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USI-Tech Abbandona Stati Uniti e Canada

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Con una mossa che sorprende tutti, USI-Tech abbandona Stati Uniti e Canada. Piuttosto che operare legalmente negli Stati Uniti e in Canada registrandosi presso gli organismi di regolamentazione appropriati, USI-Tech ha scelto di abbandonare i due paesi.

Il mese scorso, USI-Tech è stata colpita dal Cease and Desist Order in Texas. Da quel momento, l’azienda è stata sottoposta a crescenti pressioni affinchè dimostrasse di non essere uno schema Ponzi.

USI-Tech abbandona Stati Uniti e Canada

Al fine di operare legalmente in Texas (e negli Stati Uniti in generale), USI-Tech aveva tempo fino al 20 gennaio per fornire delle prove delle entrate esterne utilizzate per pagare i ROI degli affiliati.

Tuttavia, attraverso un messaggio del back office, USI-Tech ha comunicato la “cessazione straordinaria del contratto di distribuzione” degli affiliati statunitensi e canadesi. L’azienda avrebbe, quindi, addossato le accuse di truffa ai suoi affiliati.

Siamo rimasti completamente sconcertati nell’apprendere che un gran numero dei nostri partner di vendita pubblicizza ampiamente i nostri servizi sui loro siti web e sui social media, in un modo che rappresenta una violazione del contratto ed è anche illegale. Dá anche l’impressione che il nostro servizio violi sia la legge statunitense che canadese.

Nonostante le misure che abbiamo giá avviato, questo comportamento si è addirittura intensificato nelle ultime settimane e mesi.

Ció ha giá comportato azioni da parte delle rispettive autoritá nei confronti dei vari distributori, nonché le prime ingiunzioni preliminari in risposta a questo comportamento pubblicitario“.

Il Cease and Desist del Texas chiedeva a USI-Tech di registrare la sua offerta di titoli. Chiedeva anche di fornire prove che non stesse operando come uno schema Ponzi.

Tuttavia, nella sua lettera di cessazione, l’azienda non affronta questo argomento. Afferma, invece, che la stessa SEC abbia avviato procedimenti legali contro USI-Tech.

L’avvio della summenzionata azione ufficiale e le ingiunzioni preliminari ordinate dal tribunale hanno inevitabilmente posto la nostra azienda in una situazione legalmente problematica.

Ció è dovuto al fatto che, in caso di dubbio, non si puó escludere che questa pubblicitá illegale, da parte dei distributori coinvolti, induca le autoritá competenti a sospettare  che la nostra azienda stia promuovendo questo tipo di attivitá pubblicitaria, o almeno lo tolleri.

Questo tipo di visione allarmante da parte delle autoritá porterebbe danni imprevedibili alla nostra azienda e ai nostri partner commerciali, che osservano le leggi applicabili.

Non possiamo sottoporre la nostra azienda o i nostri affidabili partner di vendita a questo pericolo“.

USI-Tech starebbe, dunque, incolpando i suoi affiliati delle non conformitá dell’azienda negli Stati Uniti. Non starebbe neanche provando le entrate esterne per i ROI.

Di conseguenza, abbiamo deciso di interrompere immediatamente le nostre attivitá commerciali e le nostre vendite negli Stai Uniti e in Canada.

Sfortunatamente, questo ha anche una conseguenza diretta per voi, come partner di vendita, poichè la cessazione delle nostre operazioni di marketing implica che siamo costretti a interrompere immediatamente il nostro rapporto contrattuale con voi“.

In definitiva, USI-Tech abbandona Stati Uniti e Canada e richiede agli affiliati di

distruggere e/o portare offline tutti i siti web, pagine di destinazione, siti di social media/gruppi chat (ad esempio Facebook, YouTube, Instagram, WhatsApp, Telegram) o altro materiale pubblicitario online o offline, relativo alla vendita diretta dei nostri prodotti, software, altri servizi e/o il nostro concetto di vendita diretta“.

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