Yahoo Finance pubblica 4 puntate di “Illegal Tender”, un podcast contro il network marketing
Recentemente Yahoo Finance ha pubblicato il podcast “Illegal Tender” con l’obiettivo di mettere in guardia i propri utenti dalle attività piramidali.
Stephanie Asymkos, la giornalista ideatrice del format, ha realizzato quattro puntate davvero esplosive.
Le critiche rappresentano forse una novità per il settore del marketing multilivello?
Macchè… la posizione della maggioranza dei media internazionali è chiara:
NESSUNO DI LORO VEDE DI BUON OCCHIO QUESTO MODELLO DI BUSINESS.
Ora continua a leggere l’articolo perchè tra poco scoprirai tutti i dettagli della notizia di oggi…
Maggiori informazioni sui contenuti del podcast “Illegal Tender”
All’interno delle 4 puntate (disponibili anche su iTunes), la reporter statunitense di Yahoo Finance ha coinvolto ai microfoni una serie di personaggi che sono stati sconfitti dal “sistema”.
Infatti, nel programma, sono intervenute 3 donne che hanno raccontato di essere state manipolate da chi le aveva introdotte nel business.
Inoltre sono stati coinvolti anche 4 esperti molto noti del settore delle vendite dirette:
- un avvocato (che ha trascorso circa 30 anni a rappresentare ex distributori);
- un professore che segue da molto tempo le vicende del network marketing;
- un professionista che si occupa di difendere e tutelare i diritti dei consumatori;
- un esperto che durante il podcast di Yahoo Finance ha tracciato un parallelo tra culto e MLM.
L’opinione della giornalista di Yahoo Finance
Stephanie Asymkos, giovane reporter di Yahoo Finance, ha un’opinione piuttosto negativa nei confronti del network marketing…
Ecco alcune battute estratte dall’articolo pubblicato all’interno del portale con il quale collabora:
“Sono Stephanie Asymkos, giornalista di Yahoo Finance.
Negli ultimi anni ho seguito da vicino le notizie sulla finanza personale e questo mondo ha attirato la mia attenzione.
L’industria del MLM è talmente insignificante nell’economia statunitense che se scomparisse domani non succederebbe davvero nulla.
Infatti le vendite dell’intero settore rappresentano meno dell’1% di tutte le transazioni al dettaglio negli Stati Uniti.
Ma c’è molto di più in agguato…
La verità è che queste opportunità spesso diventano trappole viziose che costano tantissimo alle donne in termini di finanze e amicizie.
Le pratiche di vendita e di reclutamento utilizzate dai distributori sono diventate l’ira di tutti al di fuori del network marketing.
E per coloro che si trovano dentro il sistema è un mondo di intimidazioni, manipolazioni e menzogne che lasciano le donne rovinate e senza amici.
Diventare un distributore indipendente di MLM non comporta nessuno dei rischi associati all’essere imprenditore tradizionale.
Non esiste un piano aziendale da redigere: nessun brevetto da depositare… nessuna ricerca e sviluppo.
Nessuna analisi competitiva, nessuna suddivisione in zone per impedire la saturazione del mercato.
Voglio dire, non c’è nemmeno un colloquio di lavoro.
Gli incaricati porteranno chiunque abbia soldi (o il credito) a richiedere uno starter kit.
È richiesto il controllo zero.
Quindi cosa succede?
Ti viene venduta un’idea, un sogno, un’opportunità di lavoro.
E allora prendi la decisione di licenziarti dal tuo capo ma nessuno ti ha ancora detto cosa farai davvero per guadagnare.”
Per leggere l’articolo completo pubblicato su Yahoo Finance clicca qui