La storia di successo di Tommaso Aloisi
Il bello del nostro lavoro è che spesso abbiamo la fortuna di entrare in contatto diretto con personaggi di “spessore” del network marketing, proprio come nel caso di Tommaso Aloisi.
Tommaso Aloisi è un networker giovanissimo che ha già raggiunto il successo nel MLM.
Attualmente, dopo 9 anni trascorsi in “Organo”, si è rimesso in gioco con una nuova opportunità (Prüvit).
Ha avuto il coraggio di ripartire da zero senza nessuna garanzia… e questo gli fa davvero ONORE.
Prossimamente sentirete parlare molto di lui e di questa sua nuova avventura.
Nel frattempo conosciamolo meglio attraverso le risposte che ci ha dato durante l’intervista.
01 Ciao Tommaso e grazie per essere qui a raccontarti all’interno del nostro portale.
Sei un ragazzo giovanissimo, eppure hai già raggiunto importanti traguardi nel MLM.
Come è iniziata la tua avventura in questa industria?
“Innanzitutto vi mando un saluto virtuale, per me è un piacere essere di nuovo qui con voi!
Per quanto riguarda i miei inizi, la verità è che non sono mai stato uno studente modello.
Quindi quando ho finito gli studi, arrancando, scopiazzando e…facendo il bis in terza superiore per approfondire materie di cui ero innamorato (ridiamoci su….), avevo trovato un lavoro in un magazzino di frutta e verdura.
E per l’autostima che avevo in quel periodo, anche se non ero felice, pensavo che andasse più che bene e che ero io che dovevo imparare ad accontentarmi.
La mia fortuna poi è stata quella di trovarmi all’improvviso catapultato in un mondo in cui non esistevano “giustificazioni”, “vacanze estive” e possibilità di prendere un 5.
E dove il libretto delle assenze era solo un lontano ricordo e molto velocemente mi sono ritrovato in affanno.
Ogni sera quando andavo a dormire mettevo la sveglia e puntualmente ogni mattina suonava che mi sembrava fosse passato un minuto.
Correvo al lavoro e mi sentivo fiacco tutto il giorno.
Non avevo più tempo per me e per le mie passioni e non ero felice.
Il pensiero di dover trascorrere tutta la vita così mi faceva soffrire di più giorno dopo giorno.
Non so come sarebbero andate le cose se avessi incontrato il network più avanti, che magari mi fossi abituato a quello stile di vita.
Fatto sta che puntualmente le cose arrivano sempre al momento giusto.
E così dopo qualche mese che ero in quel magazzino arriva una chiamata.
Dopo il classico scetticismo iniziale e i primi periodi in cui non volevo saperne nulla, decido di valutare.
E, nonostante i parecchi dubbi, ho capito subito che sarebbe stata l’unica soluzione che per un ragazzo come me, senza esperienza, senza capitale e con capacità personali che ritengo nella media, avrebbe potuto permettermi di trovare la reale via di fuga da ciò che non volevo.
E iniziare finalmente un percorso che avrebbe potuto permettermi di realizzare tutto ciò che più desideravo.
Quando ho capito che sarebbe stato possibile anche per me, non sono più esistiti né ostacoli né limiti…
Ed è iniziata quella che io chiamo…magia!“
(Tommaso Aloisi)
02 Tommaso Aloisi ha trascorso 9 anni promuovendo Organo, poi ha avuto il coraggio di cambiare società rimettendosi in gioco. Come mai hai scelto di ripartire da zero?
“È stata davvero la decisione più difficile della mia vita.
Quasi nessuno può capire la sofferenza che ci sia stata, i momenti chiuso in casa in cui non volevo incontrare nessuno e i continui pianti.
Lo so, posso sembrare un pazzo, ma la mia esperienza con quell’azienda è stata davvero speciale
Infatti mi ha permesso di ottenere molto di più di quanto avessi mai immaginato.
E non avete idea di quante volte io abbia versato lacrime di gioia durante il percorso…
E di quante volte io abbia ringraziato l’universo per aver incontrato un’opportunità come quella.
Durante la mia permanenza là ho trovato la donna della mia vita, Raffaella, ora mia moglie.
Abbiamo avuto uno splendido bambino e ci siamo tolte tutte le soddisfazioni che volevamo.
Una bella macchina, una bella casa, una bella barca, viaggiato in tutto il mondo, mangiato in alcuni dei ristoranti migliori…
Ma soprattutto:
ho avuto la possibilità di mostrare i miei valori e i miei principi al 100%.
