Dato che spesso e volentieri molti blogger riportano false informazioni, ecco i due “articoli più significativi”:
(AGENPARL) – Roma, 10 mar – Sanzioni per complessivi 500mila euro a carico delle società Vemma Italia (100mila), Asea Italy (150mila) e Organo Gold Europe (250mila) per pratiche commerciali scorrette che hanno interessato decine di migliaia di consumatori nel settore delle vendite multilivello illecite di bevande. Le ha decise l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al termine di tre distinti procedimenti istruttori, condotti in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. Secondo l’Antitrust ai consumatori viene proposto l’acquisto di prodotti attraverso meccanismi finalizzati in realtà al reclutamento di altri venditori ai quali viene richiesto un contributo iniziale o la sottoscrizione di un programma di acquisti personali. Il sistema prevede in sostanza il coinvolgimento e la partecipazione di consumatori in uno schema di acquisto e vendita dei prodotti: chi aderisce è incentivato, al momento dell’ingresso nel sistema, a coinvolgere un numero sempre crescente di altri consumatori/venditori. Si tratta di un meccanismo distributivo considerato scorretto dal Codice del consumo per il quale il consumatore non può fornire un contributo in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema anziché dalla vendita o dal consumo dei prodotti. La posizione di Asea Italy e di Organo Gold Europe risulta ulteriormente aggravata dalla circostanza che le due società hanno attribuito ai loro prodotti capacità curative che non risultano adeguatamente dimostrate e certificate. Di seguito le pratiche attuate da Vemma Italia, Asea Italy e Organo Gold Europe sanzionate dall’Autorità:
1) avvio di un sistema di promozione a carattere piramidale nel quale il consumatore paga un contributo ‘d’ingresso’ (anche nella forma di autoconsumo) in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema anziché dalla vendita dei prodotti teoricamente commercializzati: infatti, il fatturato di ciascun professionista derivava principalmente dai meccanismi di ingresso o di autoconsumo e non dalla vendita dei prodotti.
2) ingannevole e mancata informazione completa sulle possibilità di guadagno, che appaiono totalmente irrealistiche e funzionali a ingannare i consumatori per farli aderire allo schema: la stragrande maggioranza di incaricati non ha generato e ricevuto corrispettivi o di importo del tutto trascurabile;
3) limitatamente ai procedimenti a carico di Asea Italy e di Organo Gold Europe, diffusione di affermazioni ingannevoli sulle capacità curative dei prodotti non dimostrate attraverso idonea certificazione. Infatti la società Asea sostiene che la composizione della miscela commercializzata sarebbe perfettamente equilibrata e in grado di rinforzare il sistema immunitario, favorire il processo di guarigione e limitare l’effetto dannoso dei radicali liberi. Organo Gold Europe invece sostiene che la bevanda a base di fungo ganoderma avrebbe proprietà tali da renderla efficace nella profilassi di malattie nervose, vascolari e tumorali, senza effetti collaterali.
Roma, 10 mar. (TMNews) – Sanzioni per complessivi 500mila euro a carico delle società Vemma Italia (100mila), Asea Italy (150mila) e Organo Golden Europe (250mila) per pratiche commerciali scorrette che hanno interessato decine di migliaia di consumatori nel settore delle vendite multilivello illecite di bevande. Le ha decise l’Antitrust, al termine di tre distinti procedimenti istruttori, condotti in collaborazione con la Guardia di Finanza.
Secondo l’Antitrust ai consumatori viene proposto l’acquisto di prodotti attraverso meccanismi finalizzati in realtà al reclutamento di altri venditori ai quali viene richiesto un contributo iniziale o la sottoscrizione di un programma di acquisti personali. Il sistema prevede in sostanza il coinvolgimento e la partecipazione di consumatori in uno schema di acquisto e vendita dei prodotti: chi aderisce è incentivato, al momento dell’ingresso nel sistema, a coinvolgere un numero sempre crescente di altri consumatori/venditori. Si tratta di un meccanismo distributivo considerato scorretto dal Codice del consumo per il quale il consumatore non può fornire un contributo in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall’entrata di altri consumatori nel sistema anziché dalla vendita o dal consumo dei prodotti
Fonte: La Stampa
Dopo aver riportato i due “articoli”, presi da fonti piuttosto autorevoli, abbiamo deciso di commentare la situazione. Su Facebook sempre più persone, soprattutto networker novelli, pubblicano gli articoli che circolano scrivendo frasi del tipo: “la mia azienda è la migliore, la vostra prende le multe”, oppure “l’ho sempre detto che sono tutte cazz***, meglio quest’azienda…”. Insomma, il discorso, che purtroppo queste persone non capiscono, è che la situazione è molto più ampia.
Ad un’azienda come Organo Gold, oppure ad una come Vemma, entrambe aziende che fatturano centinaia di milioni di $ l’anno, non nuocerà tanto la multa, quanto il calo d’immagine in Italia dovuto a questa “sentenza”, ma la cosa che molti non capiscono, è che si tratta dell’ennesimo attacco all’industria del network in Italia, e non un attacco ai singoli.
