Ripple: falso account YouTube prometteva omaggi di criptovaluta “XRP”
E’ decisamente una brutta vicenda quella in cui è stata coinvolta Ripple, l’azienda che gestisce gli scambi della criptovaluta “XRP”.
A suo malgrado, la società statunitense ha rischiato di essere messa in cattiva luce nei confronti dei suoi clienti più fedeli.
Tutto è partito qualche mese fa quando alcuni personaggi loschi hanno iniziato ad offrire online grandi quantità di “XRP” in cambio di denaro a loro favore.
Il sistema veniva promosso attraverso una serie di banner e video che circolavano su un canale YouTube non appartenente a Ripple.
Ora la parte lesa ha citato in giudizio YouTube per non aver preso in seria considerazione i suoi ripetuti reclami.
Come hanno agito i truffatori
Negli ultimi mesi alcuni malintenzionati hanno hackerato una serie di account di proprietà di youtuber molto seguiti sul Web.
Hanno compiuto questa azione con lo scopo di utilizzare uno di questi canali per farlo sembrare quello ufficiale di Brad Garlinghouse, l’amministratore di Ripple.
Poi hanno lanciato campagne pubblicitarie su YouTube per incentivare gli utenti a versare denaro nelle loro casse in cambio di ingenti quantità di “XRP”.
Ovviamente si trattava di una bufala che purtroppo è costata cara a chi ha deciso di aderire dopo aver visionato i messaggi pubblicitari.
Del resto il canale YouTube utilizzato sembrava davvero appartenere all’azienda…
E invece non era così.
La denuncia di Ripple a YouTube
Ripple ha presentato una denuncia a carico di YouTube poiché la piattaforma, nonostante i vari reclami inviati, non avrebbe messo fine a questo raggiro.
Negli atti presentati al tribunale della California viene contestata anche la vendita di annunci a pagamento per sponsorizzare omaggi fasulli di cripto.
Prima di passare alle vie legali Ripple ha inviato circa 350 segnalazioni al motore di ricerca video numero uno al mondo.
Ma a quanto pare non avrebbe ottenuto nessuna risposta soddisfacente.
Inoltre la truffa è proseguita per un po’ di tempo.
E intanto le persone cadevano ancora nella rete dei truffatori.
Del resto faceva gola a molti aumentare il proprio portafoglio in criptovalute sfruttando questa offerta “indecente”.
Secondo quanto riportato dalla testata The Verge, YouTube avrebbe accettato comunque gli annunci a pagamento connessi alla truffa.
La causa di Ripple vuole rappresentare un segnale forte che stabilisca forme migliori di controllo sulle responsabilità delle piattaforme social.
Ripple si avvicina al suo prossimo “rally”?
Alcuni analisti specializzati in criptovalute ritengono che Ripple potrebbe vedere presto il proprio rally annuale.
La cripto “XRP” promossa dalla società ha visto il suo picco massimo di quotazione nel 2017 raggiungendo i 3,50 dollari per token.
Nel mese di marzo 2020, a causa dell’emergenza del COVID-19, il suo valore è sceso a un nuovo minimo di soli 0,10 dollari.
In questi giorni la moneta ha quasi raddoppiato il suo valore, dunque presto potrebbe realizzarsi un’impennata dei prezzi.
Se vuoi avere maggiori informazioni sul probabile “rally” di Ripple, continua a seguire la sezione finanziaria del nostro portale.
Quando avremo novità interessanti ritorneremo a parlartene.