Purtroppo un anno e mezzo fa circa l’azienda è stata acquisita da un nuovo proprietario e personalmente non mi sentivo più nella “mia Organo”.
Non ero più in linea con i valori e i principi che erano troppo distanti dai miei e a un certo punto qualcosa si era rotto inesorabilmente e da lì è stato buio totale.
Ho pensato di smettere, ho pensato di tornare a lavorare, ho pensato a davvero di tutto.
La mia forza sono state le persone vicino a me, che mi hanno fatto capire che i miei sogni erano troppo importanti, che il network è la mia strada e che mi scorre nel sangue e che non potevo vivere senza.
Qualche mese dopo, quando sono riuscito a mandare giù il boccone amaro, ho iniziato a vedere le opportunità con occhio diverso prendendole davvero in considerazione.
Finché poi, quando meno me lo aspettavo, è arrivata un’azienda che ha da subito rapito in modo oggettivo la mia visione.
Questo ha fatto sì che facessi tutte le ricerche del caso: i classici viaggi in USA a vedere laboratori, le strutture, incontrare managers, confrontarmi con i leader, partecipare ad eventi e cercare di capire se fosse davvero la mia strada.
Sotto tutti i punti di vista ciò che avevo visto era in linea.
Ma quello che mi ha stupito maggiormente è che dopo aver preso la decisione nel giro di poche settimane è riuscita anche a coinvolgermi emotivamente.
Non l’avrei mai potuto immaginare!
Tornando indietro…
riprenderei questa decisione al 100%.
Ho imparato tanto, scoperto che “c’è un mondo la fuori”, ma soprattutto SONO FELICE e mi sento di nuovo me stesso in tutto e per tutto.
Ringrazierò sempre il mio passato per quello che mi ha dato altrimenti oggi non sarei in grado di dare così tanto valore a tutto ciò che sto avendo.
E colgo anche l’occasione per fare un caloroso in bocca al lupo a tutti quegli amici che scelgono di continuare ad abbracciare quella compagnia e fargli sapere che farò sempre il tifo per loro!“
(Tommaso Aloisi)
03 Con Organo sei riuscito a costruire un business super costante sostenuto da un team internazionale. Cos’ha fatto Tommaso Aloisi per ottenere questi risultati?
“Anche io quando ci penso rimango ancora senza parole!
Sono partito che non sapevo davvero con chi parlarne e mi sembrava dicessero tutti di no.
Poi andando avanti mi sono trovato con una rete di oltre 15.000 collaboratori, in unilevel, la maggior parte in Italia, ma anche realtà importanti di migliaia di persone in altri stati o continenti!
Partiamo dal presupposto che io con le lingue non sono proprio un fenomeno, anzi, proprio per niente.
Quello che però siamo stati in grado di tramandare è una lingua universale ed è quella della lealtà, della sincerità, della fratellanza e dei valori che hai dentro di te.
Ogni tanto anche dovendo prendere decisioni scomode.
Oltre a questo siamo stati in grado, tramite il nostro modo di essere, di creare delle relazioni davvero forti grazie a incentivi, viaggi, contest e tanto altro.
Penso che gli investimenti fatti sul team building siano i più efficaci.
Infatti noi non eravamo assolutamente visti come un gruppo di lavoro ma più che altro come un gruppo di amici che si volevano bene davvero e si sostenevano l’uno con l’altro.
Devo anche precisare che nel mio percorso ho avuto la fortuna, o bravura, di attrarre in team delle persone con capacità davvero straordinarie.
E da lì il potere della duplicazione ha fatto il suo effetto.
Un altro fatto da considerare è che quando decido di sposare un’azienda lo faccio al 100%.
Questo significa che non esiste il mio team, il tuo e quant’altro ma esiste la mission comune.
“One team, one dream”.
Questo ha fatto si che inconsciamente Tommaso Aloisi aiutasse sempre chiunque.
Infatti nei contest che organizzavo erano sempre incluse anche le cross-line che cooperavano con noi all’interno del nostro sistema.
E tutto questo senza mai chiedere nulla in cambio.
La conseguenza è che sono stato ripagato con la stessa moneta ed ho potuto contare anche all’estero sul supporto di altri leader.
Vi racconto un aneddoto, per far capire un passaggio che io ritengo importante.
Un team di cross-line era rimasto orfano, ovvero da loro in su era rimasta solamente l’azienda.
