Padoan e criptovalute: il 31 gennaio, il Ministro dell’Economia ha parlato di criptovalute con tono critico. Durante un evento, Padoan ha osservato che, nonostante l’interesse delle banche centrali, potrebbe verificarsi un danno qualora una bolla di mercato “esplodesse”.
Padoan e criptovalute
Durante un evento al Politecnico di Milano, organizzato dal gigante dell’energia Enel (che ha sperimentato a sua volta la blockchain per il trading energetico), il Ministro dell’Economia ha espresso la sua opinione sulle criptovalute. Pier Carlo Padoan si è unito al crescente coro di funzionari governativi che hanno criticato la volatilitá e gli sviluppi dei prezzi delle criptovalute negli ultimi mesi. In particolare, secondo quanto riportato da Ansa, Padoan ha osservato:
“Le autoritá di vigilanza sono sempre piú attive e le banche centrali stanno valutando se utilizzare le criptovalute. Ma se il fenomeno esplode, possono far male“.
Il Ministro avrebbe anche detto che la questione non riguarda la tecnologia, ma il suo utilizzo. Avrebbe, infatti, detto ai partecipanti all’evento:
“Blockchain è una tecnologia. La tecnologia è una cosa, l’uso che se ne fa è un’altra. Il problema non è la tecnologia ma il comportamento“.
La speculazione intorno alle criptovalute ha attirato l’attenzione delle autoritá di regolamentazione italiane in passato, incluso dell’Agenzia delle Entrate.
Gli organismi di controllo del mercato hanno anche preso di mira i promotori locali del programma di investimento OneCoin. La piattaforma è stata ampiamente accusata di essere uno schema Ponzi, tanto che è stata emessa una multa di 2.59 milioni di euro lo scorso agosto.