Sabato 27 gennaio, poco dopo l’attacco hacker di Coincheck, l’exchange di criptovalute giapponese ha annunciato che rimborserá gli utenti vittime dell’hack. In particolare, i rimborsi Coincheck riguarderanno i 260.000 utenti colpiti dal furto di NEM di venerdí.
L’exchange Coincheck è stato attaccato il 26 gennaio, provocando la perdita di 523 milioni di monete NEM, per un valore di circa $534 milioni in quel momento. Durante un comunicato stampa successivo all’hack, i rappresentanti dell’exchange hanno rivelato che i fondi sono stati memorizzati su un wallet a singola forma. Proprio questo, quindi, costituirebbe un ambiente relativamente poco protetto.
I rimborsi Coincheck
Il 28 gennaio, Coincheck ha confermato l’intenzione di rimborsare il denaro rubato agli utenti interessati. Secondo l’annuncio, i rimborsi saranno effettuati utilizzando il capitale proprio dell’exchange.
La societá sta considerando il momento esatto e la metodolgia per poter procedere con i risarcimenti. Tuttavia, ha giá annunciato che il compenso per ciascuna moneta NEM sará di 88.549 JPY. Questo sarebbe il tasso di cambio medio ponderato durante il periodo compreso tra l’interruzione del trading e il rilascio dell’ultimo annuncio.
In particolare, Coincheck ha indicato che sta facendo riferimento al tasso di cambio XEM/JPY di Zaif. Si tratta di un’altro exchange giapponese con il maggior volume di trading di XEM a livello globale.
Coincheck avrebbe anche confermato l’intenzione di rimanere in attivitá, anzichè dichiarare bancarotta.
Nel frattempo, il team di sviluppo di NEM ha annunciato che sta lavorando a un sistema automatizzato per evitare altri attacchi. Questo traccerá le monete rubate e prenderá nota di tutti gli indirizzi che ricevono soldi “contaminati”. Ció consentirá a qualsiasi exchange di criptovalute di inserire in una lista nera gli account degli hacker. Sará possibile, in questo modo, impedire loro di incassare la loro fortuna ottenuta illegalmente.
