Pietro Paciello Intervista: Trader Indipendente ed Autore del Libro Trading Plan

4 chiacchiere con Pietro Paciello

Grazie alla sua esperienza pluriennale e piena di successi, alla sua strategia Paciello Divergence Trading ed al suo libro Trading Plan, è tra i trader indipendenti più riconosciuti del panorama italiano. Oggi Pietro Paciello racconta a Business da casa la sua storia.

Dove sei basato?

Io vivo a Lugano”.

Descriviti con 5 aggettivi

Appassionato, determinato, entusiasta, emotivo… e coinvolgente.

Oggi Pietro Paciello è un trader di riferimento nel panorama nazionale grazie ai suoi innumerevoli successi… Ci racconti la tua storia?

Io ho iniziato a lavorare nel mondo del trading online e nel mondo dell’industria finanziaria più di 33 anni fa… Ho un’esperienza davvero pluriennale.

Ovviamente, come ho anche descritto nel mio libro Trading Plan, come tutte le persone alle prime armi, i miei inizi non sono stati particolarmente brillanti e semplici. Ho investito i primi anni della mia attività nella ricerca e nello studio… anche in qualche insuccesso.

Però, mi reputo una persona molto determinata. Ci ho creduto davvero e sono riuscito a farla diventare poi la mia professione principale, se non unica.

Negli ultimi 10-15 anni, sono riuscito a creare la mia strategia di trading, la Paciello Divergence Trading, che ho anche descritto nel mio libro, attraverso la quale ho trovato la quadra.

Sinceramente oggi posso dichiarare di aver raggiunto assolutamente il successo nel mio settore e la stabilità”.

Qual è stato il momento in cui hai capito che il trading potesse diventare la tua professione?

Beh, io ho iniziato un po’ come tutte quelle persone che lavorano in questo settore, approcciando prima il mercato assicurativo. Ero un agente di assicurazioni, un giovanissimo agente di assicurazioni che vendeva polizze vita.

In seguito, grazie anche alla carriera di mio padre nel settore bancario, iniziai a sposare i mercati finanziari in generale. Per far contento lui, feci un esame di tecnica bancaria all’università di Bologna, dove mi sono laureato in Economia.

All’esame di Tecnica bancaria presi il mio primo 30 e lode… e lì nacque la mia idea/passione.

Una passione che poi è stata elaborata a lungo, con grande attenzione e puntiglio per poi diventare un mestiere. Oggi è diventata una grande gratificazione.

A dire la verità, pur studiando Economia non ho mai preso in considerazione la libera professione del commercialista… Non mi ci vedevo in mezzo alle carte.

Ho sempre guardato la mia carriera universitaria come uno sbocco nel settore finanziario, non necessariamente quello degli investimenti quale poi è stato.

Tra l’altro, erano gli anni d’oro dei mercati finanziari e della borsa italiana e non c’era una grande cultura a riguardo.

Una delle caratteristiche che ho sempre avuto è stata quella di cercare di migliorarmi guardando avanti. Cerco sempre di guardare un po’ più avanti degli altri.

Ho iniziato davvero prima di tutti a comprare libri americani, scritti in inglese (me li traducevo da solo).

Ricordo il mio viaggio di nozze negli USA. Comprai una valigia enorme. Andai a Wall Street in una libreria specializzata e riempii la mia valigia di testi.

Ovviamente, oltre alla passione, c’è la concretezza che mi riconosco e che credo che sia necessaria per tutti. Da lì, infatti, arrivó gradualmente il successo”.

Nel corso della tua ascesa al successo, ti sei mai imbattuto in qualche fallimento da cui, però, hai imparato qualcosa?

Credo che chiunque annoveri nel suo storico anche qualche brutta esperienza. Nel mio caso non parlerei di brutte esperienze specifiche, quanto di non aver realizzato degli obiettivi che mi ero prefisso.

Partiamo tutti con grande entusiasmo, crediamo che basti leggere un libro e frequentare un corso per trovare la strada giusta… la pietra filosofale. Beh, lo pensavo anche io onestamente quando ero un giovane rampante.

I primi anni non sono stati densi di grandi soddisfazioni. Però ho insistito, ci ho creduto tanto… Sono riuscito a correggere i miei errori.

Ma soprattutto, io credo di aver fatto un passaggio fondamentale.

