Se hai letto uno dei precedenti articoli sulle fonti di traffico, avrai sicuramente già sentito parlare di push traffic o notifiche push.
Nonostante questo canale di comunicazione esiste da diversi anni, è solo nel 2019 che ha vissuto un vero e proprio boom tra i marketers, soprattutto per chi fa campagne di affiliate marketing.
Come mai molti marketer ne stanno facendo uso? Quali sono i vantaggi? E quali sono le differenze tra le notifiche push e altri mezzi di marketing simili come l’email o l’SMS?
Andiamo a rispondere a tutte queste domande.
Ci sono principalmente due tipi di notifiche push, mobile e browser. Il principio di funzionamento è lo stesso. Cambia solo il device a cui le notifiche vengono mandate e dunque il formato del messaggio.
Ma come si fa a mandare notifiche push agli utenti?
> Quando gli utenti arrivano su un sito con funzionalità di notifica push (ad es. Pagina di destinazione), viene richiesto in una finestra pop up se l’utente desidera ricevere notifiche da quel sito in futuro.
> Se l’utente accetta, da’ a quel sito il permesso di inviare messaggi che lo avviseranno di notizie, promozioni, ecc.
> Questi messaggi vengono “inviati” dal sito a tutti gli utenti che hanno aderito e in genere sono composti da un’immagine, un testo e un link al sito o alla pagina, tutti gli elementi che potrai personalizzare tramite la piattaforma di invio delle notifiche push.
Dunque, come vedi il meccansimo è simile all’email marketing. La differenza è che con l’email, avviene l’iscrizione di un indirizzo ad un database o lista email.
Con le notifiche push invece, quello che viene registrato è il device che sta usando. Quindi, se ti registri con il tuo smartphone, le notifiche arriveranno solo al tuo smartphone, questo perchè il permesso di inviare notifiche funziona a livello di device e non vengono scambiate alcune informazioni personali come nell’email.
Essendo che il messaggio arriva direttamente sul canale dell’utente, le notifiche push rappresentano un canale di comunicazione molto intimo e diretto che hai con l’utente, quasi quanto l’email.
Il tuo messaggio viene visualizzato direttamente sul dispositivo o sul browser dell’utente, garantendo la massima visibilità e una percentuale di clic (CTR) molto elevata, rispetto ai formati di annunci più convenzionali.
Una delle caratteristiche più sorprendenti delle notifiche push è che vengono inviate all’utente anche quando non sta navigando sul sito Web o interagendo con la tua app, garantendo un’eccezionale copertura ed efficienza per ogni campagna di notifica push lanciata.
Non è come le inserzioni Facebook che devi aspettare che l’utente navighi su Facebook. Con le notifiche push raggiungi gli utenti in qualsiasi momento.
Come hai visto nelle foto precedenti, le notifiche push sono formate da 4 elementi:
Ci sono due modi per iniziare a usare questa fonte di traffico.
Uno, puoi utilizzare del traffico già presente sul tuo sito web per iniziare a raccogliere iscritti nel tuo database per poi mandare campagne di marketing agli iscritti.
In alternativa, invece, puoi comprare direttamente traffico push da networks come PropellerAds o ZeroPark.
Le due strategie hanno lati positivi o negativi, ma andiamo ad approfondire entrambi i metodi.
Questa è sicuramente la strada che richiede maggior lavoro. Prima, devi occuparti di generare traffico sulla landing page che userai per raccogliere utenti da aggiungere al tuo database. E dovrai preoccuparti di rinnovarlo sempre, perchè ci saranno sempre utenti che si disiscrivono.
Dopo, dovrai occuparti di monetizzare la lista di iscritti.
Però, costruirsi la propria lista ha dei vantaggi:
In genere, la creazione di una lista è indicata principalmente per chi ha un e-commerce o un blog e vuole rimanere in contatto con i propri utenti. Se invece desideri lanciare campagne in affiliazione, è meglio usare la scelta di cui parliamo nel prossimo paragrafo.
Comprare traffico push non significa altro che rivolgersi ad un network che possiede database di milioni di iscritti e pagare una somma per inviare i messaggi push agli iscritti. Questa pratica è la più usata tra gli affiliate marketers.
I vantaggi qui sono:
Guardando i due modi di fare campagne push, non c’è ne uno migliore dell’altro, dipende solo dalle tue esigenze.
Come già detto, il push traffic è esploso nell’affiliate marketing nel 2019, e nel 2020, nonostante sono state introdotte delle regolamentazioni, rimane ancora una fonte di traffico appetibile per lanciare campagne in affiliazione.
Ma come mai questa fonte di traffico può rivelarsi una bomba per un affiliato?
Le ragioni sono diverse:
Le notifiche push rappresentano sicuramente una fonte di traffico alternativa alle più popolari Facebook e Google.
E se hai iniziato da poco a fare affiliate marketing, dovresti fare un test con questa fonte perché è molto indicata per i principianti, sia perché è facile lanciare campagne push sia per i costi bassi: All’inizio farai tanti errori, dunque è meglio farli su una piattaforma meno costosa.
In più, le notifiche push funzionano bene con i prodotti e-commerce, dunque, se fai dropshipping, potresti aggiungere quest’altra fonte di traffico alla tua strategia marketing.
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