Poco più di un anno fa avevamo scritto un articolo parlando di Unetenet e di quanto tale azienda fosse un palese schema Ponzi illegale. Decine i commenti in cui siamo stati insultati e i post su Facebook di networker ignoranti che ci davano contro per tale dichiarazione.
Stranamente, come dice un vecchio detto: ” a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, Unetenet si è rivelato essere un esempio di Ponzi bello e buono.
UniversoMLM, sito spagnolo di informazione, il nostro equivalente iberico sul Business Da Casa, ha recentemente avuto l’opportunità di intervistare Adriàn Trigo, ex titolare della società che gestiva il software di Unetenet.
Secondo Trigo, da cui è partita la denuncia e quindi l’indagine verso Manuel Ramirez e Pilar Otero, il problema con il software non centrava assolutamente niente, quello anzi era sempre perfettamente funzionate. Quello che ha portato i problemi in Unetenet è stata la mancanza di soldi. José Manuel Ramirez avrebbe infatti orchestrato il tutto per poi cambiare innumerevoli volte ed in maniera del tutto unilaterale i contratti dei propri iscritti, o meglio degli iscritti alla truffa Unetenet.
Trigo afferma che la truffa inizialmente non gli sembrava tale e che lui stesso ha interrotto i rapporti di lavoro con la società appena, all’inizio del 2014, si è reso conto della truffa perpetrata.
Al momento l’azienda è indagata anche per riciclaggio di denaro. Oltre ai numerosi reati commessi come il “cambio di contratto”.
Unetenet Class Action
Per partecipare alla class action nella lontanissima e vaga speranza di riprendersi qualcosina di quanto perso si consiglia di contattare Adriàn Trigo, rintracciabile online. La class action partirà dalla Spagna, dove il maggior numero di truffati risiede.
Commento
La leadership italiana di Unetenet era principalmente portata avanti da un team chiamato LifestyleNet (come si può vedere dal sito i soldi li chiedevano su Paypal, in questo modo tramite scambiono crediti potevano monetizzare i soldi altrimenti non ritirabili da Unetenet). Sarebbe interessante sapere, da parte dei propri membri nei commenti come i “leader” di questo gruppo si siano e si stiano comportando per aiutare tutti i truffati a recuperare i soldi.
Esistono diverse persone, tra questi “scammer”, che hanno pubblicato innumerevoli foto su Facebook con in mano assegni a 5 zeri. Persone che erano sempre a cena con i proprietari di Unetenet e che è difficile credere “non sapessero”, o perlomeno “non sentissero” la puzza di bruciato.