Non importa che la tua azienda non sia nessuna delle tre prima citate, perché tanto, queste “cose”, vanno a danneggiare tutti i network esistenti e soprattutto presenti in Italia.
Ma cerchiamo di dare un commento oggettivo della situazione. Intanto se leggi quest’articolo sperando che daremo contro a queste aziende o ai loro distributori, ti consigliamo di chiudere la pagina;)
Ma continuiamo, nella sentenza si accusano Organo Gold e Asea di parlare dei propri prodotti come fossero “miracolosi”, insomma, lo stesso problema che ebbe Xango Italia qualche tempo fa. Il problema, anzi, il discorso qual’è? Ogni distributore, a prescindere dall’azienda, dal momento in cui firma/sigla/checka il “contratto” da distributore iscrivendosi nel network, automaticamente diventa “independent distributor”. Questo significa che se un network ha 4 milioni di iscritti in Europa, e si trovato con 100.000 distributori in Italia, ha 100.000 distributori indipendenti in Italia.
Indipendenti significa che NON DIPENDONO dall’azienda per cui, a meno che non sia l’azienda a dire che il prodotto è miracoloso attraverso i propri canali ufficiali (quali pagina fb, sito, blog etc), i responsabili sono gli stessi affiliati. L’altro problema è che un network di successo conta decine se non centinaia di migliaia di affiliati, il che rende sicuramente impossibile controllare quello che dicono tutti. Quindi cosa succede? Succede che arriva un furbo che per vendere di più dice che questo prodotto è magico, e appena inizia a duplicarsi crea un’organizzazione di persone che dicono che tale prodotto “mette le ali”.
Insomma, la colpa è dei distributori, non delle aziende per quanto riguarda questo punto. Ora passiamo ad un’altro discorso, il “reclutamento”. Questa è una tematica molto delicata. Il reclutamento in Italia è illegale, per cui se il tuo business è un qualcosa tipo “Unetenet etc.” mi dispiace ma stai promuovendo un’attività illegale, anche se bisogna ammettere che ti trovi in una situazione fortunata in quanto l’Unetenet di turno non aprirà mai sede in Italia per cui difficilmente questa (queste) si prenderanno multe dall’antitrust italiano.
Detto questo, il reclutamento è così fatto, “il mio guadagno proviene dal fatto che tu ti iscriva”. Essendo una tematica molto delicata ipotizziamo vari scenari. Prima di tutto, in tutte le aziende di network rispettabili, una persona può iscriversi anche solo con il codice pagando una tassa europea che rende il costo di questa opzione variabile tra i €25 e gli €80. Quest’opzione da diritto ad un piccolo kit illustrativo e ad un campionario (lo sponsor NON riceve alcuna commissione da questa opzione). Dopo, arriva la possibilità di prendere dei Kit di partenza. Questi kit possono avere qualsiasi prezzo, costosi o regalati che siano, non è questa la tematica.
Il problema secondo gli articoli è che si viene pagati per reclutare, o meglio, si viene pagati per la vendita di questi pacchetti (pacchetti ovviamente contenenti prodotti di vario tipo). Ci rendiamo conto? “Vendo un pacchetto e vengo pagato?”
Effettivamente sembra una circostanza assurda venir pagati per vendere qualcosa;) anche l’Esselunga allora è illegale dato che guadagna su quello che vende, o sbaglio?
Quindi, i famosi fast start bonus che hanno tutte le aziende cosa rappresentano? Sono una % sulla vendita di un assortimento di prodotti.
Poi cosa succede? Ovviamente si parla delle entrate ai vari livelli. Prendiamo in esempio il caso Organo Gold. Ci sono tre pacchetti, se prendo quello che costa di più ho immediatamente la possibilità di guadagnare percentuali più alte.
Ok perfetto, allora investo di più oggi comprando qualche pacchetto in più e poi lo regalo agli amici!
Il problema di fondo è che in quest’affermazione di parla di “investimento”. Se acquisto un pacchetto con più prodotti e dico ad altri di fare la stessa cosa incoraggiandoli ad “investire” la cosa non va bene. Non va bene perché in Italia, come in molti altri paesi nel mondo, per poter suggerire degli “investimenti” bisogna avere determinati tesserini. Ma anche qua, da dove esce questa parolina? Siamo piuttosto sicuri nell’affermare che non è una parolina incoraggiata dall’azienda ma piuttosto da distributori poco attenti alle regole.
Ma tornando a noi, il problema è che più soldi “metti”, più guadagni. Ok, torniamo un’attimo indietro. Qual’è l’obiettivo di ogni azienda esistente al mondo? Regalare soldi o vendere? Personalmente credo la seconda opzione;) E le aziende di Network Marketing, che tu ci creda o no, hanno lo stesso identico obiettivo. Per cui mi sembra normale che ti dica
più compri più ti ripago su quello che vendi (eh si, creare tanti consumatori nella propria rete alla fine della favola è vendere).