Dunque, hanno insistentemente chiesto, dato il continuo supporto che avevano ricevuto da me e il mio team negli anni, di essere spostati sotto di noi.
Questa procedure dovrebbero essere molto particolari e rigide.
Infatti loro hanno presentato tutti i documenti, fatto richiesta in azienda e si sono confrontati con i managers.
Un giorno, arriva una chiamata a me e il ragazzo più forte che avevo in team, Luca, il mio più grande compagno di avventura…
Ci troviamo di fronte ai managers dell’azienda e i leaders di quel team che insieme ci raccontano il loro desiderio di iniziare a lavorare con noi.
Quel team in quel momento generava oltre 100.000€ di fatturato.
E considerando il piano compensi…
avrebbe avuto un impatto sulle nostre commissioni di circa 5/10.000€ in più al mese a testa.
Cosa avrebbero fatto la maggior parte delle persone?
La risposta la sapete già.
Quello che invece noi abbiamo scelto di fare è stato di rispondere che non sarebbe stato giusto per noi guadagnare all’improvviso così tanti soldi, in più senza una reale crescita personale alla base.
Sarebbe stato un danno per la nostra crescita.
Gli avremmo dato una mano comunque, esattamente come se fossero stati nel nostro team, potevano contare sempre su di noi.
Questo è il motivo per la quale il mio business era così costante!
Non è mai mancato un giorno che non abbia potuto guardare negli occhio un promettente promoter dicendogli che avrebbe potuto, senza scorciatoie e trucchetti, copiare le mie azioni ed ottenere i miei risultati.
Non è mai passato un giorno che Tommaso Aloisi abbia messo sulla bilancia il lato economico e il lato dei principi e che abbia prevalso quello economico.
Sarebbe stato più facile dire di sì ed accettare quel team, ma in quanto leader bisogna avere la forza di fare la cosa GIUSTA.
LEAD BY EXAMPLE“
(Tommaso Aloisi)
04 “Prüvit: un’azienda di vincitori che non hanno ancora vinto”. È forse per il Valore (e per il messaggio) che sta dietro a questo slogan che hai deciso di rappresentare questa società?
“Quello che ho imparato in poco tempo e che mi sta stupendo di questa azienda è che questo slogan è basato al 100% su qualcosa di reale.
In passato ho sempre lavorato sul cercare di duplicare competenze, leadership e capacità.
Non dico che questi aspetti non siano importanti, anzi…
Ma mi sono reso conto che le persone non sono duplicabili.
Come potevo pretendere che un ragazzo avesse le mie capacità ed io le sue?
Semplicemente siamo diversi.
Quello che diversamente ho capito è che I SISTEMI SONO DUPLICABILI.
E quindi con un sistema performante, con strumenti all’avanguardia si può davvero aiutare molte più persone ad ottenere risultati!
È difficile farlo capire in poche parole ed è difficilissimo per persone che hanno già esperienza rendersene conto senza metterci il naso e capire fino in fondo.
Questo perché ci viene sempre da fare paragoni con altre aziende e pensiamo che le differenze possano essere in dettagli come la lista nomi, il lavoro online piuttosto che offline e così via.
Ma in realtà c’è molto molto molto di più!
La realtà, è che quello che sta facendo questa azienda è davvero troppo innovativo e troppo diverso!
Se mi chiedi dunque se è per questo motivo che ho scelto di abbracciare questa azienda, la risposta è questo fattore ha sicuramente contribuito!
Personalmente ho sempre guadagnato tanto e di questo non posso lamentarmi.
Allo stesso modo però mi rendevo conto che avevo nel team tante persone, di cui sono profondamente innamorato, che facevano fatica ad emergere nonostante tanti sforzi e tanti sacrifici.
E vedere cosa stanno ottenendo ad oggi dopo pochissimo tempo è uno dei motivi di più grande gioia personale!“
(Tommaso Aloisi)
05 Nelle aziende più importanti di network marketing, purtroppo, per accedere a determinate informazioni devi fare parte di una certa “Elite”… invece in Prüvit sembra essere esattamente (e finalmente) il contrario…
“Hai fatto una bella domanda e che si ricollega molto a quella di prima!
In passato infatti, per poter parlare con i numeri 1 dell’azienda l’iter è stato davvero lungo e tortuoso.
Ho dovuto raggiungere i vertici, meritarmi il loro tempo.
E nonostante tutto capitava che prima di poter parlare con loro c’era bisogno di passare attraverso una segretaria.
Aspettare parecchi giorni e così via…
Alle conventions c’erano sempre le zone riservate alle persone con le qualifiche più alte con tantissimi privilegi.
