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Ecco i 5 Ethereum’s Killers

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Il problema della scalabilità

Ethereum è stata la prima blockchain a lanciare la tecnologia degli smart contract, ma come ogni grande innovazione non può nascere perfetta. 

Il network è lento e la rete si congestiona facilmente portando alle celeberrime elevate gas fees che bisogna pagare per ogni transazione effettuata , in più il suo consenso basato sul proof of work porta con se anche il più che mai attuale problema dell’inquinamento provocato dal mining. 

L’aggiornamento 2.0, che lo renderà più veloce e più rispettoso dell’ambiente tuttavia fino al 2022 non vedrà la luce e già adesso vi sono altre altcoin più scalabili e più accessibili rispetto a Ethereum.

Queste altcoin cercano di spodestare quella che adesso è comunque ancora la blockchain regina degli smart contract , per questo vengono chiamate “Ethereum’s Killers”.

Ecco 5 possibili KIllers:

1. Cardano (ADA)

Cardano è una blockchain di terza generazione ed è stato lanciato da uno dei co-fondatori di Ethereum, Charles Hoskinson.

Ethereum e Cardano competono su due aspetti principali: meccanismo di consenso e smart contract.

Sul primo Ethereum sta ancora lavorando al passaggio da Proof of Work a Proof of Stake mentre Cardano è stato costruito già in principio su Proof of Stake rendendolo più efficiente sia dal punto di vista energetico sia da quello ambientale.

Sul secondo, Ethereum è molto più avanti rispetto a Cardano che ha lanciato il suo primo smart contract con l’aggiornamento “Alonzo” solo il mese scorso.

Se Cardano riuscisse a segure la road map correttamente l’aggiornamento Hydra consentirà alla blockchain di supportare circa 1 milione di transazioni al secondo (al momento ne supporta 266) che sono 10 volte tanto di quelle che porterà l’aggiornamento Ehereum 2.0.

 

2. Solana (SOL)

Solana è una blockchain di quarta generazione che sostiene di aver risolto il trilemma della blockchain ovvero aumentare la scalabilità senza compromettere sicurezza e decentralizzazione e al momento è la blockchain più veloce dell’ecosistema crypto. 

A differenza di Ethereum che elabora solamente 30 transazioni al secondo (TPS)  Solana può elaborare fino a 65.000 transazioni al secondo con costi di transazione (fee) bassissimi circa $0,0015 a differenza dei $15 per transazione su Ethereum.

Se Solana è più veloce ed efficiente di Ethereum ,allora perché non lo ha ancora rimpiazzato?

In primo luogo Solana è un progetto nuovo(marzo 2020) e il team di Solana sta ancora lavorando sulla mainnet che è ancora in beta. 

Ma la cosa che rende veramente difficile il sorpasso è che Ethereum ha preso tanto campo rispetto ai rivali non solo nel mondo defi dove quindi tutti i migliori sviluppatori programma in solidity (il linguaggio di Ethereum) ma ha acquisito credibilità anche per istituzioni e sviluppatori.

 

3. Polkadot (DOT)

Come Cardano, Polkadot è stato creato da un co-fondatore di Ethereum, in questo caso Gavin Wood.

Polkadot si basa su una architettura multi-chain che permette alle blockchain che si connettono (definite parachain) con essa di sfruttare i vantaggi che Polkadot (che viene definita come Relay chain) offre.

L’interoperabilità consente alle blockchain di comunicare tra loro, per questo viene anche definito come l’internet delle blockchain. 

Polkadot grazie al suo sistema di parachain riesce ad aumentare notevolmente le transazioni che vengono eseguite.

Un’altro punto di forza è che la blockchain di Polkadot è forkless ovvero che non serve un hard fork per effettuare aggiornamenti, la community di Ethereum in passato si è divisa a causa degli hard fork.

Per questo motivo alcuni sviluppatori preferiscono lavorare su Polkadot.

Come detto per Solana anche per Polkadot vi è lo svantaggio di essere sottovalutata dagli istituzionali.

 

4. Binance Coin (BNB)

Così come Ethereum la Binance Smart Chain è una blockchain programmabile. La differenza principale è che gli sviluppatori di nuovi progetti (come Pancakeswap ad esempio) possono connettersi direttamente con potenziali investitori attraverso l’exchange Binance. Questa è una potente combinazione.

Ciò che ha affascinato tutti nel mondo della decentralizzazione è l’assenza di intermediari tuttavia Binance si mette spesso nel mezzo e potrebbe non risultare intrigante come le precedenti.

 

5. Avalanche (AVAX)

Avax come altri progetti cerca di migliorare la scalabilità senza rinunciare alla decentralizzazione.

La sua blockchain è composta da tre blockchain interoperabili:

-Exchange Chain (X-Chain) nella quale si creano e scambiano AVAX

-Contract Chain (C-Chain) nella quale gli sviluppatori creano smart contract

-Platform Chain (P-Chain) dove vengono coordinati i validatori della rete.

Avax risulta essere un alternativa sempre più interessante ad Ethereum per la sua decentralizzazione (ha tanti validatori) e per l’interoperbiltà della blockchain, su quest’ultimo punto risulta essere diretto concorrente con Polkadot.

 

Ethereum verrà rimpiazzato o no?

Una delle monete nell’elenco sopra potrebbe spodestare Ethereum ma in realtà la maggior parte dei progetti menzionati afferma di voler integrarlo, non sostituirlo.

Ethereum ha dietro di sé molti progetti che stanno crescendo a dismisura e nei prossimi mesi/anni l’aggiornamento 2.0 potrebbe spazzare via ogni dubbio sulla sua supremazia.

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