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La storia di successo del fondatore di Zoom

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La storia di successo del fondatore di Zoom

Oggi la nostra redazione ti presenta la storia di Eric Yuan, il fondatore di Zoom, la piattaforma di videoconferenze diventata famosa durante i mesi del lockdown che abbiamo appena passato.

Infatti l'emergenza sanitaria e l'impossibilità di lavorare a stretto contatto con gli altri, ha obbligato le persone a familiarizzate velocemente con questi strumenti di comunicazione.

Ed è proprio in questo contesto che la creatura di Eric Yuan ha costruito la propria posizione vincente di mercato.

Zoom: un successo inaspettato…

Certamente la piattaforma di video comunicazione inventata da Yuan era già in forte ascesa prima del COVID-19.

Del resto Zoom è molto gettonata anche tra i networker e i professionisti che svolgono le proprie presentazioni direttamente online.

Anche in Italia ha raggiunto un discreto successo.

E non sono mancate neppure le polemiche…

Infatti, proprio in questi giorni sui social si è parlato molto dei problemi legati alla sicurezza e alla privacy degli utenti che utilizzano la piattaforma.

Gli inizi di Eric Yuan

Eric Yuan nasce nella Cina orientale, esattamente nella provincia dello Shandong.

Sin da piccolo è molto avvezzo ad utilizzare la tecnologia per fare i suoi primi esperimenti.

Ad esempio in quarta elementare si cimenta a raccogliere scarti di costruzione per rivendere il rame contenuto al loro interno.

Ma le cose non vanno esattamente per il verso giusto… visto che i suoi genitori sono costretti a chiamare anche i pompieri!

La famiglia di Yuan è perplessa nel vedere il loro bambino intento a immaginare soluzioni innovative per il futuro.

A 22 anni si sposa mentre è alle prese con la specializzazione alla Shandong University of Science & Technology.

Terminato il master Eric inizia il suo cammino imprenditoriale fondando una piccola startup di software a Pechino.

Eric Yuan (zoom)

L'idea di fondare Zoom già ai tempi dell'università…

Durante un'intervista del 2017 pubblicata su medium.com Eric racconta al giornalista questo singolare aneddoto:

“Ho immaginato per la prima volta Zoom quando ero una matricola universitaria in Cina e dovevo fare un viaggio di dieci ore in treno per vedere la mia ragazza.

Detestavo quei viaggi e immaginavo altri modi in cui avrei potuto parlare con lei senza essere per forza costretto a quel genere di spostamenti.”

Il visto d'ingresso per gli Stati Uniti

Eric Yuan è intenzionato a trasferirsi negli Stati Uniti, per iniziare a frequentare la Silicon Valley.

Infatti è proprio in quel luogo che nascono e vengono sviluppate le idee migliori che cambiano il futuro del mondo.

Ma ottenere un visto d'ingresso per gli States non è cosa da poco.

A questo proposito Eric subisce ben otto rifiuti consecutivi nel giro di due anni.

Ma non demorde… e la volta buona per lui arriva al nono tentativo consecutivo.

A quel punto, raggiunto il suo obiettivo, inizia a collaborare come ingegnere presso WebEx.

La compagnia si occupa di realizzare e commercializzare un sistema che permette di effettuare riunioni online.

A questo punto accade un fatto inaspettato.

Cisco acquisisce la società WebEx.

E' il 2007.

Eric Yuan guida un team di ingegneri.

Si tratta di un lavoro ben remunerato e di grande prestigio.

Nonostante questo Eric non è soddisfatto.

Zoom logo

Zoom nasce per migliorare i difetti di Cisco/WebEx

Il servizio di conferenze online offerto da Cisco/WebEx non si dimostra all'altezza delle tante aspettative.

Infatti esiste un problema concreto che rallenta il programma ogni volta che l'utente lo lancia sul proprio dispositivo.

Inoltre mancano delle parti importanti, come la condivisione dello schermo per dispositivi mobili.

Nel 2011 Eric Yuan lascia Cisco e fonda Zoom.

I primi due anni non sono particolarmente positivi, poi tutto inizia a girare per il verso giusto.

La grande resilienza di Eric e la quotazione al Nasdaq nel 2019

Negli anni Eric Yuan ha dato prova di una grande resilienza nel portare al successo la piattaforma Zoom.

Nel marzo del 2019 arriva anche la quotazione al Nasdaq.

E durante il periodo di quarantena nei primi mesi del 2020 è giunta l’esplosione di popolarità con il conseguente aumento dei fatturati aziendali.

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