Arrivare ad essere seduto là è stato davvero un grande onore e motivo di orgoglio!
Tutto questo a dire il vero mi era sempre piaciuto ed ha fatto sì che dessi moltissimo valore ad ogni secondo trascorso con loro e che sfruttassi ogni occasione per fare le migliori domande possibili senza limitarmi a chiedere cose che avrei benissimo potuto chiedere al servizio clienti.
In Prüvit diversamente, sono rimasto sbalordito in positivo dal fatto che ogni persona che decide di cominciare nel mio team, ma davvero OGNI persona, riceve un messaggio privato sul cellulare direttamente da Jessie Lee, praticamente la numero 1 dell’azienda.
Invia direttamente un messaggio di benvenuto e comunica di poter contare su di lei h24 e sentirsi libero di fare qualsiasi domanda!
Oltre a questo manda un messaggio di complimenti per ogni piccolo traguardo facendoti sentire la sua vicinanza.
Questo non parte solo da lei, ma da ogni leader.
E questo atteggiamento globale mi ha davvero colpito per un semplice motivo: se prima il tempo dei colossi era riservato a quella che tu chiami “èlitè” adesso invece il tempo dei colossi è a disposizione dell’intero team.
Se provi ad entrare in contatto con un leader qualunque via messaggio, Facebook e quant’altro ricevi risposte praticamente immediate. Se vai ad un evento non c’è nessun posto riservato.
Puoi essere seduto affianco ad una persona, magari è una delle qualifiche più alte dell’intera azienda senza neanche che tu lo sappia, e trovarti a confrontarti con lui senza sentire pressioni o sentirti necessariamente inferiore!
Perché questo succede?
Semplice.. loro sono fermamente convinti che chiunque, ma davvero chiunque, anche senza esperienza, capacità o anche se ha fallito parecchie volte in passato, possa ottenere risultati totalmente diversi con questa azienda e lo dimostrano andando a supportare anche l’ultimo arrivato.
Sanno che potrà fare grandi cose e diventare un grande leader!
Questo di riflesso porta che ci sia una totale trasparenza e che tutti possano avere le informazioni allo stesso modo.
Che tutti possano confrontarsi con tutti ed essere se stessi a 360º.
Se hai bisogno di una risposta in merito a qualsiasi domanda puoi contare sul supporto di medici, staff e di tutti i leader in ogni momento!
I love it!“
(Tommaso Aloisi)
06 Tommaso, dopo tanti anni passati a lavorare in prima linea, cosa pensi del sistema dei riconoscimenti basati sulle spille e sullo spingere gli incaricati a chiudere le qualifiche a tutti i costi? Secondo Tommaso Aloisi il network marketing ha bisogno di rinnovarsi?
“Il sistema dei riconoscimenti basati sulle spille è un tasto molto importante per me.
In parte mi ha toccato direttamente, anche se meno.
Voglio mettermi nei panni di tutte quelle persone che hanno delle spille sul petto, magari ottenute anni o mesi prima.
Il problema sorge quando, ritrovandosi in un’azienda senza un reale sistema di ritenzione del cliente o del promotore, non riescono a riqualificare e hanno guadagni decisamente inferiori a quello che possono pensare le persone attorno a loro.
Queste persone magari si trovano spesso a disagio perché sono viste appunto per un risultato che non è veritiero.
La realtà è che queste persone non hanno colpe, anzi, stanno solamente seguendo un metodo e stanno cercando di ispirare le persone attorno a loro.
Consapevoli di essere un esempio per tutti coloro che ambiscono alla quella posizione mantengono un atteggiamento positivo nascondendo il lato “scomodo”.
Ricordo anche i mesi infiniti, le corse degli ultimi giorni e i sacrifici fatti nelle ultime ore della notte per raggiungere determinati rank.
Sicuramente momenti che non dimenticherò mai e che spesso sono stati magici.
Io stesso nel giorno della chiusura del mio Diamante ero riuscito a fare 74.000€ di fatturato in poche ore!
Mi viene ancora la pelle d’oca quando ci penso e quella storia è servita a Tommaso Aloisi per ispirare parecchie persone!
Allo stesso tempo però oggi guardo a tutto ciò in modo oggettivo e forse la risposta alla tua domanda oggi, se servirebbe un innovazione è sì!
Certo, andrò incontro a pareri discordanti lo so, ma il mio punto di vista oggi è che le qualifiche dovrebbero arrivare in maniera organica, senza guardare al calendario e senza fare calcoli particolari.
