Criptovalute: Crollo di Bitcoin e Guerra Commerciale Globale – Cosa Aspettarsi nel Q2?

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Un Altro Lunedì Nero per il Crypto-Mercato

Sicuramente non sarà la fine del mercato crypto, ma il contesto è decisamente teso. Il nuovo “Lunedì Nero” ha colpito duramente: Bitcoin è crollato poco sotto quota 75.000 dollari, gettando nel panico anche il resto dell’ecosistema, mentre la paventata guerra commerciale globale – innescata da un’improvvisa ondata di tariffe USA – rischia di penalizzare ulteriormente tutte le asset class.

Altrove, le altcoin accusano il colpo, evidenziando la solita domanda: “È questo il punto di minimo o la situazione può ancora peggiorare?”. Manca solo un pizzico d’ironia per strappare un sorriso: benvenuti alla vostra sessione settimanale di terapia crypto.

Di seguito, un’analisi approfondita di quanto accaduto in questi giorni tumultuosi, di cosa ha scatenato il panico nel mercato e di ciò che ci si può aspettare dal Q2 2025.

 

Il Crollo di Bitcoin: Cosa è Successo Davvero

Timeline degli Eventi Recenti

  1. Lunedì Bullish: la settimana era iniziata con un certo ottimismo, grazie all’ennesimo annuncio di acquisto di BTC da parte di MicroStrategy. Questa mossa aveva nuovamente acceso gli entusiasmi di chi vede in Michael Saylor il “grande salvatore” di Bitcoin.

  2. Chiusura del Gap CME: il mercato ha mostrato un balzo al rialzo, colmando rapidamente il gap aperto sul mercato dei future del Chicago Mercantile Exchange (CME). In genere, la chiusura del gap viene vista come un segnale di “normalizzazione” del prezzo, ma la gioia è durata poco.

  3. Annunci Positivi da GameStop: un’altra notizia ritenuta inizialmente ben augurante è stata la chiusura di un debito da 1,5 miliardi di dollari da parte di GameStop. Gli investitori crypto hanno sperato che parte di quella liquidità potesse confluire su BTC, rafforzando ulteriormente la narrativa dell’adozione istituzionale.

La Valanga: Nuove Tariffe USA e Panico sui Mercati

Tutto sembrava procedere verso una settimana relativamente tranquilla, ma è bastato un singolo annuncio per ribaltare la situazione: la politica tariffaria degli Stati Uniti, con un 10% su tutte le importazioni e un 25% mirato al settore automotive, ha acceso una serie di ritorsioni. La Cina ha reagito con tariffe speculari, facendo crollare i listini azionari. La paura si è estesa alle criptovalute, già “delicate” dopo gli eccessi di volatilità dell’ultimo periodo.

Analisi Tecnica: Death Cross, Volumi in Calo e Hash Rate in Crescita

  • Death Cross: viene così definito l’incrocio tra una media mobile più veloce (ad es. a 50 giorni) e una più lenta (200 giorni) quando la prima scende sotto la seconda. Di solito è un segnale ribassista forte.

  • Volumi in Calo: nonostante il panic selling, i volumi reali sugli exchange non hanno registrato picchi esagerati. Alcuni analisti leggono questa incongruenza come un “sell-off di breve periodo” più che come un vero collasso epocale.

  • Hash Rate in Crescita: un paradosso curioso. Mentre il prezzo scende, l’hash rate di Bitcoin resta elevato, testimoniando la solidità della rete. Chi ha fiducia di lungo termine non sembra intenzionato a mollare.

Sentiment: Paura Estrema e Vendite in Massa

Il sentiment degli investitori, misurato anche dal cosiddetto Fear & Greed Index, è precipitato in zona di “estrema paura”. Si parla di vendite impulsive, dovute più all’ansia generale dei mercati che a problemi specifici del mondo crypto.

 

La Guerra Commerciale Globale: Il Fattore Scatenante

Nuove Tariffe Imposte dagli Stati Uniti

La Casa Bianca ha annunciato dazi del 10% su tutte le importazioni e del 25% su alcuni settori strategici, come le automobili e l’acciaio. Questa decisione, percepita come una vera e propria dichiarazione di guerra commerciale, ha scosso non solo i partner storici degli USA, ma anche i mercati finanziari di tutto il pianeta.

Reazioni Internazionali

  • Cina: ha risposto in modo speculare, aumentando i dazi sui prodotti statunitensi e minacciando ulteriori ritorsioni.

  • Canada: ha imposto tariffe mirate su alcune componenti auto e beni di consumo, cercando al contempo un compromesso con Washington.

