Avon chiude in Australia e Nuova Zelanda: il 15 febbraio l’azienda di MLM ha annunciato la chiusura delle operazioni nei due paesi entro la fine del 2018.
A giudicare dalle voci, l’annuncio di Avon è stato una vera sorpresa per i 21.400 rappresentanti australiani dell’azienda. Quanti rappresentanti abbia l’azienda in Nuova Zelanda, invece, non è chiaro.
Avon chiude in Australia e Nuova Zelanda
Nonostante Avon sia una delle piú grandi aziende di Network Marketing, la notizia dell’annuncio ha sorpreso l’intera comunitá e non solo.
Avon ha inviato una e-mail ai suoi affiliati australiani e della Nuova Zelanda. Tuttavia, la notizia che Avon chiude in Australia e Nuova Zelanda è stata resa pubblica attraverso un post fatto dal profilo Facebook “AvonAUSNZ” poche ore dopo.
Dal momento della pubblicazione, l’annuncio di Avon su Facebook ha attirato oltre 10.000 commenti. La maggior parte di questi proviene da rappresentanti “disgustati” dalla decisione.
In una dichiarazione riportata dai media australiani, Avon spiega ulteriormente i motivi della chiusura delle operazioni AU e NZ.
“La decisione fa parte della strategia della societá per riportare Avon a una crescita redditizia sostenibile a lungo termine. L’attenzione sará focalizzata sui mercati con il maggior potenziale di crescita futura per sostenere la vision di diventare la principale azienda social di bellezza.
In linea con questo, dopo una profonda riflessione sulle nostre prestazioni, sulle condizioni di vendita diretta sul mercato e sul potenziale di crescita, abbiamo considerato tutte le opzioni per il business. È con molta tristezza che stiamo annunciando la nostra decisione di uscire dai mercati di Australia e Nuova Zelanda“.
Il modello di business di Avon
Ma come è possibile che Avon non fosse redditizio in Australia e in Nuova Zelanda con oltre 21.000 rappresentanti?
Probabilmente la risposta alla domanda sta nell’attenzione di Avon verso i “mercati con il maggior potenziale di crescita futura“.
Secondo una rivelazione, nel 2013 l’88% dei ricavi di Avon da $10 miliardi proveniva dai mercati esteri.
A partire dall’inizio del 2016, solamente l’America Latina rappresentava circa la metá delle entrate totatali di Avon.
Alexa stima che il 44% del traffico verso il sito web Avon provenga dal Brasile. Il Messico è il secondo piú grande al 9.1%.
La Cina è stata una delle principali fonti di reddito, ma dopo uno scandalo di tangenti, le autoritá cinesi hanno chiesto ad Avon di vendere i suoi prodotti attraverso punti vendita. I ricavi delle vendite in Cina sono quindi crollati del 41%.
Sembrerebbe dunque che il Brasile sia praticamente l’unica linea di vita di Avon. Ma, se anche in questo mercato sorgessero dei problemi tanto da obbligare Avon ad abbandonare il paese, cosa ne sará dell’azienda?
Quando non riesci ad operare con profitti con oltre 21.000 affiliati che vendono il tuo prodotto, probabilmente qualcosa non va nel tuo modello di business.
A questo punto, la domanda sorge spontanea… Qual è la strategia di Avon?