Quindi, se incentivare i propri clienti a comprare ed a rivendere è illegale, dovrebbe esserlo anche aprire un supermercato come Esselunga, in cui i fornitori fanno sconti su grossi quantitativi adoperando delle economie di scala in grado di aumentare così i guadagni per unità venduta (e si, se Esselunga paga 1.000 shampi 500€, 10.000 li pagherà 4.000€ ma a noi li venderà sempre allo stesso prezzo;)).
In seguito si parla di “coinvolgere altra gente”. Ora, la cosa incredibile è che il Network Marketing/MLM è legale in Italia. Ma secondo loro come puoi creare una “rete” senza coinvolgere altre persone? E’ un po’ come organizzare un campionato di calcio con una sola squadra perché non se ne possono “invitare altre”. Insomma, assurdo. E la cosa più incredibile è che analizzando i piani compensi delle tre aziende citate sopra, si guadagna di più da 1.000 persone che comprano 500€ di prodotti a testa che da 100.000 che comprano 1€ di prodotto. Per cui importano i volumi di vendita, non il numero di iscritti nel team (cosa altrimenti ILLEGALE).
Insomma, come ormai hai capito potremmo continuare a lungo a parlare di questa situazione. Il consiglio, se sei un networker, è quello di ignorare una stup*** sentenza di uno “stup***” paese. Se stavi cercando informazioni sul network e ti sei imbattuto/a su queste tematiche ignorale, non rappresentano la quotidianità e sono l’ennesimo abuso di potere di un organo che non sa più dove sbattere la testa. Se ti trovi invece in qualche network “ponzi” e speravi di poter usare questo articolo contro chi invece fa network marketing reali, beh, sei comunque fortunato/a dato che la sede di quel tipo di aziende si trova sempre in paesi difficilmente raggiungibili da “multe”;)
Per concludere, se sei in Organo Gold, Asea o Vemma, KEEP ROCKING come direbbero gli americani! State andando alla grande e questo è semplicemente un masso da schivare lungo la vostra strada!
Ah, e ricorda sempre che tutte le BIG di tanto in tanto vengono multate: Microsoft;)
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benissimo sono daccordisssimo ma non condivido gli imbecilli sono sempre dietro l'angolo
La cosa più divertente è che quando un'azienda come la Apple, la Microsoft o la Vodafone vengono multate in Italia nessuno dice nulla, mentre quando si tratta di un'azienda di Network Marketing diventa un movimento di massa che colpisce TUTTE le aziende di network.
I networker seri questo lo capiscono e continuano a fare la loro attività, mentre i furbi di altre aziende apparentemente non colpite tentano di sfruttare la notizia a proprio vantaggio.
A chi fa Network o vuole capire meglio come funziona questa fantastica opportunità consiglio di ignorare certe notizie e leggere "la presentazione 45 secondi" di Don Failla.
Complimenti! Bellissimo articolo!
E' normale, si passa tutti da li, solo che poi ci si deve mettere in regola
Di fatto, purtroppo o meno, per legge questo tipo di "mercato" è illegale ... quindi giustamente multato.
Mauro Baldi probabilmente ti riferisci al marketing piramidale o catene di sant'antonio che sono illegali e ovviamente puniti per legge; inoltre si tratta di sistemi che muoiono sul nascere perchè si guadagna sul solo reclutamento. Il Network Marketing è regolamentato anche in Italia dagli anni 90 attraverso la legge 173/2005 sulla vendita diretta che prevede guadagni sulle tue vendite personali e del tuo team di collaboratori.
Davide Della Discendenza Esposito, si ma è da vedere in senso più ampio. OG non è in Italia ma è situata in Olanda o belgio, se non erro, percui si riferisce alle leggi di quello stato o europee. Per appellarti alla giurisdizione italiana, devi essere presente sul territorio.
Essendo l'Italia il terzo paese al mondo come fatturato è certo che aprirà molto presto la sede in Italia. Fa già parte del programma.
E troppo facile sparare a zero, quando il tutto gira attorno alle multinazionali farmaceutiche e chimiche. Sono tutte gestite dai Bilberderg, che vogliono rompere sempre il gioco ce funziona veramente..
prova ad iscriverti a monavie solo con il fee d'ingresso.....vogliono un pacco da almeno 100pv e l'autoship ogni 28 giorni per essere attivo.Le commisioni ti vengono pagate se metti altre persone sotto di te sempre attive con autoship.Le commisioni non vengono pagate dalla vendita visto che non hanno ancora regolarizzato la loro posizione con la legge 173/2005 per la vendita a domicilio
Esatto. È inutile vantarsi di un piano compensi più remunerativo se poi in Italia non è legale. Così come è stupido pensare che una azienda non sia seria perché ha preso una multa. Anche se è ancora più stupido riportare le notizie sulla multa per farsi pubblicità alla propria ......