Un giorno decisi che dovevo trovare il mio modo di leggere i mercati, il mio modo di interpretarli. In questo, mi ha aiutato la determinazione.

Da allora in poi, io faccio quotidianamente e ripetitivamente sempre le stesse cose. Non ascolto gli altri, ascolto me stesso. Mi sono costruito il mio abito su misura. Non è detto che sia il più bello, però è quello con cui io riesco a vivere bene, a realizzare i miei obiettivi. Per me è l’abito giusto e tendo a non muovermi da questa safe zone che sono riuscito a crearmi.

Io sono in equilibrio sia professionale che, chiaramente, personale. Ed in questa zona di equilibrio voglio rimanerci”.

Oggi, per aiutare le persone, faccio analisi tecniche ricorrenti mensili dove chiunque può partecipare gratuitamente e non ripetere gli errori che ho fatto io, ci si registra su questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin.

In cosa consiste la giornata tipo di Pietro Paciello?

Beh, la mia giornata tipo è abbastanza standardizzata.

Sono un appassionato folle dei mercati, quindi la cosa più bella è che a me il mio lavoro non pesa. Io adoro fare quello che faccio. Ed in questo mi ritengo un privilegiato. Anche quando le cose non andavano bene, la mia passione era una componente fondamentale e che mi dava tantissima energia.

Credo di essere una persona che produce adrenalina in maniera naturale per quanto riguarda il lavoro che faccio.

Quindi, dal punto di vista pratico, la mia giornata tipo è sempre riconducibile ai mercati finanziari.

Mi sveglio e con il mio iPad vedo subito cosa ha fatto Tokyo, le borse del mercato asiatico, per avere un indirizzamento potenziale su quello che succederà in Europa. Dopo questo primo screening, inizio ad impostare la mia giornata.

Quindi, inizio la mia giornata in modo molto calmo e tranquillo… Il valore più grande che mi sono regalato nella mia carriera è il tempo. Solo quando mi sento di aver raggiunto questa soddisfazione e gratificazione di piccole cose personali, non tangibili economicamente ma emotivamente sí, allora mi sento pronto per approcciare i mercati.

Nel mio ufficio guardo i grafici sui miei monitor, faccio le mie considerazioni e mi preparo a cercare delle opportunità sul mercato.

In generale, sono molto ripetitivo nelle cose che faccio, anche nei piaceri della vita”.

Quali sono i mercati a cui fai riferimento prima di intraprendere qualsiasi azione sul mercato italiano?

Quando ho iniziato a lavorare sui mercati, più di 30 anni fa, c’era un solo riferimento: Wall Street. In passato era l’area economica più importante. Quello che faceva Wall Street, come chiudeva Wall Street alle 10.30 di sera diventava poi la partenza del giorno dopo in Europa.

In seguito, l’area Asia è diventata preponderante nel mondo. Nella mia esperienza ho imparato a monitorare anche cosa succede lì.

Ovviamente la chiusura di Wall Street mi da un imprimatur importante. Però, mentre in passato questo bastava, oggi lo vado a confermare con quello che vedo essere successo la notte in Asia e sull’area australiana, che è anche un’economia particolarmente interessante.

Se queste due aree geografiche aggiuntive confermano quella che è stata la chiusura di Wall Street, allora mi aspetto che anche Piazza Affari, e quindi Milano, continui sulla stessa ondata logica.

In questo modo è molto più semplice realizzare delle performance. Quando i mercati sono coerenti e ben correlati fra di loro, sicuramente è molto più semplice realizzare dei profitti”.

Oltre ad essere un trader a tempo pieno, hai anche altre fonti di ingresso?

Io spendo 8-10 ore al giorno a guardare e studiare i grafici e a fare operazioni. Sono attivamente impegnato in decine e decine, se non a volte centinaia, di operazioni al giorno.

Ovviamente ho poi trasformato questo tipo di esperienza nella mia attività professionale, anche perché mi è stata riconosciuta attraverso testate specializzate, interviste… il libro soprattutto, che è stato un grandioso successo.

Col tempo molte persone hanno iniziato a chiedermi di insegnargli come approccio i mercati. Si è aggiunta anche un’area di business rivolta all’investimento a titolo personale, un’altra alla reportistica finanziaria, quindi segnalazioni operative, report sui mercati, interviste e molto altro che vanno ad aumentare il mio budget mensile. Offro anche un webinar gratuito settimanale, dove do strategie e faccio analisi tecniche. Chiunque può partecipare gratuitamente, ci si registra su questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin.

