Introduzione Fear and Greed Index
La maggior parte di coloro che si imbattono sui mercati finanziari dettano le proprie scelte di investimento seguendo le proprie emozioni, proprio queste nella maggior parte dei casi sono quelle che li portano a fare le scelte più sbagliate.
Avidità e paura sono le due emozioni principali sui mercati e portano con sé imprevedibilità e volatilità , contraddicendo irrazionalmente la percezione dei fondamentali del mercato stesso.
L’indice
Come quasi tutti gli indicatori crypto, il Fear and Greed Index prende spunto dal suo simile del mercato azionario che venne creato dalla CNNMoney.
L’indice paura e avidità nel settore crypto o meglio noto come Crypto Fear and Greed Index rappresenta la visione sul mercato crypto in un certo momento e il suo valore oscilla tra 0 e 100.
– 0 indica paura estrema,
– 100 indica avidità estrema,
– 50 indica che il mercato è neutrale.
Un valore dell’indice vicino allo 0 potrebbe significare che il mercato in generale ha subito un eccesso di offerta, ovvero i proprietari di crypto si sono liberati, presi dal panico, delle proprie attività perché insicuri sulla stabilità del valore di esse.
Invece un valore dell’indice vicino a 100 indica la situazione opposta.
L’avidità porta ad una sopravvalutazione del mercato e di conseguenza ad un eccesso di domanda, gli investitori per paura di rimanere fuori (FOMO, Fear of Missing Out) sono dettati dall’avidità che li porta a volere sempre di più e perciò in questa circostanza il prezzo degli asset sale vertiginosamente ad un valore distaccato dal valore reale degli stessi.
Che dati prende in considerazione?
Giornalmente la piattaforma Alternative.me calcola un nuovo valore da 0 a 100.
Al momento il Crypto Fear and Greed Index utilizza solo informazioni relative a Bitcoin perché è la moneta con maggior peso sul mercato crypto sia dal punto di vista della capitalizzazione, che del sentiment.
– 0-24: Paura estrema
– 25-49: Paura
– 50-74: Avidità
– 75-100: Avidità estrema
Il Fear and Greed Index viene costruito tenendo in considerazione diversi fattori di mercato che sono i seguenti:
1. Volatilità (25% dell’indice) esprime l’incertezza sul mercato, nell’indice viene misurato il suo valore attuale rispetto a Bitcoin con le medie degli ultimi 30 e 90 giorni.
2. Volume di mercato e momentum (25%). L’attuale volume di trading e il momentum di mercato di Bitcoin vengono confrontati e integrati con i valori medi a 30 e 90 giorni. Volumi di acquisto elevati e costanti sono sintomo di avidità.
3. Social media (15%). Questo fattore esamina il numero di hashtag e il loro tasso di interazione su Twitter relativi a Bitcoin. Una elevata interazione sui social presuppone più avidità.
4. Dominance di Bitcoin (10%), essa indica la percentuale di capitalizzazione di mercato di Bitcoin in rapporto alla capitalizzazione totale del mercato crypto.
Sappiamo che la volatilità delle altcoin è superiore a quella di Bitcoin , una diminuzione della dominance di BTC è indice di ricerca di rendimenti ancora superiori , insomma avidità .
5. Sondaggi (15%, al momento interrotti) settimanali su campioni di investitori
6. Google Trends (10%), i suoi dati possono fornire indicazioni sul sentiment di mercato delle persone che effettuano ricerche sul web. Ad esempio, un aumento delle ricerche del tipo “Elon Musk e Bitcoin ” indicherebbe più avidità sul mercato.
Evoluzione del Fear and Greed Index nell’ultimo anno
Dal grafico sopra possiamo notare i movimenti del Fear and Greed Index negli scorsi 12 mesi.
Notiamo come l’indice sia stato persistente su valori prossimi a 100 quando il mercato crypto era in bull market e la FOMO degli investitori era alle stelle.
Quest’anno il punto di rottura è stato quando Elon Musk ha dichiarato che Tesla non avrebbe più comprato bitcoin per il suo alto impatto ambientale derivante dalle mining farm.
Dal grafico si evince che il Fear and Greed Index da 70 a maggio sia passato in pochi giorni a 30 ciò è stato causato principalmente dal CEO di tesla e gli investitori sono stati sopraffatti dalla paura che li ha portati a provare maggiore sfiducia e dubbi sul mercato crypto.
Conclusioni
È un indicatore che va usato con discrezione, ma soprattutto non deve essere preso singolarmente perché per analizzare correttamente una situazione sul mercato crypto bisogna fare riferimento a più indici/fattori possibili per poter avere un analisi completa del momento.
Può però essere un aiuto per evitare di farsi sopraffare dall’ambiente, il fatto che questo indicatore sia nei suoi valori più estremi deve farci fermare a pensare prima di fare un operazione finanziaria, che forse si discosterebbe dai fondamentali ma sarebbe dettata solamente dalle nostre emozioni di quel momento, ricordiamoci che non è il prezzo del giorno a fare i fondamentali di quello in cui investiamo.