Ecco i risultati sconvolgenti di quello che sembra il tormentone del momento: Jeunesse, azienda fondata nel 2009. In soli 5 anni ha raggiunto quei numeri da capogiro che molte aziende con molti piu’ anni di esperienza possono solamente sognarsi.
Una crescita cosi’ incredibile fa ovviamente sorgere domande su quello che sarà il future di Jeunesse. I suoi distributori parlano di un prodotto incredibile oltre che, ovviamente, un momentum mai visto prima. L’azienda stessa sembra avere un management e dei leader aziendali capaci e competenti, ma soprattutto consapevoli di dove vogliono arrivare.
Una domanda però, la cui risposta arriverà solamente con il tempo, è la seguente e trova spunto in una eventuale non totale integrazione (si vedranno nel lungo periodo gli effetti) tra Jeunesse e MonaVie. Eh si, la fusione sicuramente ha ed ha avuto moltissimi punti positivi, tra cui e non solo l’unione di due brand vincenti, la ri-emozione di alcuni distributor MonaVie magari fermi da tempo, l’espansione in mercati nuovi, etc..
Ma un punto negativo potrebbe sorgere. Un punto che solo i leaders forse per il momento hanno visto e di cui solo alcuni di loro hanno deciso di parlarne e da qui i ragionamenti enigmatici che ci sono giunti. Ovviamente non c’è una risposta definitiva a questo, ma i ragionamenti che seguono sono importanti al fine di un futuro prospero.
Come reagiranno le organizzazioni delle due aziende a questa integrazione?
Ci riferiamo ai team leaders di Jeunesse che magari erano tra i primi nel paese X e che ora invece si trovano 100.000 concorrenti provenienti da MonaVie in quel mercato. Sopratutto in Europa MonaVie conta centinaia di diamanti e quindi, potenzialmente, centinaia di forti competitors per i leaders di Jeunesse.
Chiaramente il discorso si può capovolgere, infatti alcuni leaders di MonaVie, magari quelli che avevano grossi team di cui molte persone ferme, si trovano di colpo in concorrenza diretta con team giovani, magari più piccoli si, ma sicuramente più entusiasti proprio per via della giovinezza e forza di Jeunesse. Come reagiranno dunque nel lungo termine i leaders delle due aziende?
Ovviamente questa è solamente una domanda di una situazione che si è creata e di cui bisogna ancora osservarne i veri effetti. Il consiglio per i leaders è ovviamente quello di non farsi la guerra ma di collaborare il più possibile anche con i cross line. E’ vero che nel network bisogna pensare da se stessi in giù, ma è anche vero che nella storia non si è mai assistito alla creazione di milioni di competitors diretti dall’oggi al domani!
Che altro dire? Restiamo in attesa di ciò che accadrà nei prossimi anni e nel frattempo auguriamo ai distributori Jeunesse/MonaVie di continuare a fare questi numeri, anzi, ancora migliori!
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