Però, è giusto ricordarlo, la componente trading è sicuramente la più importante, sia in termini di tempo e di energie spese che anche di ritorni economici”.

Quali sono gli strumenti e le fonti di cui si serve Pietro Paciello per il suo business?

Ovviamente faccio molto uso delle piattaforme fornite dalle nostre banche o brokers. Quindi le piattaforme di libero accesso e gratuite.

Inoltre, avendo un profilo professionale, molte volte ho bisogno di una visione un po’ più approfondita. Per questo ho comprato degli abbonamenti mensili a delle piattaforme specialistiche. Probabilmente ad un investitore di base non servirebbero, però, per sviluppare della reportistica e delle analisi più di qualità, ne ho bisogno”.

Il tuo libro Trading Plan è a tutti gli effetti il tuo biglietto da visita. Ce ne parli?

Beh, innanzitutto è un libro dedicato al trading, quindi non ci si può attendere una diffusione tipo romanzo. Però, il fatto che lo abbiano già letto più di 4.000 persone in Italia è molto significativo.

Il libro è per me il miglior modo per entrare in contatto con le persone. Si vede chi sono.

Le prime 10-15 pagine le ho dedicate a descrivere me stesso, prima della mia tecnica. Ci tengo sempre a stabilire un feeling emotivo con le persone. Il libro mi scopre in modo molto approfondito…

Parlo anche dei miei insuccessi iniziali come punto di partenza verso il successo. Sono sempre molto chiaro, anche se non è sempre così facile.

Oggi infatti, oltre ad insegnare cosa è giusto fare, so individuare in qualunque tipo di investitore le sue lacune e correggerle. Ecco perché mi reputano un buon coach. Riesco subito a trovare i loro punti di debolezza, a correggerli.

In fin dei conti, il trading è una partita doppia. Non necessariamente si guadagna di più facendo più operazioni positive. Si guadagna di più facendo le stesse operazioni positive che si facevano fino a ieri, ma eliminando alcune negative, correggendo degli errori.

Per aiutare le persone, faccio analisi tecniche ricorrenti mensili dove chiunque può partecipare gratuitamente e non ripetere gli errori che ho fatto io, ci si registra su questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin“.

Se potessi tornare indietro nel tempo, che consiglio daresti a Pietro Paciello che sta per iniziare?

Il mio consiglio è un po’ un conflitto di interessi ma credo che le persone ormai abbiano imparato ad apprezzarmi come sono, sono molto diretto.

Io ho fatto un errore madornale nella mia vita. Piuttosto che investire nella formazione, ho investito su me stesso. Ho avuto la presunzione di non aver bisogno degli altri e di sviluppare il mio percorso di crescita e di apprendimento da solo.

Ho speso tantissimo. Sono entrato in una confusione totale: ho iniziato a sposare troppe teorie e troppe logiche e non ne ho tratto dei benefici.

Il giorno in cui mi sono fermato, il giorno in cui ho iniziato a puntare su un’unica strategia ed approccio, quindi su mentors e coach… quello è stato il momento in cui sono cresciuto.

Io seguo tantissime persone e riconosco che ci sono sempre 3 tipi di percorsi.

Il primo è quello sbagliato, di persone che purtroppo perdono soldi sul mercato e poi decidono di affidarsi ad una persona per capire perché perdono. Va bene, ma sarebbe stato meglio non perdere prima.

Poi ci sono le persone più smart. Vedono nei mercati delle opportunità, capiscono che non può essere facile ed invece di iniziare a provare, col rischio di perdere dei soldi, decidono di formarsi e dopo andare sui mercati con denaro reale.

Poi ci sono anche quelle persone che decidono di non affidarsi ad altri e di fare tutto da soli. E per quella che è la mia esperienza, una buona percentuale di questi fa parte dei perdenti cronici dei mercati.

Purtroppo oggi, sottovalutare quanto sia complicato investire con successo sui mercati è un grave handicap e lo si paga economicamente parlando”.

Chi sono i tuoi mentors?

Sono due libri di Analisi tecnica.

Analisi tecnica dei mercati finanziari di Martin J.Pring che è un testo vecchissimo che veniva usato più di 25-30 anni fa nelle università americane per introdurre il concetto di analisi tecnica. Quella è la mia bibbia, lì c’è tutto quello che mi serve come base.

