Qualche giorno fa abbiamo diffuso una notizia che ha agitato il mondo del network marketing. Le accuse mosse dalla FTC verso Vemma. Se ancora non l’hai fatto ti invito a leggere l’articolo (Leggi L’Articolo).
Queste accuse hanno portato alla chiusura temporanea dell’attività aziendale, bloccando completamente anche i backoffice di tutti i distributori.
L’udienza preliminare era prevista per Mercoledì 3 Settembre, ma Vemma ha richiesto almeno una settimana di tempo in più per riuscire a raccogliere le prove e le documentazioni necessarie per difendersi da queste accuse e dimostrare la legittimità del business aziendale.
L’azienda ha riunito un gruppo di legali che si batterà per difendere e respingere tutte le accuse che hanno portato alla chiusura temporanea dell’attività di Vemma.
A quanto pare sarebbero stati stanziati 3 Milioni di dollari per mettere insieme questa squadra di avvocati.
Dopo la richiesta di avere più tempo per poter raccogliere e fornire un maggior numero di prove ,la data dell’udienza è stata posticipata al 15 di Settembre.
Sia la FTC che Vemma dovranno consegnare e fornire documentazioni e prove per dimostrare la propria tesi.
Il fondatore e CEO di Vemma Boreyko, lo scorso 1 Settembre ha rilasciato queste dichiarazioni:
“La scorsa settimana sono successe molte cose senza che la nostra squadra di avvocati o io personalmente potessimo sederci di fronte al giudice. Solo ieri siamo stati in grado di poter accedere ai nostri computer per poter fornire le prove e produrre per la nostra difesa i dati necessari per dimostrare la nostra innocenza. Per questo abbiamo chiesto di posticipare la sentenza. Sono d’accordo con questa decisione di posticipare perchè sarebbe stato impossibile per noi raccontare la nostra storia e dimostrare la nostra innocenza in soli 3 giorni.”
Anche in Italia ci sono state molte persone che si sono schierate dalla parte di Vemma, auspicando per l’azienda un esito positivo della sentenza che dimostri la legittimità della loro attività.
Stay Tuned
Rimaniamo in attesa di aggiornamenti sperando che questa situazione si risolva nel migliore dei modi, per l’azienda, e per tutti i suoi distributori.