  • UE: si è detta pronta a negoziare, ma anche a colpire settori sensibili dell’economia americana, qualora la situazione precipitasse.

Impatto sui Mercati Globali

  • Crollo delle Borse: il sentiment negativo è dilagato sia a Wall Street che nelle piazze finanziarie europee e asiatiche, con lo S&P 500 in perdita e il Nasdaq in forte correzione.

  • Bond e Petrolio: i rendimenti obbligazionari sono crollati, mentre le quotazioni del petrolio hanno subito una discesa rapida, penalizzate dal timore di un rallentamento globale.

  • “Nemmeno i pinguini delle isole Herd e McDonald sono stati risparmiati”: una battuta rimbalzata sui social per evidenziare come i nuovi dazi abbiano toccato persino territori remoti e disabitati, appartenenti a stati “colpevoli” di avere un surplus con gli USA.

 

Altcoin season Rimandata (Forse) e il Dominio di Bitcoin

BTC come “Porto Sicuro”?

Curiosamente, per qualche ora si è parlato di Bitcoin come una sorta di “oro digitale” in grado di resistere meglio rispetto agli asset tradizionali, specie nelle prime reazioni ai dazi. Ma lo slancio si è scontrato con l’intensificarsi del panico: quando la paura dilaga, si vende di tutto, dal NASDAQ fino alle crypto più consolidate.

Bitcoin Dominance in Crescita

Un effetto collaterale del ribasso è l’aumento della Bitcoin Dominance: un buon numero di trader, sentendo aria di burrasca, ha preferito spostare la liquidità dalle altcoin più volatili verso BTC. La capitalizzazione relativa di Bitcoin sul totale del mercato crypto ha, dunque, messo a segno un incremento costante.

Altcoin in Sofferenza

Gli ultimi sette giorni hanno evidenziato una sofferenza diffusa:

  • Meme coin allo sbando, con volumi di scambio in picchiata.

  • Token legati agli exchange che hanno retto un po’ meglio grazie all’impennata di operatività (panico e vendite).

  • Molti progetti emergenti che sono finiti sotto i riflettori, ma solo per segnare cali vertiginosi.

Attenzione ai Micro-Rimbalzi

Come spesso accade, anche nei ribassi più feroci si presentano brevi momenti di risalita. Di solito questi rally di breve durata attirano i cosiddetti “buy the dip” e i trader più aggressivi. Tuttavia, nessuno sa se siamo vicini al vero punto di minimo. Potrebbe esserci ancora spazio per ulteriori discese, soprattutto se la tensione commerciale non si risolve.

 

Q2 2025: Cosa Aspettarsi?

Passata la tempesta, ci si chiede se il secondo trimestre del 2025 possa riservare sorprese positive. In molti puntano su un allentamento delle politiche monetarie e su possibili risposte coordinate dei governi per arginare il rischio di recessione.

Storicamente, Q2 è un Buon Periodo per BTC

In passato, nel Q2 di diversi anni (2017, 2019, 2020), Bitcoin ha registrato incrementi notevoli, talvolta superiori al 100%. È un dato statistico, non una certezza: ogni ciclo di mercato fa storia a sé. Ma chi crede nella stagionalità vede in questo trimestre un’opportunità di recupero.

Liquidity Watch: Segnali di Inversione

  • Possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, se il crollo azionario dovesse trascinarsi e minacciare seriamente la stabilità economica.

  • Stimoli fiscali in arrivo: vari Paesi potrebbero decidere di intervenire, soprattutto se la guerra dei dazi si prolunga, cercando di proteggere il tessuto industriale.

Coinbase Report e Outlook Pre-Tariffe

Prima dell’annuncio shock delle nuove tariffe, un rapporto di Coinbase descriveva un clima mediamente rialzista, con la liquidità globale pronta a tornare sui mercati crypto. Oggi quello stesso report andrebbe aggiornato, visto che la guerra commerciale ha destabilizzato le proiezioni. Resta però un sentiment di fondo: se il mondo finanziario riprende a “stampare” liquidità, Bitcoin e le altcoin potrebbero beneficiare di un nuovo boom.

Regolamentazione: Un Barlume di Speranza?

In questo quadro altrimenti fosco, c’è chi vede un leggero raggio di sole venire dal fronte normativo.

SEC in Fase di Rinnovamento

Paul Atkins, considerato pro-crypto, pare in dirittura d’arrivo per guidare la SEC. L’agenzia, da sempre vista come “aggressiva” nei confronti delle cripto, potrebbe ammorbidirsi, stimolando l’innovazione anziché soffocarla con eccessiva burocrazia.