Questo però mi rendo conto che è possibile solamente se alla base esiste un sistema dove le star non sono le persone che hanno raggiunto le qualifiche ma sono il prodotto e l’azienda!
Per carità, è verissimo che il riconoscimento piace a tutti e che possa essere uno stimolo in più per tante persone.
Io però oggi penso che non bisognerebbe essere un determinato rank per essere applauditi, ma bisognerebbe essere applauditi perché si è un determinato rank!
L’altro lato della medaglia è che mi sono accorto che questo succede appunto perché in un’azienda le star sono le qualifiche perché manca quell’innovazione che permette di far sì che l’azienda stessa e i suoi prodotti possano essere al centro dell’attenzione.
Se la vera star fosse il prodotto, non esisterebbe una corsa affannosa verso il rank.
E gli stimoli arriverebbero dalla promozione dei prodotti e dagli obiettivi che ci poniamo personalmente.
Tutto questo senza influenzare i nostri atteggiamenti e quelli delle persone attorno a noi che troppo spesso si danno da fare per raggiungere un’ideologia che in troppe aziende è creata attorno a qualcosa di non reale.“
(Tommaso Aloisi)
07 Di recente, in una tua diretta Facebook, hai dichiarato che in Prüvit “la vera star è il prodotto”. Ci puoi fornire maggiori dettagli?
“Giorno dopo giorno rimango stupito da tutto questo.
Ne abbiamo parlato poco fa, che appunto nella maggior parte delle aziende la vera star è infatti l’opportunità e la maggior parte dei discorsi con le persone partono appunto da lì.
Anche se magari hanno prodotti favolosi, il metodo è legato tutto al dover creare rete e sponsorizzare altrimenti non c’è un reale guadagno.
In Prüvit non è così.
Non è necessario reclutare persone per dover lavorare con questa azienda anche come prima attività.
Il sistema che hanno studiato infatti è davvero mozzafiato ma raccontarlo in poche righe è impossibile.
Quindi lascio ai più curiosi la possibilità di documentarsi altrove!
Ritornando a noi, sì, l’attenzione è tutta rivolta ai prodotti, alla scienza che ci sta dietro, alle risorse e alle strutture che permettono tutto ciò.
Sono stato recentemente a una convention, a Las Vegas.
Mi aspettavo il classico evento motivazionale, con tutti i leader più forti sul palco, applausi e casino.
Invece in 3 giorni non ho sentito una volta qualcuno che spiegasse qualche strategia per coinvolgere gli amici o qualche trucchetto del mestiere, anzi!
Per 3 giorni di fila hanno sfilato sul palco quasi ed esclusivamente medici, scienziati, dottori e personaggi famosi che raccontavano appunto delle proprietà di questi prodotti, tutto ciò che ci gira attorno e di come hanno impattato sulle loro vite.
Ogni mia conversazione con le persone oggi infatti parte da lì, dal prodotto!
Se non hai provato il prodotto e non sei consapevole di ciò che gli gira attorno, non andiamo neanche avanti con il discorso.
É impressionante infatti come il mio obiettivo sia diventato solamente quello, farglielo provare!
Io stesso mi sono domandato come mai fossi spinto così tanto solamente da questo e la risposta è arrivata subito chiara e limpida:
Se lo provano e studiano quello che c’è dietro non possono più farne a meno!
D’altronde non esiste niente di simile sul mercato.
Non è uno shake, non è un energy drink non è….niente che sia mai stato visto prima e che possa essere paragonato a dell’altro!
È un prodotto di bio-hacking con minimo 8 brevetti ognuno e una tecnologica da paura.
Quando vedi come il tuo corpo reagisce ti incuriosisci e nel frattempo l’azienda stessa ti istruisce in tantissimi modi sul perché ti succede questo.
Da qui ad arrivare al business sarà solamente una conseguenza…
Ti sentirai così tanto “la miglior versione di te stesso” che ti verrà spontaneo volerlo condividere.
La cosa interessante è che se per sbaglio ne parli con 2 amici e loro scelgono di comprarlo, a te viene gratis!
Come fa quindi il prodotto a non essere la star?!“
(Tommaso Aloisi)
08 Grazie a questa domanda cerchiamo di accontentare i lettori di “Business da Casa” interessati ad avere maggiori informazioni su Prüvit. Te la senti di condividere qualche aneddoto speciale che hai vissuto in prima persona partecipando all’evento aziendale che si è svolto di recente a Dallas?
