Perchè hai bisogno di un funnel per il tuo e-commerce?
Il funnel è una delle parole più citate del marketing, soprattutto dai guru e-commerce, ma pochi in realtà riescono ad esplorare e soprattutto implementare effettivamente i funnel di vendita.
Ma perchè hai bisogno di un funnel per e-commerce?
Come già detto diverse volte in questo blog, la maggior parte del traffico sul tuo sito web andrà perso. Non tutti i visitatori del tuo store si trasformano in compratori. Così come non tutti quelli che aggiungono un prodotto al carrello finiscono per acquistare.
Il funnel è quell’insieme di step che accompagnano un utente dalla scoperta dei tuoi prodotti all’acquisto, fino alla fidelizzazione.
Tutti abbiamo un funnel. Anche se non ne hai strutturato uno, ci sono sempre degli step che i clienti compiono prima di convertire. Dunque, è bene che tu ti attrezzi per implementarlo al massimo e aumentare il tasso di conversione.
Tutti i funnel, a prescindere da come sono strutturati si basano un quattro fasi principali:
Magari c’è chi chiama queste quattro fasi diversamente. Ma il significato non cambia.
Se vuoi approfondire ognuna di esse, in questo post sui funnel di vendita, ne abbiamo parlato ampiamente.
Una volta che hai capito come funzionano queste quattro fasi, sarai in grado di creare autonomamente un funnel di vendita.
Tuttavia in questo post andremo a vedere come strutturare due funnel per e-commerce.
Uno in cui il traffico principale proviene da inserzioni a pagamento.
Il secondo funnel per e-commerce invece è strutturato per i visitatori organici, ovvero quelli provenienti dai tuoi post su Instagram, Facebook e le altre piattaforme che utilizzi.
Alla fine di questo post potrai semplicemente copiare uno di questi due funnel per e-commerce e iniziare da subito ad aumentare le vendite.
Innanzitutto, un sito Web può convertire in più modi. Non importa quanti prodotti vendi, i tuoi clienti possono variare molto.
Vengono da te per diversi motivi e non rispondono alla persuasione allo stesso modo. I visitatori dovrebbero essere portati al risultato desiderato nel modo che più si addice alle loro motivazioni.
È per questo che un solo funnel di vendita non è abbastanza per un e-commerce. E in base ai dati del tuo store, dovrai crearne diversi.
Sebbene ci siano molte opzioni per aggiungere passaggi e complessità, esamineremo 2 esempi di funnel per e-commerce adatti a quasi tutti i negozi online.
La struttura del funnel sarà questa:
Inserzione Facebook -> Landing page specifica per pubblicità su Facebook -> Prodotto aggiunto al carrello -> (Completamento ordine) / Abbandona carrello -> Remarketing Facebook -> Landing page con promozione -> Completamento ordine.
Questo non fa parte del funnel e-commerce, ma supponiamo che le inserzioni Facebook che lanci abbiano un target mirato.
La percentuale di clic (CTR) è l’indicatore principale della capacità delle tue inserzioni di attirare l’attenzione e della scelta del target giusto.
Ogni annuncio deve avere una pagina di destinazione coerente con il messaggio che gli utenti percepiscono nell’inserzione.
Dovrebbe alimentare la loro curiosità, non gettarli in un enorme catalogo di prodotti senza indizi su dove trovare ciò che ha attirato la loro attenzione in primo luogo.
Se quando gli utenti cliccano l’inserzione di una maglietta specifica sbarcano in un catalogo che mostra trecento magliette diverse, probabilmente abbandoneranno il tuo sito web.
Il tuo obiettivo principale qui è convincerli a compiere l’azione richiesta: visualizzare i tuoi prodotti, aggiungerli al carrello e magari acquistare.
Analizza il tempo trascorso sulla pagina. Anche se potrebbe essere molto diverso per vari prodotti e design di pagine, ti dirà quanto tempo ha bisogno un utente per passare allo step successivo.
Questi due passaggi sono fondamentali per qualsiasi funnel per e-commerce ed è per questo che guardiamo cosa succede se non vengono completati.
In uno scenario ideale, otterrai un tasso di conversione del 100%. E dunque il funnel di vendita terminerebbe qui.