Stablecoin al Centro dell’Attenzione

Sono sul tavolo due proposte di legge, la Genius Act e la Stable Act, entrambe mirate a regolamentare le stablecoin. L’obiettivo sembra duplice: proteggere i consumatori e consentire al mercato di crescere senza strozzature inutili.

Narrativa Normativa in Evoluzione

Fino a poco tempo fa, il timore era che gli Stati Uniti e altri Paesi chiave potessero restringere il campo delle criptovalute in risposta a truffe o eccessi speculativi. Oggi, invece, si respira un cauto ottimismo: un compromesso ragionevole potrebbe favorire nuovi investimenti e dare maggiore sicurezza a chi si avvicina al settore.

 

Tweet della Settimana & Reazioni Social

Uno dei modi migliori per cogliere l’umore dei mercati è sbirciare su Twitter e canali social. Ecco alcuni temi emersi:

  • Ironia sul “fondo” del mercato: qualcuno suggerisce che il vero bottom si tocchi quando un noto streamer crypto si presenta in live con un sacco della spazzatura al posto dei vestiti. Un riferimento stravagante, ma chi conosce l’ambiente sa che gli influencer non si fanno troppi problemi a inscenare siparietti pur di segnalare l’eventuale fine di un crollo.

  • Sfogo contro le Tariffe: molti trader hanno pubblicato meme sul “Trade War Hype”, ironizzando su come chiunque, dai pinguini fino alle auto di lusso, venga colpito da questi dazi.

  • Hashtag #HODL: immancabile l’appello a resistere, ricordando che nel mondo crypto ogni grande ribasso è stato seguito da recuperi ancora più forti.

 

I Vincitori (Pochi) della Settimana

Tra crolli e volumi ridotti, alcuni progetti hanno mostrato segnali di tenuta (o almeno, perdite minori rispetto ad altri). Ecco qualche nome che ha fatto parlare di sé:

  1. Meme Coin: incredibile ma vero, coin dai nomi bizzarri possono generare hype inatteso (basta un tweet di una celebrità).

  2. Token Exchange: in genere quelli legati a piattaforme di trading, che beneficiano di picchi di volatilità.

  3. Cosmos (ATOM): nonostante la discesa, ha mostrato timidi segnali di reazione, forse legati a sviluppi tecnici o all’ecosistema in espansione.

  4. OKB: grazie alla vivacità di OKX, la criptovaluta interna ha retto meglio rispetto al resto del mercato.

  5. Eventuali micro-cap: a volte un pump in controtendenza finisce per spiccare in un mare di rosso, ma si tratta di eccezioni, spesso legate a community molto attive.

Upgrade di Ethereum (Pectra)

Merita una menzione a parte il prossimo aggiornamento di Ethereum, soprannominato Pectra, previsto per il 7 maggio. Alcuni trader sperano che possa riportare l’attenzione sulla seconda cripto per capitalizzazione, ma rimane l’incognita macro.

 

Conclusione: Siamo Tutti Nella Stessa Barca

Mai come ora, è evidente che l’intero ecosistema economico – e non solo crypto – vive momenti di forte incertezza. Stavolta, non è soltanto la blockchain community a tremare: le turbolenze vanno da Wall Street fino alle valute fiat tradizionali.

Un Barlume di Ottimismo

Se la storia ci insegna qualcosa, è che dopo ogni crollo può arrivare un rimbalzo: il Q2 2025, a detta di molti, potrebbe segnare una ripresa, soprattutto se le banche centrali decidessero di intervenire con tagli ai tassi o se si trovasse un compromesso sulle tariffe.

“Tenete duro, perché anche stavolta… ce la caveremo (forse).” Il mondo crypto ha dimostrato di sapersi rialzare più volte, ma la cautela e l’analisi restano fondamentali per chi vuole navigare in queste acque agitate.

Box Extra: Appunti Rapidi

  • 📆 Date da Tenere d’Occhio

    • 10 Aprile: pubblicazione dei dati CPI USA, che potrebbero incidere sulle politiche della Federal Reserve.

    • 7 Maggio: Upgrade Ethereum Pectra, potenziale momento di svolta per l’ecosistema ETH.

  • 📈 Coin da Tenere d’Occhio

    • Progetti che puntano a migliorare la privacy on-chain, layer 2 e stablecoin innovative legate a riserve trasparenti.

  • 🧠 Parola della Settimana: “Death Cross”

    • È il famoso incrocio tra due medie mobili (tipicamente 50 e 200 giorni): quando la più veloce attraversa al ribasso quella più lenta, gli analisti lo interpretano come un segnale di mercato orso. In alcuni casi, però, può essere un “falso allarme”.

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