“A dire il vero l’evento è stato a Las Vegas, a Dallas siamo stati a visitare i laboratori di proprietà, i magazzini e le strutture.
Abbiamo dormito a casa di Jessie Lee, edificata da Eric Worre come “la regina del sistema”, creatrice del famoso metodo ATM che non essendo presente perché in un tour ci ha lasciato addirittura le chiavi lasciandoci fare come se fosse casa nostra.
Poi siamo stati anche a casa di Lisa Grossman, vera incona nel settore del mlm e probabilmente la donna più rappresentativa dell’industria.
Lisa ci ha accolti facendoci sentire a casa dal primo momento infatti… ci ha preparato la pasta con il ragù fatto in casa!
Ma tornando all’evento di Las Vegas, tra le tante le cose che più mi hanno stupito sono state:
vedere le persone che stanno dietro a questo progetto, il loro background e le risorse infinite che ha l’azienda.
Potrei stare qui ore a raccontare le storie di chi sta dietro a tutto ciò!
Aver conosciuto una persona che ha 9000 clienti personali che ordinano mensilmente (sì, novemila).
Questo cosa mi ha fatto capire?
Semplice!
Che è l’azienda si occupa della gestione del cliente e del follow up dello stesso e che il metodo è così efficace che incentiva un cliente a restare fedele all’utilizzo dei prodotti.
Sarebbe infatti impossibile gestire personalmente tutti quei clienti che hanno domande, ordini da fare e bisogno di consigli sull’utilizzo!
All’interno di quel contesto mi sono sentito come se fossi nel salotto di casa mia con amici.
Tutti in maglietta, scarpe da ginnastica, rilassati… ma allo stesso tempo pronti a tutto..
Non sai quando inizi, non sai quando finisci e non sai mai cosa possa succedere…!
Solo chi c’è stato capisce cosa intendo!“
(Tommaso Aloisi)
09 Durante la tua carriera da networker PRO, hai seguito qualche mentore che ti ha indicato la strada da percorrere per raggiungere il successo?
“Sarò diverso, ma sono stato più ispirato da leader che sono stati esempi negativi che da altro!
Ogni volta che vedevo qualcuno, magari con potenziale enorme, fare errori capivo esattamente come non avrei mai voluto diventare.
Ringrazio infatti di dovermi essere fatto le ossa prima di ottenere risultati perché ho avuto modo di vedere coloro che consideravo “grandi” cadere troppo spesso in tentazione arrivando a non essere più un reale esempio per me e permettendomi di rafforzare ancora di più le mie convinzioni.
Le persone che più sono per me un punto di riferimento sono la mia famiglia.
Non certo per i loro risultati nel network, anzi, a volte sono ancora titubanti su ciò che faccio.
Ma per i valori che mi hanno sempre trasmesso.
Oltre a loro la Raffaella, mia dolce metà che è l’unica in grado di rimettermi in carreggiata quando mi vengono in mente pazze idee.
Resto sempre dell’idea che i nostri punti di riferimento devono essere una risorsa ma non una scusa.
Siamo pur sempre indipendenti e liberi di assumerci la responsabilità della nostra crescita e dello sviluppo della nostra attività!“
(Tommaso Aloisi)
10 Tommaso grazie per il tuo Tempo. Concludiamo la nostra chiacchierata con un consiglio pratico dedicato a chi vuole iniziare a sviluppare il proprio business di network marketing nel 2020…
“Non ho nessun consiglio in particolare a dire il vero.
Semplicemente la mia esperienza personale recentemente vissuta mi ha portato a capire che ogni cosa arriva a suo tempo.
Non sentirti forzato a cominciare se non pensi sia la cosa giusta.
Nonostante infatti io abbia ricevuto proposte economiche anche importanti, anzi importantissime, ho sempre detto di no.
E alla fine ho scelto di abbracciare un’azienda dove ho sentito dentro di me che era la strada migliore.
Non solo per la mia famiglia ma anche per tutti coloro che hanno fiducia nei miei confronti, ripagandomi l’iscrizione e ricominciando da zero, esattamente come potresti fare tu in questo esatto istante!
Penso non ci sia niente di più brutto di iniziare un’attività mirata ad ispirare gli altri essendo mossi solamente dal mero guadagno e senza crederci fino in fondo.
Quando sarà il momento giusto, non serviranno tante spiegazioni, sarà il tuo cuore a dirtelo!“
(Tommaso Aloisi)
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