Tsù è un nuovo Social Network che sta riscontrando enorme successo negli Stati Uniti ultimamente. L’idea innovativa del suo fondatore Sebastian Sobczak è stata quella di unire un social network ad una forma di “guadagno” sociale.
Se pensi che Tsù sia un business da affrontare come gli altri ti fermo subito. Tsù farà guadagnare milioni di persone nei prossimi anni, ma non diventerà mai il classico “network” o business online.
Ecco come funziona:
Hai presente Facebook? Hai mai notato che a fianco ad ogni post, video o foto che pubblichi appaiono delle pubblicità? Immagino di si. Bene, Facebook guadagna milioni tutti i giorni da quelle pubblicità. E perché guadagna? Perché gente come te e me pubblica i suoi contenuti sul proprio profilo attirando l’attenzione di altri utenti. Più utenti guardano quel post/video/foto, più Facebook guadagnerà da quel singolo post.
Su Facebook esistono pagine fan con decine di milioni di likes, commenti e condivisioni. Questo significa che quelle pagine fanno guadagnare milioni a Facebook. Ma sai la cosa divertente? Le pagine stesse NON GUADAGNANO nulla.
Probabilmente da questo mio “esempio” hai già capito dove andrò a parare. Tsù Italia ha fatto questo. Tsù ha creato un sistema per cui, ogni volta che qualcuno visualizzerà i tuoi post/foto/video/condivisioni, tu guadagnerai. Non si parla di cifre enormi, ma di piccoli numeri che moltiplicati per altri grandissimi (numero di utenti) significherà guadagnare cifre interessanti.
Per cui se vuoi crearti piano piano dei guadagni passivi dati dal numero di visualizzazioni che avranno i tuoi post, ti consiglio di crearti un account (ovviamente aggiungimi tra gli amici subito;)) e di iniziare a condividere foto (ed altri contenuti) interessanti.
Se inoltre gestisci delle pagine Facebook, il consiglio è di ricrearle uguali su Tsù Italia in modo da monetizzare tutte le visualizzazioni. Quelle che ora possono essere pochi centinaia di follower, tra qualche mese potrebbero diventare centinaia di migliaia, garantendoti delle ottime entrate settimanali.
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Ecco un’intervista del fondatore dopo che è stato finanziato per milioni di dollari:
