Dopo 8 anni dalla nascita di Google Shopping, l’azienda renderà la propria vetrina accessibile gratuitamente.
Un servizio fornito da Google che onsente ai clienti di cercare, visualizzare e confrontare prodotti.
Questi prodotti vengono visualizzati quando un cliente utilizza Google per cercare un prodotto. Possono apparire nella pagina dei risultati del motore di ricerca principale o nella scheda dello Shopping.
Ad esempio, quando un cliente digita “scarpe da corsa rosse” su Google, potrebbe visualizzare annunci sponsorizzati nella parte superiore della pagina:
Se poi l’utente clicca sulla sezione “Shopping”, avrà come rislultati tutti gli annunci corrispondenti a “scarpe da corsa rosse” su Google Shopping.
Dal 2012, ovvero dalla sua nascita, i negozi online dovevano pagare per far apparire i propri prodotti tra i risultati di Google Shopping.
Ma ora, la maggior parte di questi prodotti comprenderà annunci gratuiti e non solo a pagamento.
Ecco come questa modifica avvantaggia commercianti, acquirenti e inserzionisti:
I motivi principali sono due.
La crisi scatenata dal coronavirus ha spinto i negozi fisici a chiudere i battenti. E dunque, molti hanno avviato un veloce processo di adattamento per esporre i propri prodotti online e trasformarsi in e-commerce.
L’azienda stava già progettando di rendere la Shopping tab gratuita, ma questo momento di bisogno ha spinto ad accelerare i piani. Dunque, ora sarà più facile per questi negozi in crisi iniziare ad esporre i propri prodotti online.p
Per un negozio fisico, accedere a Google Shopping significa mostrare la propria vetrina a milioni di utenti.
Dunque questa mossa viene come un aiuto da parte di Google ai negozi in crisi.
Rendere Google Shopping gratis significa aumentare esponenzialmente la gamma di prodotti presenti sulla piattaforma. E questo è un punto a favore di Google.
Si sa, tra i punti di forza di Amazon c’è l’enorme scelta che hanno i consumatori quando fanno una ricerca sulla famosa piattaforma e-commerce.
Ma, ora che è gratis, l’offerta di prodotti su Google aumenterà esponenzialmente. Ciò spingerà molti più utenti a scegliere Google Shopping quando sono alla ricerca di un prodotto e vogliono confrontare il prezzo di vari rivenditori.
L’azienda ha già iniziato a rendere Google Shopping accessibile negli Stati Uniti, anche se non tutti i rivenditori hanno già avuto quest’opzione.
Ad ogni modo, si suppone che questo aggiornamento verrà rilasciato in tutto il mondo entro la fine dell’anno.
Ovviamente, sarà ancora possibile creare delle inserzioni a pagamento su Google Shopping.
Queste saranno mostrate tra i primi risultati di ricerca, proprio come succede per gli annunci di Google nella sezione di ricerca normale.
Esistono dei risultati organici. Ma in cima ci sono i risultati sponsorizzati.
Questa mossa è stata affiancata con l’annuncio di una partnership con PayPal per rendere la transizione su Google Shopping ancora più semplice.
I commercianti che utilizzano PayPal saranno in grado di collegare tali account a Google Merchant Center, il che consentirà a Google di inserire più rapidamente i dettagli del venditore e di verificare i commercianti di fiducia.
Google collabora inoltre con piattaforme di e-commerce, tra cui Shopify, WooCommerce e BigCommerce per facilitare ai commercianti la gestione dell’inventario e dei prodotti.
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