Truffa OneCoin: secondo un articolo del Sofia Globe, quotidiano bulgaro, la Bulgaria si unisce all’azione internazionale contro OneCoin.
Il 19 gennaio la Procura speciale bulgara ha dichiarato di essere coinvolta in un’operazione internazionale. Questa avrebbe l’obiettivo di neutralizzare una struttura piramidale su larga scala. La struttura includerebbe frodi commerciali, MLM e riciclaggio di denaro attraverso la creazione e la distribuzione di OneCoin.
Truffa OneCoin
OneCoin, che ha un ufficio a Sofia, si descrive come una moneta virtuale. Secondo una dichiarazione dell’ufficio del Procuratore, in Bulgaria, i pubblici ministeri e l’unitá investigativa del Procuratore speciale sono coinvolti nell’indagine internazionale. A questi si uniscono anche gli ufficiali della Direzione bulgara contro la criminalitá organizzata e l’Agenzia statale per la sicurezza nazionale.
Ció è avvenuto sulla base di un ordine di assistenza legale internazionale da Bielefeld, cittá tedesca, da parte dell’ufficio del Procuratore, arrivato nell’ottobre 2017.
Operazione internazionale contro la truffa OneCoin
I procuratori di Bielefeld avevano chiesto alle autoritá bulgare di svolgere procedure e investigazioni specifiche in Bulgaria nei confronti della societá bulgara One Network Services EOOD e dei suoi affiliati. Tra questi apparivano anche due donne bulgare con cittadinanza tedesca.
Effettivamente, l’ufficio del procuratore aveva affermato di aver identificato la posizione dei server a Sofia e le societá di servizi utilizzate dall’organizzazione criminale internazionale.
Inoltre, secondo gli organi di controllo locali, i OneCoin servono come mezzo di pagamento. La dichiarazione continua affermando che, nonostante ció, la legislazione locale sui servizi di pagamento verrebbe aggirata.
Si sospettava inoltre che gruppi di criminalitá organizzata e organizzazioni terroristiche potessero essere finanziati attraverso lo schema OneCoin.
La dichiarazione continuava affermando che la societá bulgara One Network Services svolgeva le funzioni di rappresentante commerciale per OneCoin Ltd. Lavorava anche come distributore della criptovaluta.
I procuratori bulgari dichiarano che al momento, le societá associate a OneCoin Ltd. sono state indagate in tantissimi paesi, tra i quali anche l’Italia.
OneCoin ha descritto in precedenza la bulgara Ruja Ignatova come sua “visionaria e fondatrice“. Lei, infatti, è stata l’amministratore delegato fino a marzo 2017. In quel periodo, infatti, la societá ha dichiarato che Ignatova si era dimessa dal ruolo di CEO.
L’azienda ha pubblicato per l’ultima volta sul proprio sito web nell’agosto 2017. Nello specifico, si tratta di un comunicato stampa, rispondendo a una dichiarazione della commissione antitrust italiana.