Andrea Bottoni si racconta
Creatore di uno dei corsi più avanzati in Italia su Facebook Ads, oggi Andrea Bottoni racconta a Business Da Casa la sua storia. Dalla carriera universitaria al suo successo nel mondo dell’affiliate marketing, nonché docente ed esperto di Marketers, la più grande community di imprenditori digitali d’Italia.
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“Curioso… Sembra una banalità, ma la curiosità è ciò che mi ha spinto a creare tutto quello che ho adesso.
Sono anche creativo, intraprendente, analitico e razionale (anche se a volte sono più emotivo)”.
Raccontaci la tua storia
“Ho iniziato nel mondo del digital marketing nel 2013 mentre studiavo matematica all’università. Sono cresciuto con Dario Vignali e lui, in quel periodo, mentre studiava già lanciava il suo sito dariovignali.net. Ho iniziato in quel periodo lì: lavoravamo insieme.
Nel 2013/2014 iniziai con Facebook. Creavo pagine con contenuti che poi andassero virali.
Nello stesso periodo entrammo a contatto con STM Forum… e ci si aprì un mondo.
Non conoscevamo ancora l’affiliate marketing. O meglio, conoscevamo i classici servizi di affiliazione (il sito di Dario già guadagnava con le affiliazioni).
Iniziammo quindi a leggere tutti gli articoli di STM. Andammo anche al loro evento a Londra e lì conoscemmo dei ragazzi che poi hanno iniziato a lavorare con noi.
Nel frattempo, la community di Dario cresceva sempre di più. In Italia in molti iniziavano ad interessarsi all’affiliate marketing. Ancora però, erano pochissime le persone che ne facevano un lavoro.
Abbiamo quindi creato Affilobook, la prima community sull’affiliazione in Italia.
Contemporaneamente, io ho lanciato diversi e-commerce… e nel frattempo iniziava a nascere Marketers. Sempre più persone seguivano non solo Affilobook, ma anche il sito di Dario ed altri progetti, come InstaonFire.
Ad un certo punto, decisi di dedicarmi ad un prodotto mio: Facebook Advanced. Sapevamo si trattasse di un prodotto molto richiesto ma che ancora l’Italia non offriva.
Quindi, abbiamo creato questa community italiana sull’advertising in cui la gente poteva aiutarsi l’un l’altra… ed ovviamente c’era il corso Facebook Advanced. Oggi la community conta circa 33 mila persone.
Abbiamo poi iniziato a rilasciare certificazioni, mettere in contatto le persone con le aziende. Abbiamo voluto creare un networking importante per chi ci seguiva.
Adesso sto lavorando ad altri progetti sempre legati a questo mondo e affiliate marketing.
Penso che la svolta sia stato il fatto che abbiamo creato una connessione tra tutte quelle persone che si interessano e che lavorano con Facebook Ads in Italia. È proprio la condivisione che crea il valore della community: ognuno condivide i suoi risultati, le sue strategie.
E questo è anche ciò su cui si basa Marketers. Cresciamo insieme, non ci facciamo concorrenza… acceleriamo la crescita aiutandoci l’un l’altro”.
Qual è stata l’epifania di Andrea Bottoni?
“In generale, sono molto razionale… ma feci una scelta molto irrazionale.
Mi piace buttarmi in cose che non conosco, indipendentemente dal rischio. So che è una cosa sbagliata.
Però questo mondo mi interessava molto. Mi sembrava molto underground, un mondo che ancora poca gente conosceva. E questo mi affascinava… poi vedevo i numeri che faceva certa gente e mi interessavo ancora di più.
Sinceramente non immaginavo il mio futuro in azienda o dentro una università. Mi piaceva l’idea di poter gestire il mio lavoro, le mie entrate… essere autonomo.
In STM leggevo le storie e i numeri di queste persone che lavoravano da casa… Effettivamente era possibile.
Inoltre, nella mia famiglia sono tutti molto irrazionali. Ci siamo tutti inventati un lavoro. Sono cresciuto con l’idea di potermi inventare la mia vita”.
Qual è la tua missione per i prossimi 10 anni?
“In generale, riesco bene ad immaginarmi tra 10 anni, so cosa mi piacerebbe avere. Mi piace proprio l’idea di far qualcosa che realmente possa aiutare le persone nel loro percorso… fare qualcosa che abbia un impatto nella vita delle persone.
In questo senso, Marketers World è stato incredibile. Le persone mi ringraziavano per il mio lavoro. È stato un impatto forte. Lavorando online non ti rendi conto del valore che il tuo lavoro ha per le persone.
A livello professionale, ultimamente mi sto interessando al mondo degli investimenti. In futuro vorrei anche dedicarmi agli investimenti immobiliari“.
Come ti motivi nella tua quotidianità? Come fa Andrea Bottoni a superare gli imprevisti o una giornata no?
“Domande molto importante. Penso che sia necessario crearsi una sfera nella vita privata e personale che ti aiuti a stare a galla. Allo stesso modo, bisogna trovarsi un gruppo di persone con cui lavorare e supportarsi a vicenda.
Spesso, quando mi sento demotivato o che sto perdendo di vista l’obiettivo, Marketers mi aiuta molto. Abbiamo creato un ecosistema di persone che lavorano insieme (siamo anche amici) e che si sostengono sempre a vicenda.
Quando ho dei momenti bui, so che se per una settimana lavoro con Dario, Luca o Emanuele, mi torna la voglia… ci motiviamo a vicenda.
È importantissimo costruirsi un ecosistema che riesca a tenerti a galla.
Marketers, più che un’azienda, è un ecosistema di crescita: ci aiuta a continuare a voler fare e ad impegnarci in quello che facciamo”.
Pensi quindi che sia un po’ alienante lavorare da casa?
“Quando sei da solo, tantissimo.
L’anno scorso, mi sono ritrovato a lavorare letteralmente da solo per 2 mesi e mezzo. Stavo 3 o 4 giorni senza parlare.
Questo è molto alienante: ti trovi da solo a non parlare con nessuno ed entri in un loop di pensieri anche negativi da cui fai veramente tanta fatica ad uscirne.
Lavorare da casa è bello, ma se trovi un ufficio o un coworking è meglio: riesci ad avere più stimoli e diventa anche più facile viversi le giornate”.
Differenza tra black e white nell’Affiliate Marketing. Come mai molti in Italia consigliano apertamente di fare black e di truffare nel mondo affiliate?
“Tante persone si lanciano nel black perché, nonostante sia più rischioso, è più facile. Le entrate sono più rapide.
Però non stai creando un business, né un’impresa.
Non ti rimane nulla tra le mani… stai danneggiando le persone.
Penso sia più importante avere una visione long term perché i risultati immediati non esistono. Il valore è dato da quello che riusciamo a costruirci: bisogna investire sulla propria vita e sul proprio percorso personale”.
Qual è stato il più grande fallimento di Andrea Bottoni? Cosa hai imparato?
“In realtà, in generale non ho avuto dei grandissimi fallimenti… se impari non sono mai così negativi.
Forse un e-commerce lanciato un po’ di tempo fa.
Non eravamo ancora esperti del settore: non sapevamo quanti soldi servissero veramente, né conoscevamo bene la tassazione sulla vendita dei prodotti.
Eravamo convinti di avere un utile gigantesco… ma dopo qualche mese fummo costretti a spendere diverse centinaia di migliaia di euro, rimanendo con un utile veramente ridicolo.
Sono stati 5-6 mesi in cui abbiamo perso tempo. Sempre in ottica affiliate marketing, non vendevamo i nostri prodotti né il brand era nostro: avevamo guadagnato quello che avevamo speso.
Cosa ho imparato? Non sottovalutare mai la mole di lavoro. Soprattutto con l’e-commerce.
Va fatto con la testa e bisogna essere consapevoli che è un mondo in cui bisogna impegnarsi.
Se tornassi indietro, investirei di più sul brand e sulla tipologia di prodotto”.
Cosa diresti ad Andrea Bottoni che sta per cominciare?
“Impara a focalizzare l’attenzione su un unico obiettivo.
Ciò che mi ha fatto perdere tempo negli anni è stata l’idea di portare avanti diversi progetti contemporaneamente.
Però, quando si vuol fare troppo, si fa tutto e male.
Te ne rendi conto dopo”.
Obiettivi Marketers 2020?
“Non voglio spoilerare.
Posso già dire che la prima novità sarà Marketers House ad inizio anno. Sarà una piattaforma online che racchiude tutto l’ecosistema Marketers.
Le altre sorprese le scoprirete a breve”.
Chi sono i tuoi mentori?
“I miei mentori li ho trovati nella letteratura e nel lato umanistico: mi hanno sempre aiutato ad andare avanti.
A livello imprenditoriale cerco di prendere sempre il meglio da tutti. Seguo tanti imprenditori e leggo tantissimi libri”.
Che importanza ha secondo Andrea Bottoni la formazione? È necessario comprare corsi da migliaia di euro con la possibilità poi di rimanere delusi?
“Formarsi è fondamentale. Se smettessi di formarmi non crescerei più.
L’esperienza aiuta, ma la formazione ti aiuta a creare nuove connessioni ed idee. Se non mi formo non ho idee.
Per quanto riguarda la formazione online, si tratta di un mercato in cui c’è sempre stata molta disinformazione.
Molti vendono corsi a prezzi esagerati rispetto al valore dato. Un corso di formazione deve offrire un upgrade, un cambiamento in quello che sei.
Penso sia utile guardare quello che c’è prima, come una community o i contenti gratuiti. Se vedi che già questi contenuti ti stanno aiutando a crescere, allora probabilmente il corso di quella persona ti potrebbe aiutare.
Comprare a scatola chiusa… non lo farei mai”.
Gli ultimi 100 euro spesi nel tuo business?
“Direi… l’ultima cena con i miei soci.
Ultimamente ciò che ha un grande impatto sul mio lavoro è rappresentato proprio dai momenti che passo con loro”.
Un libro che consiglieresti?
- Psico-cibernetica di Maxwell Maltz (Un libro sulla crescita personale che mi ha impattato molto sul mio modo di vedere le cose e concentrarmi.)
Contatti
Profilo personale instagram: https://www.instagram.com/andrea.bottoni/