Dopo, come un alchimista o uno chef, con gli ingredienti di base ho creato un buon mix da cui è nato Trading plan ed il concetto Paciello Divergence Trading.

È stata l’esperienza che mi ha permesso di creare il mio libro di Analisi tecnica, ma sono partito assolutamente dalle basi, spendendo 60-70 dollari per comprare i testi. Ovviamente, oltre che nel libro, faccio analisi tecniche ricorrenti mensili dove chiunque può partecipare gratuitamente, ci si registra su questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin“.

Quali sono quindi le skills fondamentali che un trader deve avere?

Ovviamente il bagaglio di competenze tecniche è fondamentale. Però non è necessario essere laureati.

A me la laurea non è servita per diventare un trader di successo. La laurea mi è servita perché ho approfondito tantissime variabili che poi vanno ad interagire sui mercati. Quindi, sicuramente il mio bagaglio è più completo.

È fondamentale avere un buon bagaglio tecnico e conoscitivo, le basi: le fondamenta del trading, l’analisi tecnica di base, la teoria di Dow, ecc.

Dopodichè sono necessari 3 elementi imprescindibili, come affermo nel mio libro: entusiasmo, perché ci saranno i momenti difficili e solo con l’entusiasmo li superi; passione perché a volte non ne verrai fuori, energia che deve essere inesauribile.

La persona che crede di essere arrivata, è quasi sicuramente condannata al fallimento. Una persona che non si culla sugli allori ma che costantemente rivede i propri modelli è la persona che avrà successo.

Io, ad esempio, sono molto emotivo. Nel trading questo è un fattore negativo: bisognerebbe essere freddi, lucidi e distaccati sempre. Io ho compensato la mia emotività con l’applicazione dei modelli matematici. Ho programmato dei software per questo: non sono io che clicco ma ho insegnato al mio computer cosa fare in determinate circostanze. Lo spiego meglio nel mio webinar settimanale Gratuito, puoi registrarti su questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin.

Cosa consigli di fare ad investitori, o persone che vogliano iniziare ad investire in un periodo di crisi come questo?

“Aiuto ogni giorno centinaia di Traders ad ottimizzare le proprie operazioni sul mercato azionario. Lo faccio attraverso un servizio di Segnali rivolto ad investitori esperti che non.

Il Servizio Segnali Azionario si e distinto sul mercato in questi ultimi due mesi per la straordinaria performance che ha registrato. Mentre la maggioranza degli investitori ha registrato perdite nel loro portafoglio azionario, noi abbiamo registrato un incremento positivo notevole. In piu abbiamo ‘battuto’ gli indici FTSE MIB per 24 mesi consecutivi adesso (circa +60% ad oggi).

Chiunque voglia avventurarsi nel mondo del Trading Azionario, dovrebbe farlo attraverso il nostro servizio. Questo gli permetterà di replicare le mie operazioni e generare profitto con costanza. In più imparare ad identificare le proprie opportunità strada facendo.

Una volta individuata una potenziale entrata, il livello di ingresso viene inviato ‘in tempo reale’ agli utenti attraverso i nostri canali riservati. In più 2 o 3 volte a settimana organizzo delle chiamate per analizzare assieme il mercato ed identificare opportunità.

Organizzeremo presto uno di questi Webinar, gratuito anche per i non iscritti al servizio. È possibile registrarsi a questo link: https://trading.pietropaciello.com/webinar.

Approfondiremo la tematica degli investimenti in tempi di crisi e come trasformare la recessione in opportunità“.

Pensi che il mercato italiano sia ideale per chiunque voglia intraprendere la carriera del trading online?

Al di là di qualche problematica sul settore tassazione e del fatto che il nostro mercato è moderatamente più costoso di altri, l’Italia è un mercato efficiente.

Io, nonostante viva all’estero a abbia viaggiato in giro per il mondo, continuo ad investire sul mercato azionario italiano. Lo ritengo un mercato di facile lettura. Per me, realizzare utili sull’azionario Italia è abbastanza semplice.

Molti mi chiedono di fare analisi su Wall Street, su Francoforte, su Londra… ma in realtà è più una moda che altro.

A me non interessa come si chiama l’azione che venderò o comprerò, mi interessa capire se salirà o scenderà. Io non sono affezionato al simbolo o al nome del titolo, sono affezionato al successo. Se decido di investire su un’azione, questa mi darà degli utili.