In realtà, l’abbandono del carrello è circa del 70%. Ovvero, per ogni 100 utenti che aggiungono il tuo prodotto al carrello, solo 30 acquisteranno.
È per questo motivo che il funnel per e-commerce deve continuare con una strategia per recuperare i carrelli abbandonati.
Come ben saprai, Facebook ti permette di targetizzare tutti gli utenti che hanno aggiunto i tuoi prodotti al carrello ma non hanno convertito. Ma anche di targetizzare coloro che sono arrivato fino alla fase di pagamento, hanno inserito i loro dati, ma non hanno acquistato.
Per questo che l’ultimo step del tuo funnel sarà proprio una campagna Facebook volta a re-targettizzare tutti gli utenti che hanno abbandonato l’acquisto nella fase finale.
Le campagne di retargeting su Facebook sono quelle che ti porteranno maggiori conversioni e dunque entrate economiche. Ed è per questo che sono quelle con il ROI più alto.
Hai già l’attenzione dei tuoi utenti. E loro hanno già espresso desiderio nel tuo prodotto quando lo hanno aggiunto al carrello. Hanno semplicemente bisogno di un’ultima spinta per per prendere azione. Ovvero, acquistare.
Per far compiere l’ultimo passo ai tuoi utenti dovresti aver bisogno di offrirgli uno sconto, un’offerta speciale o la spedizione gratuita. Ed è per questo che dovresti creare una landing page specifica, in cui evidenzi lo sconto e magari inserisci un timer che indica che la promozione è a tempo limitato. Questo aggiungerà un elemento di urgenza alla tua landing page facendo aumentare le conversioni.
Questo funnel è indirizzato a convertire gli utenti organici, ovvero quelli che ti seguono sui social media. Ed è strutturato così:
Presenza sui social media -> Interazione con i contenuti pubblicati che promuovono i tuoi prodotti -> Nessuna azione di acquisto -> Remarketing sui social media -> Landing page specifica -> Ordine
Come parte della tua attività sui social media, potresti avere contenuti mirati alla promozione dei tuoi prodotti.
Soprattutto durante le vacanze, le guide all’acquisto sono un formato che converte molto bene perché aiutano le persone già in modalità di acquisto.
Se il post che hai pubblicato ha funzionato, la tua audience sarà invogliata a cliccare sulla pagina che hai linkato, sia tramite un post su Facebook che tramite una storia su Instagram.
In questa fase, ricevere click ed interazioni a quel post è già un ottimo punto. Generare traffico gratuito non è facile, dunque, se ci riesci vuol dire che stai facendo già un ottimo lavoro.
Tuttavia, la maggior parte di questi click non si trasformerà in acquisti. Dopotutto, come abbiamo visto nel funnel per e-commerce precedente, solo una piccola percentuale converte al primo colpo.
Ed è per questo che si passa alla fase di remarketing.
Se i visitatori non convertono, è necessario seguire lo stesso canale social. La cosa buona è che le persone hanno già visto i tuoi prodotti, quindi il testo dell’annuncio può richiamare il contatto che ci è già stato tra l’audience e il tuo brand.
Non dimenticare che hai bisogno di landing page dedicate per i tuoi annunci che mantengano lo stesso focus e guidano il visitatore verso un’azione molto specifica. Qui è dove finalmente ricevi il tuo ordine e il tasso di conversione.
In questo particolare funnel di e-commerce, ti consigliamo una pagina di prodotto che non distragga, che evidenzia ciò che il visitatore ha già visto. Non è necessario lanciare loro nuove informazioni.
Hanno già interagito con i tuoi post su facebook e Instagram e hanno bisogno solo di un peso che faccia pendere la bilancia verso l’acquisto.
Questo peso potrebbe essere uno sconto, o qualsiasi altro incentivo.
Dove hai costruito il tuo store?
Probabilmente hai utilizzato Shopify, che è la piattaforma e-commerce migliore sul mercato. E la più popolare.
Tuttavia, come hai visto, se vuoi avere un tasso di conversione alto, è necessario creare delle landing page specifiche per un prodotto. Soprattutto se lanci delle campagne a pagamento, in modo da far sbarcare l’utente su una pagina senza distrazioni e che accompagni l’utente all’acquisto.
A questo scopo, una pagina prodotto Shopify potrebbe non essere perfetta.
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