Robert Blackman è un networker (campo marketing) a tempo pieno, autore, formatore e consulente dell’industria. E’ stato nel settore per oltre 25 anni e ha guadagnato milioni in ogni azienda con cui ha collaborato.
Ecco un abstract dal suo nuovo libro intitolato: “The Part-Timers Guide to Network Marketing”.
“…non è controverso da dire che molte persone affrontano il network marketing nel modo sbagliato, soprattutto molti esperti. Il network marketing o MLM non era stato progettato per portarti da 0 a $100.000 l’anno in 2 o 5 anni. Era stato creato per raggiungere quella cifra in anche molti più anni. L’errore principale del network marketing di oggi è che tutti, leader compresi, non puntano a creare nuovi eroi dell’industria, bensì tutti cercano quei “pochi” induplicabili fenomeni che raggiungono risultati incredibili in pochi mesi. Ma chi sono questi fenomeni?
Sono specialmente leaders che hanno speso anni per costruirsi un team ed un gruppo di fedeli e adesso semplicemente saltano da un’azienda ad un’altra spostando il gruppo. Oppure chiunque sia riuscito negli anni a crearsi moltissimi followers online, sui social o tramite newsletters. Distributori che precedentemente erano nella consulenza e che hanno realizzato quanto stessero lasciando sul piatto, decidendo pertanto di annunciare pubblicamente che ri-cominciano in un nuovo programma.
Qualcuno di questi scenari ti rappresenta? Probabilmente no. Questo è quello che danneggia l’industria. Il network marketing è stato creato con la leva in mente. Dove si sfrutta l’1% dell’impegno di 100 persone invece che il 100% del proprio impegno. Possedere un business è costoso e rischioso, il network marketing no. Chiunque nel network può raggiungere risultati incredibili con anni di impegno.
Questo è il potere di questo modello di business. Infatti, all’inizio era stato disegnato per TE, il networker part-time, non la super star!
Ovvero per persone che
Hanno un lavoro tradizionale da 40-60 ore a settimana
Hanno figli
Hanno moglie/fidanzata
Hanno hobbies e interessi
Queste sono le persone per cui è stato creato il network marketing. Ma l’attuale situazione purtroppo rovina questo scenario perfetto, passando un messaggio sbagliato di fondo…”