Quindi per me Milano è un’ottima piazza, la ritengo semplice e banale in alcuni modi di muoversi, quindi facile de tradare e investire su Milano”.

Data la situazione di emergenza Covid-19, ci troviamo in un momento storico senza precedenti con grandi conseguenze un po’ in tutti i settori. Qual è l’impatto del Coronavirus sul trading online?

In realtà, nonostante il momento tragico, abbiamo realizzato dei risultati sull’azionario Italia che sono straordinari.

Abbiamo avuto un mercato che, nel mese di marzo, ha perso 23 punti percentuali e noi, invece, abbiamo fatto guadagnare ai nostri clienti più del 15%, quindi abbiamo avuto un delta, un differenziale di rendimento straordinario.

Per me non c’è un momento buono sui mercati. Bisogna ricordare che i mercati possono essere lavorati sia al rialzo che al ribasso.

Si può guadagnare sia comprando per vendere ad un prezzo più alto, che vendendo per ricomprare ad un prezzo più basso. Qualunque mercato può creare redditività.

Ovviamente in questo periodo ci sono dei prezzi da saldo, il mercato è sceso tanto. Per un ‘accumulatore seriale’ è un buon momento.

Io credo che i mercati abbiano sempre delle opportunità. Dico sempre che esistono delle regole da rispettare, come stoppare le operazioni sbagliate. Quindi per me non esiste un mercato perfetto o ideale. Quando ci sono delle opportunità io voglio sempre arrivare con della liquidità nel portafoglio… e ci arrivo.

Quando sbaglio, chiudo le operazioni negative e preservo liquidità per nuove opportunità.

Questo periodo di mercato, nella fase della discesa, è stato per me straordinario. I miei modelli l’hanno letto prima… Sapevamo che stava per succedere qualcosa.

Ora invece ci troviamo nella dinamica opposta. Ci sono azioni che sono scese troppo e che abbiamo comprato a prezzi di saldo mentre le persone le vendevano (tipico del panic selling). Questo ci ha permesso di creare questo extra rendimento.

La storia e i manuali di analisi tecnica mi insegnano che in borsa si investe quando le cose vanno male… quindi io ho avuto sempre un atteggiamento contrario.

Quando leggete titoloni sui giornali, ‘Gran bel mercato’ ed il simbolo del toro, beh, quello è il momento di vendere, non di comprare. Gli americani dicono, compra sulle voci, non quando queste diventano palesi.

Registrati al mio webinar gratuito per essere sempre aggiornato sui mercati e sapere prima quando fare movimenti: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin“.

Un trend mondiale che ha catturato la tua attenzione?

“Gli americani comandano tutto. Io sto guardando con attenzione l’evoluzione dello S&P 500, l’indice più rappresentativo di New York.

In questi giorni si sta caratterizzando per un rimbalzo straordinario perché, nonostante il grande crollo, ha recuperato più del 50%, cosa che nessuno poteva ipotizzare.

Per quanto mi riguarda, ciò non si correla con la realtà che vedo dei mercati, che dovrebbero continuare a scendere. Però non bisogna ragionarci più di tanto. Bisogna guardare i grafici, studiarli, analizzarli, interpretarli ed applicare quello che ne viene fuori.

La matrice più importante del mio lavoro è essere completamente disinteressato rispetto alla direzione che il mercato sta percorrendo. A me interessa solo capirlo con un buon anticipo”.

Qual è la missione di Pietro Paciello e del suo business?

Fare soldi e farli fare agli altri.

Io in primis trado per me stesso. Io investo i miei soldi e, dati i miei risultati, molte persone mi chiedono cosa io stia facendo . Da qui nascono i servizi sia di Educational che Advisor e di consigli e consulenze operative basate sul copiare quello che faccio io.

Se io dico ad una persona di andare al ribasso su S&P 500, è perché l’ho fatto in primis io un secondo prima di dirlo”.

3 libri che consigli

  • Analisi tecnica dei mercati finanziari Martin J.Pring
  • Analisi tecnica dei mercati finanziari di John J.Murphy
  • Trading Plan, il mio libro

Contatti

Email: info@pietropaciello.com

Sito web: https://pietropaciello.com/

Facebook: https://www.facebook.com/paciellodivergencetrading/

Webinar gratuito: https://trading.pietropaciello.com/webinar-optin.

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