiana ma punta a diventare un vero e proprio movimento di “filosofi multimilionari” della Blockchain.

Lorenzo ha addirittura creato una “carica” molto importante per la community, quella del BlockMaster™. Parliamo di persone che hanno lavorato a stretto contatto con lui negli ultimi anni e che hanno raggiunto guadagni a 6 o 7 cifre grazie al mondo delle cryptovalute. Questi BlockMasters ™ aiuteranno i membri della community a crescere, organizzando eventi live, online e facendo training!

Conclusione

Il progetto di Lorenzo ci è sembrato molto interessante e molto innovativo per cui abbiamo deciso di dedicargli un articolo. Proprio per questo facciamo un enorme in bocca al lupo a Lorenzo, al suo team e a tutta la community di BlockSecrets ™, oltre che ad invitarti al webinar gratuito di Lorenzo che si terrà Lunedí 2 Luglio 2018 alle ore 21.00!

Puoi registrarti al webinar tramite cliccando qui!

 

Video Marketing: La Migliore Strategia per la Visibilitá dei Contenuti

Attualmente, la migliore strategia per il content marketing è, senza dubbio, il video. Che si tratti di Facebook, Instagram o Youtube, il video marketing rappresenta la piú efficace strategia per dare maggiore visibilitá ai tuoi contenuti.

Il Video Marketing per il tuo brand

Se vuoi costruire un brand di successo ma non hai una strategia di video marketing, stai per mandare in fumo i tuoi sforzi. Inoltre, nel caso non l’avessi notato, le piattaforme di ditribuzione video online sono cambiate drasticamente negli ultimi mesi.

Facebook, in particolare, sta registrando maggiori minuti di visualizzazioni di video rispetto a YouTube.

YouTube è una libreria di contenuti

YouTube è enorme. È una vera e propria libreria di video: ogni ora vengono trasmesse piú di 300 ore di contenuti video. Proprio per questo, YouTube è prezioso per il tuo business. Fa crescere il tuo brand. Permette di raggiungere nuovi segmenti di pubblico. È anche possibile guadagnare con YouTube! Conosci la storia del bambino diventato ricco facendo recensioni di giocattoli su YouTube?

L’efficacia dei video su Facebook: intelligenti, condivisibili e personali

Non sai se includere nella tua strategia di marketing digitale annunci e contenuti video su Facebook? Ti basta sapere che i video su Facebook rappresentano il migliore modo per raggiungere i fan su larga scala? Facebook è inoltre la piú grande azienda di dati di tutti i tempi per i marketer.

Nota Bene. Se crei contenuti video per YouTube e non carichi questi video anche su Facebook, il tuo brand o business perderá valore.

Con questo non stiamo facendo riferimento ai link di YouTube incollati sulla tua pagina Facebook. Il video deve essere caricato direttamente su Facebook in modo che risieda nei contenuti video della tua pagina Facebook. Perchè? In questo momento l’algoritmo di Facebook sta conferendo grande importanza ai video. Se carichi il video direttamente su Facebook, invece di linkare, hai una possibilitá molto piú alta di rendere visibile il tuo video alla tua community e non solo.

Facebook è diventato un vero e proprio colosso del video marketing e content distribution. Grazie all’enorme quantitá di dati sulla piattaforma, è possibile indirizzare i video del tuo brand direttamente ad un pubblico interessato e redditizio per il tuo business.

Sono state aggiunte, inoltre, nuove funzionalitá che stanno aumentando l’attenzione ai video: conteggio delle visualizzazioni, opzioni di incorporamento, video per le conversioni sul sito web e tanto altro.

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